Le Cronache di Avel – Avventure fantasy per grandi e piccini

le cronache di avel recensione

Voto:

Quando la Bestia di Kurodar emergerà dal cratere, conoscerà la forza e l’audacia del popolo di Avel! Quindi ora vi chiedo: chi di voi è pronto a difendere Avel? – La Regina Sarisa – Cronache del Castello di Avel

Benvenuti ad Avel, terra di incredibili luoghi e creature, circondata da decine di magiche lune. Kurodar, la Luna Oscura, si è levata in cielo e l’antico potere che emana ha risvegliato le forze del male. Solo veri eroi ed eroine saranno in grado di proteggere il tesoro più prezioso di Avel, il Gioiello Guaritore, dalla distruzione.

Le Cronache di Avel scatola di gioco

Le Cronache di Avel è un gioco collaborativo per 1-4 giocatori della durata approssimativa di 60 minuti (la cui età minima consigliata è 8 anni) creato da Przemek Wojtkowiak e disegnato da Bartlomiej Kordowski; nel corso di una partita i giocatori dovranno vestire i panni di eroi chiamati a salvare il regno da orde di nemici e dalla temibile Bestia. Per avere successo nell’ardua impresa, ogni eroe dovrà esplorare le terre di Avel per trovare nuovo equipaggiamento e potenziarlo, costruire le mura del Castello, chiudere i nidi da cui arriveranno i mostri e piazzare trappole pronte a ferire l’oscura Bestia nel suo incedere verso la propria roccaforte.

Prima di cominciare una partita ci verrà chiesto di preparare sia il mondo di gioco, che esploreremo e su cui ci troveremo a combattere, che l’equipaggiamento di partenza dei nostri eroi. Basterà già disporre questo setting iniziale per farci capire quanto ogni singola partita possa essere unica.

Le Cronache di Avel inizio

Il mondo di gioco sarà infatti sempre composto da 13/15 esagoni che rappresentano sia le aree di gioco di partenza (già rivelate ad inizio partita) che quelle coperte ancora da esplorare. Queste verranno posizionate seguendo uno degli schemi proposti dal gioco (modulari e associati ad uno dei 3 livelli di difficoltà) o creandone di propri. Posizioneremo quindi il Tracciato Lunare (che terrà traccia dei round di gioco e degli eventi ad essi associati) sotto il mondo che avremo costruito, i primi Segnalini Mostro nelle loro aree e, in uno degli esagoni da esplorare, il Segnalino Cratere (luogo di arrivo della Bestia e punto di inizio della sua avanzata).

A questo punto ogni eroe assemblerà la propria Plancia Personaggio, prenderà una moneta iniziale (che andrà nello zaino) ed estrarrà dal sacchetto apposito un Segnalino Equipaggiamento (Elmo, Scudo, Arma, Elisir), che riporrà all’interno dello zaino o farà indossare al proprio eroe.

NB: Nel corso dell’avventura vi potrà capitare di dover prendere un Segnalino Equipaggiamento dall’apposito sacchetto. In tutti questi casi, il gioco vi concederà 5 secondi in cui poter usare una mano per tastare i segnalini e, magari, cercare il tipo di equipaggiamento che sperate di ottenere, questo vale anche per il segnalino iniziale.

Le Cronache di Avel Equipaggiamento iniziale

La partita sarà composta da una serie di round in cui, partendo dal primo giocatore, ognuno dovrà svolgere le sue due azioni; dopo che tutti le avranno svolte, il round avrà termine e si passerà al successivo… almeno fino all’arrivo della Bestia. Se questa infatti sarà presente sul tabellone, allora tutti i mostri (Bestia compresa) avanzeranno di una casella cercando di invadere il Castello, e se ci riusciranno i giocatori perderanno la partita.

Azioni di gioco:

