Su queste pagine ho spesso parlato di grandi ritorni, tra ristampe, nuove versioni di grandi classici o, come in questo caso, seconde edizioni. Credo che alla base di questo atteggiamento ci sia la mia voglia di approfondire ed espandere la mia conoscenza del settore di riferimento, avere l’occasione di rivalutare giochi classici, di pensare a come si sia scelto di ammodernarli o rinfrescarli e, al contempo, consegnare a queste pagine telematiche un nuovo pezzo che vada a coprire quella piccola “mancanza”. Anche questa volta cercherò di capire come sia invecchiato il gioco e cosa si sia fatto per farlo funzionare a qualche anno di distanza dalla sua prima edizione, per cui bando alle ciance e vediamo di partire!
Antichi manoscritti parlano di un Leviatano, un’enorme creatura che giace sul fondale limaccioso della laguna sorreggendo sul dorso le fondamenta di Venezia. I testi sono concordi: il mostro dorme da secoli, ma il suo sonno non sarà eterno. Un giorno si sveglierà, scuotendo la città dalle radici melmose, polverizzando le palafitte vetrificate che sostengono gli edifici e schiantando così ogni cosa nelle ribollenti acque dalle quali la bestia sorgerà.
Carnival Zombie 2nd Edition, ideato da Matteo Santus e pubblicato da Cranio Creations, è un collaborativo per 1-6 giocatori della durata approssimativa di 120 minuti (ma spesso molto di più) che vuole unire molti ingredienti al suo interno: abbiamo un’idea e un’ambientazione molto american, un sistema di gioco che ricorda maggiormente i classici german, due fasi di gioco collegate ma molto differenti, un piccolo minigioco di destrezza interno e tonnellate di sensazioni horror-trash che sembrano trasportarci in un universo uscito direttamente da un B-movie.
Già analizzando l’ambientazione ci si rende conto di quanto Matteo Santus non abbia voluto tenere a freno la sua fantasia: siamo a Venezia, durante un Carnevale che porterà in vita i peggiori incubi dei veneziani. A quanto pare la città è stata costruita sul corpo di un gigantesco mostro marino (il Leviatano), un cadavere che sta tornando a svegliarsi e, facendolo, distruggerà tutto. Come se questo non fosse abbastanza, orde di Infetti invadono le strade cittadine pronti a mietere vittime e aiutare il Leviatano nella sua emersione. In tutto questo i giocatori dovranno quindi vestire i panni di versioni palestrate e folli delle classiche maschere della tradizione italiana (Capitan Spaventa, Brighella, Colombina, Medico della Peste, Pantalone e Arlecchino). Questi sei eroi, all’interno di una normale partita di gioco (questa 2nd Edition si accompagna a vari Scenari alternativi), avranno 3 giornate in cui di Giorno dovranno muoversi tra le strade della città cercando di potenziarsi e di portare a termine gli obiettivi che gli permetteranno di vincere la partita, e di Notte dovranno cercare di sopravvivere alle ondate di Infetti che li braccheranno fino al sorgere del sole.
Carnival Zombie è un gioco complesso e ricco, e questa ricchezza si evince anche dai molti elementi e materiali di gioco che andremo a utilizzare. Eccovi qualche dettaglio sulle componenti essenziali all’interno di una normale partita:
- Tabellone di gioco – rappresenta il centro delle nostre partite e risulterà essere organizzato in due aree principali e molte zone utili a seguire il gioco. Le aree principali saranno la Mappa di Venezia, in cui dovremo spostarci durante le fasi diurne, e la Mappa Tattica (la zona principale del tabellone e delle partite), in cui si troveranno il Rifugio e le zone circostanti che vedranno l’azione principale.
- Mazzi di carte – le tipologie di mazzi di carte principali sono tre: i Boss che ci troveremo ad affrontare durante le partite, il mazzo Incubo che verrà usato sia per verificare alcuni Eventi che per determinare vari elementi casuali, e gli Oggetti dei Personaggi. Ogni “Maschera” è infatti pensata per coprire un vero e proprio ruolo in termini strategici e di gioco (Colombina, ad esempio, rappresenta la classica cecchina), quindi, oltre a delle caratteristiche proprie, prevede una serie di Oggetti unici che potrebbe trovare e utilizzare nel corso della partita.
