Nella maggior parte degli uomini, le ragioni del bene e del male dividono e insieme compongono la duplice natura dell’uomo. – Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Robert Louis Stevenson
Robert Louis Stevenson nel suo libro ipotizzava che dentro ogni uomo convivessero due entità distinte, che noi esseri umani fossimo fatti di impulsi positivi e negativi costantemente in lotta tra loro e che, a non saper controllare il proprio alter ego maligno, si rischiasse di finire in una spirale discendente verso i recessi più tenebrosi del nostro io.
Il gioco di carte Jekyll vs Hyde, ideato da Geonil, illustrato da Vincent Dutrait e pubblicato in Italia da Ghenos Games, promette di riuscire a concretizzare questo atavico scontro all’interno di un gioco di prese pensato, ovviamente, per 2 giocatori (l’età minima consigliata è di 10 anni). Ogni partita, della durata di circa 20 minuti, vedrà quindi i partecipanti portare avanti una sfida asimmetrica, in cui uno vestirà i panni del morigerato Dr. Jekyll e l’altro si impegnerà nel ricoprire il ruolo dell’abietto Sig. Hyde.
A rappresentare la tensione interiore ci penserà il tabellone di gioco, su cui troneggerà il Tracciato d’identità, e sopra di esso un busto metallico bicefalo fungerà da indicatore del progressivo disfacimento dell’identità di Jekyll a favore della personalità di Hyde. L’indicatore partirà quindi dal lato destro (quello associato al bene) per procedere, round dopo round, ad un graduale avvicinamento al lato oscuro. Se dopo 3 turni di gioco non avrà raggiunto l’ultimo spazio a sinistra, il buon dottore sarà riuscito a vincere lo scontro, in caso contrario a prevalere sarà stato il suo mostro interiore.
La rapidità della partita si traduce in un’altrettanto rapida preparazione della stessa. Come prima cosa dovrete scegliere i ruoli, dopodiché andrete a sistemare il tabellone di gioco e il busto metallico, posizionerete vicino al tabellone (ma fuori di esso) i 3 gettoni colorati e, dopo aver mischiato le carte, le distribuirete. Il mazzo di carte (tutte numerate) sarà composto da 4 carte pozione (incolore) e 3 mazzi del Male (colorati), organizzati in 7 carte Superbia (viola), 7 carte Ira (rosse), 7 carte Avidità (verdi); i 3 mazzi colorati saranno tutti associati ad un numero progressivo dall’1 al 7, mentre le 4 carte pozione recheranno i numeri 2+, 3+, 4+ e 5+.
Come accennato, questo è un gioco di prese. In ogni round dovrete scegliere e giocare una carta per volta, per poi verificare chi tra i due al tavolo si aggiudicherà la coppia; gradualmente avrete sempre meno carte nella vostra mano, fino a che vi troverete a giocare l’ultima. Le regole di gioco sono legate a quale tipologia di carta sia la prima ad essere stata giocata: se giocherete una carta del Male, allora l’avversario dovrà rispondere con una carta dello stesso colore o con una carta pozione, invece se a fare la prima comparsa sarà proprio una carta pozione, il giocatore ad averla giocata potrà chiedere allo sfidante un colore specifico (in entrambi i casi, qualora non si abbia il colore corretto per la risposta, si potrà optare per qualsiasi carta).
A determinare chi si aggiudicherà la presa saranno due regole specifiche: con lo stesso colore a terra, o in caso si siano giocate carte pozione, vincerà il valore più alto, con colori diversi invece si ignorerà il numero e la vittoria sarà assegnata al colore migliore (determinato dall’ordine in cui le carte colorate verranno giocate nel corso della partita, il primo colore ad essere giocato sarà il più debole, l’ultimo dei tre il più forte). Nel caso in cui giocherete una pozione, prima di verificare chi avrà vinto la presa dovrete risolverne gli effetti:
- Pozione + carta Superbia (viola) = il vincitore della mano ruba una presa all’avversario.
- Pozione + carta Avidità (verde) = i giocatori si scambiano due carte dalle mani (o una se è l’ultima carta in loro possesso).
- Pozione + carta Ira (rossa) = la scala di forza delle carte viene resettata (i tre segnalini colorati verranno utilizzati proprio per tenere traccia dei rapporti di forza in gioco).
- Pozione + pozione = nessun effetto.
I tre round di gioco saranno strutturati in tre fasi principali:
- Preparazione: verranno distribuite 10 carte ad ognuno, ogni giocatore dovrà poi controllare la propria mano e scambiare carte con l’avversario (una al primo round, due al secondo e tre al terzo); nel caso che nella vostra mano siano presenti due pozioni, o più, dovrete forzatamente includerne almeno una nello scambio.