  • A) Movimento: consiste nel muovere la pedina personaggio su una tessera adiacente. Se questa dovesse ancora essere inesplorata, allora occorrerà girarla prima a faccia in su e posizionare eventuali Segnalini Mostro sui nuovi simboli Covo (se presenti).
  • B) Combattimento: un combattimento si svolge in un massimo di 3 scontri. In questi scontri sia il guerriero che il mostro tirano i propri dadi, usano eventuali modificatori, confrontano i risultati e assegnano eventuali ferite. Se in questo modo l’eroe dovesse uccidere un mostro ne prenderà le eventuali ricompense (monete, equipaggiamento, miglioria equipaggiamento), se invece sarà l’eroe a soccombere, perderà tutte le sue monete e un pezzo di equipaggiamento a sua scelta, e verrà spostato sulla tessera iniziale (il Castello) dove recupererà tutti i suoi punti resistenza (ovvero la vita); il suo turno terminerà però immediatamente.
Le Cronache di Avel Scontro
In questo caso il giocatore subirà una ferita, gli altri danni si annulleranno a vicenda.
  • C) Riposo: i giocatori hanno la possibilità di recuperare fino a 2 indicatori resistenza (il numero massimo non può mai eccedere il valore di 5)
  • D) Azione tessera: nel mondo di Avel sono presenti varie tessere a cui sono associate specifiche azioni. Oltre alle solite aree che permettono di comprare equipaggiamento, potenziarlo o tentare la fortuna, sono presenti tre tessere specifiche essenziali per poter vincere lo scontro. Vediamole nel dettaglio:
  1. Tessera Cerchi di Pietra – i giocatori potranno pagare 3 monete per chiudere definitivamente un Covo Mostri vuoto (quindi senza mostri su di esso), impedendo così che da qui possano generarsi nuovi nemici (si possono bloccare massimo 3 Covi).
  2. Tessera Cava – al costo di 3 monete, è possibile commissionare la costruzione di un muro protettivo per il Castello, che impedirà la perdita della partita quando un mostro entrerà nella nostra capitale. In questo caso, ad essere distrutto sarà semplicemente il suddetto muro (ancora una volta, il numero massimo di muri è 3).
  3. Tessera del Campo Elfico – gli eroi potranno pagare per posizionare nel mondo di gioco fino a 3 differenti trappole utili a ferire la Bestia (trappole che avranno efficienza diversa tra loro: più è alto il costo, più dadi si dovranno tirare per verificare i danni arrecati).

Oltre alle suddette azioni, in ogni momento i giocatori potranno scambiare tra loro equipaggiamento/monete in modo gratuito, purché si trovino sulla stessa tessera di gioco.

L’essenza de Le Cronache di Avel risiede quindi nella pianificazione della strategia e la collaborazione totale tra i partecipanti, con delle variazioni strategiche in funzione delle due fasi di gioco principali. Nella prima fase della partita i giocatori esploreranno il mondo di gioco, collaborando tra loro nella preparazione del terreno per l’arrivo della Bestia; un giocatore ad esempio potrebbe uccidere un mostro così da liberarne il covo e permettere a qualcun altro di usare la Tessera Cerchi di Pietra per sigillarlo. Tutto questo mentre gli altri 2 eroi saranno intenti, magari, ad arraffare qualche pezzo di equipaggiamento o qualche moneta per potenziarsi, oppure a costruire un pezzo di muro, così come a piazzare una trappola.

Le Cronache di Avel Arriva la Bestia

Con l’arrivo della Bestia sul campo da gioco, però, la preparazione lascerà il posto al vero e proprio scontro: gli eroi dovranno difendere il Castello dall’orda nemica, impedendo che anche uno solo di loro possa distruggere il Gioiello Guaritore. In questa fase la collaborazione sarà volta all’eliminazione rapida di ogni minaccia prima del tragico evento, con i giocatori che si lanceranno in una serie sfiancante di scontri, mostro dopo mostro, fino ad eliminarli tutti, inclusa la temibile Bestia (ovviamente il mostro con più energia e più dadi attacco di tutti).

Parlando della qualità del titolo, questa volta intendo cominciare dalla fine. Le Cronache di Avel è un prodotto che mi ha convinto quasi totalmente, e come il gioiello che ci richiederà di proteggere risulta davvero brillante. Durante le varie partite sono arrivato a considerarlo un fratello minore dei vari giochi d’avventura alla “Viaggi nella Terra di Mezzo“; minore non per delle ridotte capacità, ma per la voglia di adattare quella tipologia di giochi, solitamente molto complessi, ad un pubblico più giovane e meno smaliziato. Ogni singola azione di gioco sarà calata alla perfezione nel mondo fantasy che vuole narrare, ma in un modo semplicemente più elementare da eseguire (in termini sia di regole che di complessità interna) rispetto ad altri titoli. Questa semplicità non è da intendersi in chiave negativa, ma è da inquadrare nella natura stessa del titolo e nel target principale di riferimento.