- L’Abisso – un sacchetto di stoffa nera in cui andranno inseriti, e da cui saranno pescati, i vari cubetti in legno che rappresentano sia le varie tipologie di Infetti che eventuali Sopravvissuti o Paranoia.
- Cumulo di Cadaveri – questo elemento è rappresentato da una lapide di cartone che andrà posizionata su 4 cubi appositi, e che a mo’ di tavolo verrà utilizzata in un minigioco di destrezza interno al gameplay.
- Ulteriori componenti legate ai Personaggi – in una normale partita saranno divisi tra i giocatori al tavolo i 6 Personaggi e i materiali principali a essi associati; oltre le Carte Oggetto già nominate avremo fondamentalmente le miniature, le Schede Personaggio e il Segnalino Stress (che verrà posizionato sul Tracciato Stress per determinare l’ordine di gioco e per tenere traccia dei “punti vita”).
Dopo aver quindi preparato Tabellone, Abisso, Cumulo di Cadaveri, diviso i Personaggi tra i giocatori, definito il loro ordine di attivazione (che non cambierà per tutta la partita) e mischiato i mazzi di carte, avremo modo di cominciare la nostra avventura. Come anticipato la partita si svilupperà all’interno di due macrofasi principali, Giorno e Notte, ulteriormente divise in 4 Ore ciascuna (sì, le giornate di questo gioco durano 8 ore).
Durante il Giorno dovremo risolvere dei piccoli Eventi di gioco legati all’estrazione delle Carte Incubo, muoverci (come gruppo) tra le zone della città e svolgere le azioni con ogni Personaggio. Il tempo a nostra disposizione sarà davvero ristretto e il gioco prevede differenti finali alternativi, proprio per questo motivo sarà fondamentale già dal primo Giorno avere le idee chiare su come si voglia agire e su quale finale puntare, questo perché per accedere a un determinato finale dovremo raggiungere dei prerequisiti che ci spingeranno ad agire in modo differente recandoci in zone specifiche di Venezia. Gli spostamenti consumeranno più o meno tempo, lasciandoci con le Ore rimanenti per poter svolgere le azioni dei Personaggi (un’azione per Ora), queste verranno scelte, eroe dopo eroe, tra:
- Riposo – abbassare di 2 il proprio livello di Stress.
- Barricate – prendere 3 Barricate e aggiungerle al Magazzino (questa azione sarà fondamentale per prepararsi all’ardua fase notturna).
- Ricerca – azione legata alla pesca di una Carta Incubo che potrà portare al ritrovamento di un Oggetto Personale, all’aggiunta di un cubo Sopravvissuto nell’Abisso (cosa che potrà rivelarsi utile nelle fasi notturne) o all’incontro con un Infetto (evento nefasto che aumenterà lo Stress del Personaggio di 1, ma che ci permetterà anche di pescare un Oggetto o aggiungere un Sopravvissuto al solito Abisso).
- Azione Speciale – il primo giocatore potrà svolgere le Azioni Speciali, ossia quelle legate ad aree precise della mappa e direttamente collegate alla storia principale e al raggiungimento dei prerequisiti per completare la partita.
- Rianimazione – recuperare un Personaggio finito KO così da poterlo nuovamente utilizzare.
