Katara e Sokka, i cari amici dell’Avatar Aang – guerrieri della tribù dell’Acqua del Sud – tornano finalmente a casa dopo anni di assenza per ritrovare il loro villaggio completamente trasformato dalle influenze della tribù del Nord. Tutto sembra cambiato, esteticamente, a livello economico e burocratico, ma non solo: anche molti abitanti del villaggio sembrano aver subito lo stesso fato, compreso il padre dei due fratelli.
La tribù del Nord, consapevole delle grandi risorse, si mostra disponibile a portare la sua tecnologia anche al Sud, per unire le tribù dell’Acqua. Tanti però sono i fattori da tenere in considerazione, specialmente quello tecnologico ed economico: queste due tribù infatti sono rimaste separate per talmente tanti anni da rischiare di rimanere troppo ancorate ai luoghi comuni, alla paura del diverso, del fratello che agirebbe in modo scontato. C’è chi crede che sia possibile coesistere, convivere, ma deve essere una transizione graduale, delicata e senza imposizioni, cosa che ovviamente sfugge di mano.
Nord e Sud è fondato sullo scontro fra innovazione e tradizione, fra il conservare le radici e l’evolversi, dove ogni campana fa sentire le proprie ragioni, a volte realizzandole con mezzi errati. Amore, amicizia, famiglia, passato, presente e futuro, sono solo alcuni dei fattori che vengono messi sul piatto di questa avvincente avventura. Avatar punta anche ad un pubblico maturo con un’opera sempre disincantata e divertente, che ha però voluto alzare l’asticella a livello qualitativo e sulla profondità dei temi trattati.
Bellissima è la cura dei vari personaggi, la loro verosimiglianza nel vivere e nelle reazioni diverse che hanno Sokka e Katara dinanzi al cambiamento, assecondando i rispettivi caratteri e inclinazioni. Importanti sono anche le dinamiche che si innescano con dei piccoli personaggi, apparentemente marginali, che invece non solo arricchiscono il contorno narrativo, ma gettano le basi per future storie.
Ovviamente in Nord e Sud, a parte l’introduzione di personaggi nuovi, non manca la presenza dell’Avatar Aang, con addirittura il “Team Avatar” riunito grazie all’arrivo di Toph. Questa mossa fa battere il cuore e sorridere tutti i vecchi amanti della serie, che l’hanno seguita fin dagli esordi. Altra cosa sempre apprezzata, è il vedere qualche esempio di fauna tipica del mondo costruito da Konietzko e DiMartino in versione invernale.
Questo episodio del fumetto della nota serie Nickelodeon è pregno di azione. Nonostante le varie implicazioni più tecniche, dove vengono spiegati i rapporti commerciali e politici fra le due tribù dell’Acqua, i dialoghi non risultano mai pesanti e tantomeno didascalici: tutte le spiegazioni avvengono naturalmente e scorrevolmente, alternandosi a momenti estremamente dinamici. Nord e Sud è caratterizzato dalla velocità, gli eventi si evolvono molto rapidamente, a ribadire anche la difficoltà di alcuni personaggi nell’elaborare determinate situazioni, data la mancanza di tempo per farlo.
Avatar: The Last Airbender – Nord e Sud arricchisce la collana Tipitondi di Tunué con un altro prezioso gioiello, un fumetto fedele alla sua identità che ormai vive autonomamente nel suo mondo, facendo innamorare i lettori sempre di più dei personaggi, delle atmosfere, incuriosendoli e spronandoli a non smettere mai di tuffarsi nelle varie avventure nel mondo di Avatar. Una lettura adatta a un pubblico maturo e a uno più giovane, che si presta a tanti livelli di lettura e di apprezzamento.
Un ringraziamento speciale a Tunué
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