Infatti, il gioco si presenta come un perfetto entry level per chiunque voglia far avvicinare i propri figli a questa tipologia di giochi da tavolo, un titolo che mi sentirei davvero di consigliare a chiunque mi chiedesse cosa regalare ai propri pargoli. Anche perché tutto nel gioco conferma il target di riferimento: ogni elemento, narrativo o di gameplay, risulta in grado di far sorridere, cercando di coinvolgere in una narrazione da “fiaba” funzionale e mai eccessivamente complessa. In più, tutto è arricchito da mille dettagli “inutili” ai fini delle meccaniche, ma utili a far divertire i giocatori più giovani: dalla possibilità di colorare la scheda del proprio eroe e disegnarne lo stemma, alla filastrocca da cantare mentre si fruga nel sacchetto degli equipaggiamenti, un approccio alternativo e più spensierato rispetto al semplice “contare fino a 5”. Un’attenzione che personalmente ho trovato in grado di dimostrare l’affetto del creatore verso la sua creazione.

Uguale cura poi è riposta nell’aspetto estetico/creativo dei materiali di gioco. Ogni disegno è delizioso e ben caratterizzante, così da rendere alla perfezione l’idea del mondo fantasy che si sta andando a vivere; è presente anche un vero e proprio bestiario utile per approfondire le informazioni sui mostri. Ogni componente è ben realizzata (che si parli dei segnalini di cartone o dei dadi colorati) e, su tutto, l’idea della plancia giocatore componibile è davvero il punto più alto. Spesso, in giochi del genere, si tende ad utilizzare semplici carte o cubi da posizionare sulle schede dei personaggi per rappresentare praticamente quasi ogni cosa; qui invece avremo degli slot specifici per far indossare l’equipaggiamento al nostro eroe e perfino uno zaino in cui riporre monete ed altro (ma attenti alla capienza dello stesso! Se i segnalini non ci entreranno, vorrà dire che non potrete portare con voi tutto quel ben di dio).

Le Cronache di Avel equipaggiamento pieno

Insomma, pur essendo io un adulto, mi sono trovato a più riprese a sorridere per come il gioco porta in vita il suo mondo utilizzando i materiali, e non solo per come l’universo narrativo è stato immaginato, una caratteristica poco presente in molti titoli e doppiamente importante se si vuole coinvolgere un pubblico giovane. La vera domanda che forse alcuni di voi si staranno facendo però è: “Le Cronache di Avel è un titolo oggettivamente valido anche per degli adulti?” Sì… e no. Lo so, forse non è quello che speravate.

Il fulcro della risposta dipende da che tipo di giocatori siete poiché, con gli occhi smaliziati di un giocatore decennale, posso dirvi che nulla nelle meccaniche di Avel è totalmente originale (le azioni di gioco, l’uso di dadi e dei modificatori per definire l’esito degli scontri, eccetera): è un gioco che può essere considerato profondo nella sua componente di pianificazione, ma al contempo vuole mantenersi sul semplice, per questo potrebbe risultare eccessivamente facile per i giocatori più esperti.

Anche in questo caso, però, voglio aggiungere due riflessioni sulla bontà generale di questo titolo che mi sono trovato a recensire. La prima è che, proprio grazie a questa semplicità, potrebbe fungere per i più esperti da simpatico “semifiller” (“semi” vista la durata comunque maggiore di un filler vero e proprio), un gioco più rapido ma comunque divertente, da poter inframezzare a partite più complesse o, magari, da tirare fuori quando si ha giusto un’oretta da poter dedicare al gioco.

La seconda è legata alla sua alta modularità: il gioco permette di utilizzare differenti preparazioni della mappa (più o meno difficili), dando anche la possibilità di crearne di nuove nel tentativo, magari, di aumentarne ulteriormente il livello di sfida; oltre questo sarete liberi di assegnare anche più punti vita al “boss finale“, così da aumentare la sua durabilità. Insomma, anche in questo caso, Le Cronache di Avel potrebbe offrirvi qualcosa di interessante a patto, come ripeto spesso, di capire che gioco abbiate davanti a voi.

Un ringraziamento speciale ad Asmodee

Io sono JeruS e sono qui per le mie passioni. Quali? Ci sono i videogiochi dai tempi dell’Amiga, il Cinema e le Serie TV con le loro meravigliose storie, ed ovviamente i giochi da tavolo... i libri, i fumetti, la fotografia, il disegno, la scrittura… insomma avete capito! A coronare il tutto una laurea in Scienze Naturali così da poter divulgare il bello in ogni sua forma!

2 Commenti

    • Salve JoeMarang, dipende molto da cosa tu intenda per “a digiuno”. Come scrivevo il titolo è semplice proprio perché vuole puntare ad un pubblico giovane, proprio per questo penso possa andare bene anche per persone “a digiuno”. Considera che la componente “più giovanile” può essere tranquillamente ignorata per concentrarsi solo sulla parte più ludica. Se hai altre domande o ulteriori dettagli scrivimi pure così magari posso risponderti al meglio 😉

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.