Una volta arrivati alla Notte il gioco cambierà faccia diventando di fatto una sorta di tower defense con un sistema di gioco ibrido german-american. In questa fase la nostra attenzione si dovrà spostare alla Mappa Tattica che sarà organizzata in anelli concentrici (Gironi) e spicchi (Bolge, un quarto, e Antri, un ottavo/metà bolgia), al cui interno avremo il Rifugio, un’area in cui i nostri eroi dovranno barricarsi e resistere alle varie ondate nemiche fino al sorgere del sole. Dopo un’iniziale fase di preparazione in cui posizioneremo le Barricate accumulate in Magazzino vivremo infatti il trascorrere delle 4 Ore notturne in cui, Ora dopo Ora, saremo travolti da nuove ondate di mostri (generati pescando i cubetti dall’Abisso) e dai temibili Boss che avanzeranno fino al Rifugio, attaccando le nostre Barricate per poi cercare di sopraffarci. In queste Ore potremo usare gli Oggetti in nostro possesso per cercare di volgere la situazione a nostro vantaggio e potremo svolgere un’azione per Ora (due se si sceglierà di stressarsi) tra:
- Movimento – spostare il proprio Personaggio in un differente spazio del Rifugio (diviso in 4 spicchi principali).
- Mischia – svolgere un attacco corpo a corpo contro eventuali Infetti che hanno raggiunto i riquadri delle Barricate (a patto che siano privi dei cubetti Barricata ovviamente).
- Fuoco – il Personaggio userà le armi da fuoco in suo possesso per attaccare ed eliminare gli Infetti.
Questa è la fase in cui le peculiarità dei Personaggi emergeranno maggiormente, rendendo chiaro il loro ruolo strategico e l’importanza di saperne padroneggiare abilità e caratteristiche, così da fronteggiare al meglio le pericolose creature sapendo. Al contempo, bisognerà gestire lo Stress dei singoli eroi per non farli diventare Terrorizzati (complicando ulteriormente la vita al gruppo) o Incapacitati (andando quindi KO e diventando inutili per il resto della Notte).
In tutto questo entrerà anche il minigioco di destrezza legato al Cumulo di Cadaveri. Ogni volta che uno o più Infetti saranno eliminati, il giocatore dovrà prenderne i cubetti e lasciarli cadere sul Cumulo e, nel caso in cui qualche cubo cadesse fuori, si avranno due pesanti conseguenze: 1) tutti i cubi caduti andranno collocati nel Girone III (il più esterno) dell’Antro da cui si stavano inizialmente rimuovendo, 2) il Personaggio di turno aumenterà di uno il proprio Stress (nel caso di un Personaggio Terrorizzato saranno TUTTI i Personaggi a doversi stressare).
Una normale partita a Carnival Zombie 2nd Edition ci vedrà svolgere un totale di 3 giornate intere nel tentativo (spesso quasi disperato) di raggiungere uno dei finali a disposizione. Ogni fase finale avrà delle dinamiche di gioco, delle condizioni di attivazione e di successo differenti, che senza entrare troppo nei dettagli saranno:
- La Barca – dopo essere riusciti a trovare con successo una barca in uno dei due porti, dovremo cercare di fuggire con essa.
- Il Dirigibile – dopo aver contattato con successo il pilota, potremo raggiungere il cimitero in cui verrà a prenderci con il dirigibile.
- Il Ponte della Libertà – cercheremo di attraversare il lungo ponte per raggiungere i militari e, con essi, la salvezza.
- La Bomba Sacra – potremo tentare di uccidere il Leviatano utilizzando la Bomba Sacra costruita da Pantalone.
- Una notte senza Alba – questo è di fatto il bad ending del gioco: potremo solo puntare a resistere il più possibile, così da ottenere dei bonus che semplificheranno la prossima partita, poiché questa sarà comunque irrimediabilmente persa.
Se avete anche solo un po’ di esperienza di board game o semplicemente un buon spirito di osservazione, a questo punto dovreste già aver capito quanta carne al fuoco ci sia in questo Carnival Zombie, un titolo difficile e ricco in cui anche solo imparare a padroneggiare le dinamiche richiederà impegno e dedizione. Aggiungete a questo che la mia dissertazione è stata volutamente asciugata di tutti quegli elementi che stratificano il gameplay e ne aumentano la variabilità, e avrete un quadro sommario di quanto la longevità del tutto possa essere vasta, ma questa Seconda Edizione vuole fare di più.
