Outriders Worldslayer (Xbox Series X)

outriders worldslayer recensione

Voto:

Il 2021 è stato decisamente un anno particolare per il panorama videoludico. Con una pandemia globale ancora in corso, l’industria non è sempre riuscita a “sfogarsi” in maniera genuina, così da dar vita a opere davvero memorabili. Ovviamente ci sono state le dovute eccezioni, ma in mezzo a quei risicati capolavori (o comunque opere più che sufficienti) ci siamo ritrovati sommersi dalla mole di mediocrità di certi giochi. Tuttavia, durante la scorsa annata siamo stati anche testimoni di come molte idee buone siano state poi sfruttate alquanto male, dando vita a prodotti lanciati in maniera frettolosa o comunque con l’unico, mero scopo di produrre incassi economici.

La problematica dietro questo dettaglio si amplifica di fronte a titoli che, alla base, non erano nemmeno da scartare. Infatti, moltissimi videogiochi durante il 2021 sono arrivati sul mercato con un’idea funzionale e interessante ma, per colpa delle tempistiche e delle discutibili scelte di marketing, hanno fallito miseramente nell’esprimere il proprio potenziale. In questa categoria possiamo tranquillamente piazzare anche Outriders.

outriders gioco

Cerchiamo di essere sinceri per un minuto: buttarsi in un mercato così saturo e stufo di games as a service è sempre un rischio non indifferente. Per riuscire a rimanere a galla servono una buona dose di creatività, una gestione del prodotto al limite della perfezione e anche un bel po’ di fortuna. Purtroppo, però, al suo debutto Outriders peccava un po’ in tutti questi aspetti. Il concept del gioco era certamente molto originale, e il gameplay provato da molti durante le fase d’anteprima risultava convincente. Infatti, col giusto supporto Outriders poteva diventare un’ottima e solida base per il genere.

Come sempre, però, la fretta non ha fatto altro che distruggere (quasi) tutte le peculiarità del titolo, dandoci in mano, al momento dell’uscita, un prodotto funzionale ma decisamente castrato. Proprio per questo motivo il gioco sviluppato da People Can Fly è stato rapidamente abbandonato dai giocatori, passando in sordina per molto tempo. Tuttavia, a distanza di più di un anno, i padri fondatori hanno deciso di rimettere mano alla loro opera per darle una nuova vita grazie a un’espansione dedicata. Sarà riuscito Outriders Worldslayer a salvare un prodotto con buone idee, ma con un’esecuzione tutto sommato mediocre?

Outriders PVE

Ci sono tanti meccanismi sbagliati che Outriders, durante la sua prima uscita, non è riuscito a limare. Tra alcune meccaniche di gioco dimenticabili e una narrazione a dir poco al limite del ridicolo, il titolo Square Enix non è mai riuscito a brillare in modo particolare. Ovviamente in mezzo al disastro si notava anche la bellezza di alcuni elementi molto ben realizzati, come il gameplay, per esempio, ma questo non è bastato per salvare Outriders da un declino piuttosto rapido (e potenzialmente anche doloroso). Proprio per questo le aspettative erano alte. La speranza che con il rilascio della prima espansione gli sviluppatori avessero sistemato in gran parte le pecche del gioco c’era tutta. Ancora una volta, però, la soddisfazione è stata parziale. Da un lato Outriders Worldslayer riesce sicuramente a offrire al pubblico un gioco tecnicamente più curato e più ricco dal punto di vista ludico, ma dall’altro la narrazione continua a risultare a dir poco scadente, oltre che anonima.

Senza spoilerarvi particolari dettagli, durante la campagna originale di Outriders si veniva catapultati in un mondo all’apparenza molto affascinante: creature aliene, storie paranormali e poteri sovrannaturali sembravano gli elementi perfetti per forgiare una narrazione decisamente accattivante. Alla base, infatti, la storia di Outriders poteva rivelarsi perfino impressionante, non tanto per il fattore “novità”, ma perché al suo interno presentava elementi facili da sfruttare per dar vita a una storia davvero memorabile. E invece… La scrittura caotica, i personaggi senza carisma e una ripetizione di cliché dopo le prime 2 ore di gioco hanno vanificato la buona qualità delle fondamenta del titolo, facendo di Outriders uno dei giochi peggio narrati degli ultimi 10 anni.

Purtroppo, questo brutta cicatrice che il gioco si è autoinciso sulla pelle durante la release originale si fa notare anche dopo l’arrivo dell’espansione. Detto senza tanti giri di parole, se cercate una buona (ma anche mediocre) narrazione da questa espansione, allora resterete parecchio delusi. Ancora una volta gli sviluppatori hanno posto delle buone basi narrative, per poi distruggere tutto nel giro dei primi 5 minuti dell’avventura. Tutte le cose negative che ho elencato nelle righe sopra tornano, infatti (e purtroppo), anche qui. Ancora una volta un villain dimenticabile, una serie di eventi a dir poco buttati lì a caso e il protagonista che a tratti risulta più anonimo di prima, mettono Outriders Worldslayer nelle prime posizioni tra i titoli con la storia più deludente di sempre.

Outriders Worldslayer Campagna

Ma se dal lato dello storytelling il titolo non riesce a soddisfare nemmeno grazie a questa espansione, la stessa cosa non si può minimamente affermare per il gameplay. Da questo punto di vista, Outriders Wordslayer è un’evoluzione più che soddisfacente, che colma le varie lacune presenti nell’esperienza base. Non solo una moltitudine di bug e problemi di stabilità legati ai server sono stati aggiustati, ma i creatori del titolo hanno anche ampliato molto i contenuti (seppur relegati principalmente all’endgame).

