Màndala: diagramma simbolico, caratteristico del tantrismo induista e buddista, in cui circoli e quadrati concentrici rappresentano l’universo e l’origine del cosmo nonché le connessioni tra le forze cosmiche e le divinità. Considerato atto a favorire la meditazione. – Vocabolario online Treccani
Scolpite e levigate dalla corrente di un fiume gentile, e amorevolmente disposte dalle mani umane, le Mandala Stones esprimono serenità e bellezza. Insieme ai vostri amici ispirerete gli artisti, posizionandoli con accortezza sul Tabellone così da far loro raccogliere pietre variopinte. Siate gli artefici di una splendida opera d’arte man mano che collocate le pietre sulla Plancia Mandala, disegnando un motivo diverso ad ogni partita.
Mandala Stones è un gioco astratto competitivo di Filip Głowacz per 2-4 giocatori (consigliato dai 10 anni in su), della durata approssimativa di 30 minuti. Cuore pulsante del titolo sono appunto le mandala stones (quasi un centinaio di variopinti dischi in plastica, dotati di 2 fantasie mandala alternative e 4 colori principali), che ci attireranno con la loro estetica e saranno il veicolo principale della nostra intera partita. Nel corso di una giocata cercheremo di accaparrarci punti spostando le pietre tra le 3 plance di cartone: il Tabellone, dove le posizioneremo ad inizio partita, le Plance Giocatore, dove le impileremo a formare delle nuove torri, e la Plancia Mandala, dove approderanno consegnandoci i punti e determinando, contemporaneamente, lo scorrere del tempo fino al fine partita.
Prima di cominciare dovremo svolgere le consuete azioni di preparazione:
- Posizionare casualmente le mandala stones in pile da 4 negli spazi preposti del Tabellone;
- Collocare i 4 artisti (delle pedine in legno recanti le 2 fantasie principali: 2 pedine per fantasia) nelle posizioni iniziali;
- Disporre la Plancia Mandala accanto al Tabellone;
- Consegnare ad ogni partecipante 1 Plancia Giocatore, 1 pedina segnapunti, 2 carte obiettivo casuali e 1 carta riassuntiva.
Il flusso di gioco è organizzato in una serie di round, all’interno dei quali ogni giocatore (in senso orario partendo dal primo) dovrà svolgere una delle seguenti azioni: Presa o Conteggio.
Per effettuare l’azione di presa dovremo scegliere un artista e spostarlo in una diversa posizione del Tabellone; a questo punto raccoglieremo, in senso orario e dalla cima delle quattro colonne adiacenti, tutte le pietre lecite (ossia non adiacenti ad altri artisti e corrispondenti allo stesso motivo del nostro artista). A seguito della presa avremo quindi ottenuto una pila di pietre che posizioneremo in uno spazio vuoto della Plancia Giocatore; si noti che, in funzione di quale sia la pietra iniziale della nostra presa, si genereranno torri con differenti alternanze in colori.
L’azione di conteggio ci permetterà invece di spostare alcune pietre dalla nostra Plancia Giocatore alla Plancia Mandala (in mancanza di slot vuoti sulla nostra plancia, saremo costretti ad effettuare l’azione di conteggio). I conteggi possono essere di due tipologie: per colore o per cime.
Nel conteggio per colore dovremo scegliere uno dei colori visibili in cima ad almeno due delle nostre torri di pietre. In questo caso dovremo, partendo da sinistra, procedere a conteggiare tutte le torri con quel colore nella sommità (i punteggi di ogni torre funzionano in modo differente ma, in questo articolo, non entrerò nei dettagli delle stesse). Dopo averlo fatto dovremo rimuovere da ogni torre conteggiata la pietra più in alto (ovviamente solo in quelle del colore scelto) e spostarla nella zona disponibile sulla Plancia Mandala; così facendo potremo coprire determinati “slot” ed ottenere 1/2 punti aggiuntivi o attivare l’eventuale fine della partita.
Il conteggio per cime invece è molto più semplice: potremo scegliere un qualsiasi numero di pietre sulla cima delle nostre torri (indipendentemente dal colore) e spostarle sulla Plancia Mandala (in questo modo però ogni pietra ci darà solo 1 punto).
Al termine della partita si verificherà se qualche giocatore avrà completato uno dei suoi due obiettivi segreti (sempre associati a delle condizioni che riguardano le pietre sulla Plancia Giocatore a fine partita) e, chi avrà raggiunto il punteggio più alto, verrà incoronato vincitore.
Mandala Stones è un classico astratto competitivo di buon livello, che punta molto sulla componente visiva. Infatti è innegabile notare come le variopinte “pietre” riescano a centrare l’obiettivo di consegnarci un gioco dall’estetica che vince facilmente sul colpo d’occhio. Oltre alla questione “bellezza” devo però segnalare che, come spesso accade con molti astratti simili, il tema è fondamentalmente un semplice “vestito” applicato alle dinamiche di gioco. Non aspettatevi, insomma, di sentirvi davvero alle prese con la realizzazione del vostro personalissimo mandala.
Sul fronte delle meccaniche tuttavia il gioco riesce a funzionare bene, offrendo delle regole semplici da comprendere e padroneggiare, con anche una buona dose di strategia e, soprattutto, di riflessione. Durante il nostro turno infatti dovremo stare attenti a muoverci nel modo migliore, considerando sia il posizionamento più fruttuoso dell’artista che l’ordine nel quale prendere le pietre (evento che determinerà, vi ricordo, l’alternanza dei colori della nuova torre), passando per il più efficiente collocamento sulla nostra Plancia Giocatore (ricordate infatti che ogni slot genererà punti in modo differente).
Siamo dalle parti di un competitivo con interazione tra i giocatori quasi assente e solo indiretta per cui, ancora una volta come in molti prodotti simili, ci troveremo a riflettere più sui nostri punti che sull’effetto delle nostre scelte sugli avversari. Questo si nota particolarmente all’aumentare dei giocatori seduti al tavolo poiché, in questo caso, provare ad imbastire una strategia che riguardi la Plancia Mandala o il Tabellone sarà davvero complesso. Spesso, dunque, ci si limiterà ad aspettare passivamente il proprio turno per capire quale mossa potrebbe ottimizzare il numero di punti da accaparrarsi.
Discorso diverso invece per le partite a 2 giocatori. In questo caso potremo cercare di limitare le prese avversarie con le nostre scelte, magari evitando di spostare l’artista sbagliato o mantenendo sempre uno slot vuoto sulla nostra Plancia giocatore, per evitare di essere costretti ad effettuare l’azione di conteggio.
Trovo che Mandala stones riesca a dare il meglio di sé proprio in 2 giocatori, diventando un’ottima e rapida alternativa ad altri titoli simili. Oltre questo voglio comunque sottolineare la bontà generale del gioco, che ha il suo fulcro nella rapidità di comprensione e padroneggiamento, e non lesina nel mettere a disposizione alternative strategiche. Il tutto poi è coronato da un’estetica in grado di fornire quel quid in più che non guasta mai.
Per quanto riguarda i materiali di gioco infine voglio aggiungere una piccola riflessione sugli elementi in plastica, che come ormai è risaputo mal sopporto: questa volta ho davvero poco di cui potermi lamentare, perché malgrado il materiale scelto, infatti, le “pietre” risultano ottimamente rifinite per peso, texture e consistenza. Ben fatto.
Un ringraziamento speciale a Cranio Creations
Commenta per primo
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.