Ecco che quindi, a fronte delle varie aggiunte come la comparsa delle miniature per Personaggi e Boss, il miglioramento generale della componentistica, una limatura e uno snellimento del gameplay e un raffinamento del regolamento (che però si presenta ancora troppo confusionario e con troppe ambiguità), si è scelto di aggiungere anche altro contenuto di gioco rappresentato dagli Scenari. Da una parte avremo modo di poter giocare i singoli finali come Scenari rapidi assestanti, dall’altra avremo ben 5 Scenari pensati per esperienze di gioco differenti:
- La peste di Venezia – una sorta di scenario tutorial in cui durante il Giorno dovremo cercare di chiudere gli Infetti dentro le loro case per bonificare così la città di Venezia… sempre ammesso che riusciremo a sopravvivere alle notti di gioco ovviamente.
- Nessun riposo, Nessuna Pace – uno scenario solo notturno più rapido e aggressivo, che ci vedrà però spostarci comunque per la città mentre cercheremo di raggiungere il ponte da cui scappare il più rapidamente possibile
- Gli esperimenti del Dr. Gorini – saremo studenti del Dr. Gorini intenti a svolgere esperimenti (ossia ricreare varie forme utilizzando gli Infetti eliminati dal gioco) prima di poterci guadagnare la possibilità di lasciare Venezia con il dirigibile.
- È solo questione di tempo – scenario che introduce un traditore nel gruppo che, al momento opportuno, potrà trasformarsi in un vero e proprio Boss.
- Il cammino dei Santi – più che uno scenario una vera e proprio modalità di gioco alternativa che ci permette di giocare da 1 a 5, utilizzando un solo Personaggio per giocatore, aggiungendo utilizzi alternativi per i Sopravvissuti (qui dei veri e propri alleati in grado di curarci, accumulare Barricate e persino combattere!) e un intero nuovo tracciato, con regole proprie, in grado di stratificare ulteriormente il gioco tra Benedizioni e Poteri.
Arrivando alle valutazioni finali sulla validità di questo Carnival Zombie 2nd Edition mi sento innanzitutto di lodare la qualità dei materiali e dello stile generale. I vari componenti di gioco appaiono molto curati, siano essi segnalini o elementi in cartone, carte di gioco (di buona qualità), cubi in legno (è stato anche risolto il problema di colore che rendeva le Barricate poco distinguibili dagli altri cubi chiari della prima edizione).
Da amante degli american ho poi apprezzato la scelta di includere miniature per i Personaggi e per i Boss (che si affiancano comunque alla possibilità di usare in loro vece la sagoma di cartone con basetta) limitandosi a usare i cubi per gli Infetti comuni. Per quelli di voi che avrebbero preferito l’uso di miniature anche per gli Infetti, ci tengo a sottolineare come da una parte questo avrebbe generato dei seri problemi di accumulo nei momenti più concitati del gioco e, dall’altra, come la loro rappresentazione attraverso i cubi sia parte integrante del gameplay legato al Cumulo di Cadaveri.
Sul fronte estetico le miniature sono poi caratterizzate dalla stesso design volutamente estremo e da B-movie che contraddistingue ogni illustrazione del gioco: riescono ad aumentare la suggestione generale del tutto restituendo un universo grottesco e splatter al punto giusto, che però, proprio per questo, potrebbe non incontrare i gusti di tutti.
Nonostante i miglioramenti rispetto alla precedente edizione il regolamento ha ancora bisogno di qualche ritocco. Sono presenti infatti varie ambiguità nell’uso di certi termini e alcune leggerezze che necessiterebbero di ulteriori FAQ. Malgrado ciò, è innegabile l’impegno profuso nel cercare di migliorare il prodotto originale anche sotto questo punto di vista. Il regolamento è infatti vasto e zeppo di esempi corredati sempre da spiegazioni testuali e visive, a cui si aggiungono schede riepilogative ed elementi aggiuntivi per approfondire i singoli scenari e finali, i Boss e i vari Personaggi.