Outriders è un third person shooter con meccaniche looter. Il gioco viene proposto come un classico GaaS dove a distanza di mesi, in maniera abbastanza regolare, gli sviluppatori tendono ad aggiungere contenuti per mantenere l’esperienza online sempre viva. Il paragone più immediato è sicuramente con il colosso Bungie, ovvero Destiny. Il nostro obiettivo sarà quindi portare a termine una serie di missioni (da soli o in compagnia) per migliorare il più possibile il nostro PG. Le migliorie, come in ogni looter shooter, verranno apportate grazie ai drop dell’equipaggiamento e a una serie di abilità migliorabili.

In Outriders Worldslayer non solo questi semplici concetti sono stati ampliati, ma addirittura è stata aggiunta una vera e propria modalità endgame (che mancava in maniera quasi fatale nel gioco originale). Infatti, tolto l’equip leggendario nuovo, un nuovo albero delle abilità (chiamato PAX) e un sistema di difficoltà chiamato “Apocalisse“, la novità più grossa riguarda la Prova di Tarya Gratar. Finalmente i giocatori hanno un modo molto più dinamico per farmare equip leggendari, in quanto questa nuova modalità offre la possibilità di affrontare una serie di sfide specifiche.

outriders worldslayer stanza

Per spiegarvi meglio il tutto, basta immaginare una grossa mappa a stanze. Ogni singola stanza vi offrirà una sfida, dal difendere una zona dai nemici fino a distruggere degli obiettivi specifici. In base a ogni stanza completata ci sarà un quantitativo di loot che vi aiuterà a progredire. Alla fine di ogni micro-sezione, quasi sempre sarete costretti ad affrontare un boss. Una volta abbattuto il boss in questione non solo riceverete quasi sempre un pezzo di loot leggendario, ma avrete anche la possibilità di continuare il viaggio attraverso Tarya Gratar. Più si andrà avanti, più pericolose saranno le minacce, ma anche più alta sarà la ricompensa. La fregatura? si avranno a disposizione soltanto 3 possibilità (a run) per finire tutte le prove. Una volta fallite le try, verrete riportati all’inizio della torre, dovendo ricominciare la salita da capo.

Questa modalità, per quanto semplice, propone un livello di sfida e divertimento molto interessante, portando a cercare di finire la run in una sola volta per avere il loot leggendario più prezioso. Ovviamente ci vorranno una buona build e anche un team di giocatori ben preparati perché, detto sinceramente, Tarya Gratar non è una modalità da provare in singolo. Infatti la difficoltà è particolarmente sbilanciata per i solo player, portando persino i giocatori più skillati a fallire miseramente anche con build molto elaborate. Tra le critiche che muovo a Worldslayer ci sono inoltre la scarsa varietà dei boss e il fatto che alla lunga, inevitabilmente, anche Tarya Gratar vi porterà alla noia. Certo, cercare di sperimentare svariate build o completare i due nuovi alberi di abilità vi intratterrà per un buon quantitativo di ore, tuttavia mi auguro che il prossimo grosso aggiornamento non ci metta troppo ad arrivare.

outriders worldslayer combattimento

Per quanto riguarda il bilanciamento generale posso dirmi soddisfatto, in quanto i leggendari bug game-breaking (soprattutto legati al matchmaking non funzionante) sono ormai un lontano ricordo. Buttarsi nelle partite è decisamente molto più semplice e funzionale rispetto a un anno fa, e la stabilità dei server rende l’esperienza di Worldslayer pulita e priva di lag o magagne tecniche simili. Anche a livello di abilità e perk che prima (per qualche strano motivo) non funzionavano, finalmente ci siamo: il sistema di vantaggi e svantaggi dei perk delle diverse build sembra funzionare, e certe classi belle da vedere ma poco pratiche da usare (come il Trickster) ora hanno un ruolo più importante nell’ecosistema di Outriders. Ci sono ancora alcune piccole problematiche come l’immensa resistenza di certi boss (che letteralmente mangiano i proiettili del giocatore) o alcune armi leggendarie che hanno un drop rate troppo basso. Tuttavia, si spera che presto verranno posti dei rimedi a questi problemi.

Outriders Worldslayer è un buon game as a service. Avere una modalità endgame ben definita rende l’intera esperienza divertente da giocare, oltre che valida. Anche il prezzo al quale si propone la sola espansione, rispetto al quantitativo di ore di gioco offerte, mi è sembrato più che buono. Tra nuovo loot, nuovi upgrade e un gunplay soddisfacente, il gioco saprà sicuramente tenervi buona compagnia durante questa caldissima estate, ma sia chiaro: non siamo di fronte a uno stravolgimento in grado di intrattenere per tantissimo tempo. Tuttavia, per il momento, Worldslayer è una buona base di partenza da cui partire per espandersi ulteriormente in futuro.

Un ringraziamento speciale a Koch Media

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Il soggetto è particolarmente irritabile quando non sta in mezzo al proprio habitat che coinvolge la scrittura, i videogiochi, la musica (preferibilmente Metalcore) e il Wrestling. Suggeriamo di rinchiuderlo in una stanza piena di console, album dei Pantera (all'occorrenza degli Slipknot) e prodotti legati al Wrestling. Da liberare solo in caso di estremo bisogno!

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