- Presa: il primo giocatore (definito dalla posizione del busto sul tracciato: primi 5 slot = Jekyll, i restanti Hyde) gioca una carta e lo sfidante gioca la sua in risposta, poi si effettua la presa (10 prese per round in totale).
- Progressione del male: si confrontano il numero di prese che i giocatori hanno effettuato, dal numero più alto si sottrae il numero più basso e si fa avanzare il busto metallico in base al risultato ottenuto (es: 6 mani vinte per Jekyll, 4 per Hyde, 6 – 4 = 2).
Il gioco proseguirà così fino all’ultimo round, e se in questo tempo il busto raggiungerà la posizione finale (l’estremo a sinistra) allora Hyde si aggiudicherà la vittoria, altrimenti a vincere sarà Jekyll. L’asimmetricità del titolo a questo punto dovrebbe risultarvi evidente: l’obiettivo di chi farà le veci del male sarà quello di cercare una differenza di prese tra i giocatori più alta possibile (così da far avanzare rapidamente l’indicatore), mentre l’obiettivo del bene sarà quello di mantenere la situazione omogenea (con un 5 a 5 come situazione ideale).
Questa differenza di intenti si traduce in una vera e propria tensione tra i due giocatori, in grado sia di rendere le partite estremamente avvincenti che di restituire le sensazioni di uno scontro tra le due personalità. Questo fattore rende il gioco anche davvero peculiare sul fronte dell’approccio strategico. Tra una partita e l’altra, mentre vi alternerete nei ruoli, vi capiterà proprio di dover costantemente valutare come muovervi tra la vostra strategia iniziale e le carte che vi arriveranno in mano.
Personalmente penso che i due ruoli si equiparino per difficoltà di gioco, e sarà una mera questione di approccio e di schema mentale personale a determinare con quale dei due ci si trovi più a proprio agio. Vi consiglio comunque di utilizzare sempre la variante per esperti, che prevede uno scontro di ritorno a seguito di uno scambio dei ruoli e assegna i punti al giocatore che vestirà i panni del perfido Hyde (ovviamente in funzione del punto raggiunto sul Tracciato d’identità). Questa variante richiederà di conseguenza di padroneggiare le due differenti strategie di gioco, così da riuscire anche a mitigare eventuali sbilanciamenti dovuti al “trovarsi più a proprio agio con un ruolo specifico”. Studiare le strategie, comprenderne le dinamiche, imparare a valutare l’importanza del tempismo nella scelta delle carte da giocare (pozioni incluse), sono elementi che rafforzano anche notevolmente la longevità del tutto.
Ultima nota a margine su questo fronte, nonché potenziale limite di Jekyll vs Hyde, è da ricercarsi nel solito “fattore fortuna“. Questo elemento, anche se mitigato dagli scambi di carte nella fase di preparazione, sarà ovviamente presente, e in alcuni momenti (a seguito di una bruttissima mano di carte) potrà capitare che un singolo round si concluda troppo rapidamente, lasciandovi con la sensazione di non aver potuto arginare in alcun modo il vostro avversario. Questo neo ha comunque un peso davvero minimo sulla valutazione complessiva, soprattutto se si considera la durata relativamente breve di ogni partita; in questi casi semplicemente ci si limiterà a rintavolare subito la prossima sfida tra bene e male, superando così la spiacevole sensazione.
Nota estremamente positiva invece quella che arriva dal fronte “tema di gioco“. Devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito da come il tema sia stato reso in un modo così interessante in quello che, in fin dei conti, non è altro che un “semplice” gioco di carte. Altra menzione d’onore per i materiali di gioco e l’estetica: i pochi componenti sono impreziositi dall’ottimo lavoro grafico e da certe scelte di carattere, su tutte il busto metallico che per me è un valore aggiunto (alla fine avrebbero potuto scegliere di sostituirlo con un segnalino di cartone, no?).
Jekyll vs Hyde è una piccola perla per 2 giocatori che consiglierei a chiunque come aggiunta alla propria collezione. Un gioco facile da comprendere, difficile da padroneggiare totalmente (e quindi in grado di stuzzicarvi a giocarlo ancora e a riflettere sulle sue dinamiche), curato nelle sue poche (ma centrate) regole. Un titolo ricco di piccole e intelligenti idee che lo fanno brillare per carattere, originalità e attinenza al tema proposto.
Un ringraziamento speciale a Ghenos Games
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