Sul fronte meccaniche di gioco, come ripetuto più volte, è encomiabile il lavoro svolto per cercare di unire una maschera (vista l’ambientazione permettetemi il termine) da american, che però nasconde un cuore pulsante da german. Ecco che quindi scompare del tutto l’elemento aleatorio legato agli scontri che diventano, in tutto e per tutto, sotto il nostro controllo e la nostra pianificazione (niente dadi insomma, ma solo statistiche e numeri). Si spolvera però il tutto con vari, piccoli, elementi casuali che vengono presi di peso dalla tradizione americana e utilizzati per dare variabilità alle partite e mettere in piedi quel pizzico di imprevedibilità che aggiunge tensione all’esperienza. Sotto questo punto di vista mi rendo conto di non essere entrato troppo nel dettaglio nella precedente fase espositiva, ma vi invito a credermi sulla parola: tra Eventi, porzioni della mappa che si allagano, Ostacoli e Fortificazioni, Oggetti e pesca di cubetti, c’è davvero quanto basta per rendere ogni partita differente e interessante.
Passando ad analizzare la qualità ludica generale, mi sento di dire che il titolo riesce a fare due centri quasi perfetti sul fronte longevità e della scalabilità, mancando di poco il bersaglio sugli elementi legati all’interazione tra i giocatori. Partendo da quest’ultima, e ricordando che si parla di un collaborativo (se escludiamo la presenza del singolo Scenario con il Traditore), l’interazione è ovviamente molto alta, ogni decisione andrà presa dal gruppo ma a ogni giocatore toccherà scegliere come utilizzare il proprio Personaggio. I limiti sorgono quando si passa ad analizzare la spinosa questione dell’alfa player: sebbene il gioco preveda infatti un’interessante modalità atta a ridurre l’influenza di eventuali giocatori “alfa”, appare comunque chiaro che, vista la mole di elementi da tenere a mente, ogni decisione dovrebbe essere sempre presa tenendo presente l’intero team e le eventuali complementarità dei Personaggi; questo elemento tenderà proprio ad accendere gli animi di chi voglia “consigliare il giusto modo di giocare agli altri”. Per quanto riguarda gli elementi di scalabilità tutto funziona bene: il titolo è pensato per essere giocato sia in modalità Campagna con tutti i Personaggi (da dividere tra i giocatori) che con veri e propri Scenari che assegnano un solo eroe ad ognuno e che, quindi, scalano ancora meglio.
Dulcis in fundo una menzione alla longevità, vero elemento di pregio del gioco. Partiamo dal considerare che essendo un collaborativo ad alta difficoltà bisognerà intavolare decine di partite prima di riuscire ad avere una speranza di vittoria, aggiungiamo a questo la presenza dei finali multipli che aumenterà l’interesse a sperimentare approcci e soluzioni nuove senza dimenticare che, con questa 2nd Edition, avremo anche gli Scenari. Parlando della variabilità all’interno delle singole partite e dell’alta difficoltà mi sento però di voler aggiungere un pizzico di “amaro” a questi miei elogi finali: in alcune partite infatti potrà capitare di trovarsi ostacolati dal terminare la giocata con un successo a causa dell’impossibilità di cambiare strategia, visti i pochi turni. Quando succederà, il senso di impotenza legato alla lunghezza delle partite potrà farvi emergere un fastidioso senso di frustrazione che vi accompagnerà per un po’.
Carnival Zombie 2nd Edition è un titolo che torna sui nostri tavoli in gran spolvero e ci offre ancora una volta una ricetta ricca di elementi, non tutti perfettamente bilanciati ma sicuramente originali e diversi dal solito. Se cercate un’ambientazione folle, un gioco che vi ricordi lo stile degli american ma che riesca ad abbandonare l’uso dei dadi piazzandoci in mezzo, così quasi per divertirsi, anche un minigioco che impegnerà la vostra destrezza, forse è tempo di indossare la maschera, imbracciare il mitra e far fuori tonnellate di Infetti!
Un ringraziamento speciale a Cranio Creations
Commenta per primo
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.