PAC-MAN World Re-PAC (Xbox Series X|S)

PAC-MAN World Re-PAC

Voto:

La storia del medium videoludico è indubbiamente costellata non solo da titoli imperdibili e pietre miliari che ogni giocatore non dovrebbe lasciarsi scappare, ma anche da vere e proprie icone. Tra queste potremmo citare Mario, Kratos o Master Chief, ma ne troviamo anche una che nel corso dei decenni si è rinnovata, tentando nuove strade e generi. Mi riferisco alla creatura più celebre nata dalla mente di Toru Iwatani: Pac-Man.

Tra i numerosi esperimenti effettuati con la saga, troviamo il Pac-Man in salsa platform, l’episodio World, arrivato sul mercato nel 2000 per il ventesimo anniversario della serie, in un periodo dove Mario, Crash e Spyro la facevano da padrone. Un gioco che riscosse un buon successo e fu seguito ben presto da un capitolo dedicato a Ms. Pac-Man oltre a due sequel ufficiali. Oggi sono qui per raccontarvi la mia esperienza con il remake del primo capitolo, PAC-MAN World Re-PAC, un rifacimento principalmente grafico della primissima avventura, con il nostro eroe alle prese con il temibile Toc-Man e il rapimento della propria famiglia.

pac-man re-pac rovine

Il titolo, come l’originale, prende luogo sull’Isola Fantasma, la quale si snoda lungo 6 mondi, divisi a loro in volta in 3 o 4 livelli ciascuno. Come ogni buon platform che si rispetti, non mancano segreti da scoprire, sezioni bonus e vere e proprie boss battle. A distanza di oltre un ventennio, il gioco riesce a divertire anche se sicuramente pad alla mano si percepisce il peso degli anni, oltre a un’eccessiva semplicità in alcuni frangenti. Le mosse a disposizione del nostro protagonista sono piuttosto basiche: il salto per schiacciare i nemici o in alternativa il colpo caricato, oltre ai due bonus presenti negli stage, ossia la palla metallica e quella luminosa. La prima ci permette di trasformare Pac-Man in una sua controparte interamente metallica, utile per rompere gli oggetti in acqua o sconfiggere i nemici più coriacei. La seconda, come da tradizione della serie, renderà Pac-Man immortale e in grado di divorare fantasmi e altri nemici.

Sul piano narrativo non troviamo colpi di scena sensazionali o una scrittura particolarmente articolata, con una modalità storia che si esaurisce in poco più di 6 ore, che possono toccare le 10 per coloro che vorranno completare ogni stage di gioco al 100%. Buona la varietà delle ambientazioni, passando da navi piratesche a incredibili scenari spaziali, intervallati da altri in antiche e polverose rovine fino a livelli in contesti industrializzati che strizzano l’occhio all’estetica steampunk. Il level design, pur sentendo chiaramente il peso dell’età sulle sue spalle, si difende ancora discretamente con qualche chicca anche per i giocatori più navigati.

pac-man re-pac spazio

Ricordo però che, pur trattandosi tecnicamente di un platform 3D, tolta la possibilità in qualche stage di giocare sulla profondità (anche se talvolta di difficile interpretazione) PAC-MAN World Re-PAC si gioca in tutto e per tutto come un classico platform in due dimensioni. Ciò, inevitabilmente, lo esclude già in partenza da eventuali confronti con i giganti del genere del mercato moderno, o contro gli stessi Super Mario 64 o Super Mario Sunshine, totalmente rivoluzionari già all’epoca dell’originale World.

Non mancano ovviamente riferimenti alle origini di Pac-Man, con sottolivelli nascosti in ogni stage che ci riportano indietro nel tempo ai classici labirinti dove lo abbiamo conosciuto per la primissima volta, mentre fuggiva e mangiava frutta e fantasmi. L’anima e lo stile del gioco originale, con i suoi colori vibranti e i suoi mondi colorati, vengono riproposti fedelmente strappando più di un sorriso ai nostalgici come il sottoscritto, che giocarono Pac-Man World nei primi anni 2000.

pac-man re-pac labirinto

Il lavoro a metà strada tra remaster e remake è buono, ma non esente da qualche difetto. Da un punto di vista puramente tecnico il gioco presenta modelli, texture ed effettistica di nuova generazione, ricordando in parte quanto già visto nella concorrenza con il ritorno di alcune storiche icone PlayStation One. In particolar modo su Xbox Series X e S, le piattaforme su cui ho giocato per questa recensione, troviamo caricamenti pressoché nulli e un frame rate stabile a 60 fotogrammi al secondo. Per il resto, sono presenti piccoli accorgimenti relativi alla quality of life e qualche aggiunta come la modalità facilitata per i giocatori meno esperti, con un supporto totale nelle fasi platform.

Deludente, al contrario, quanto svolto sul comparto sonoro, con un’effettistica e dei brani appena ripuliti senza un lavoro di riarrangiamento vero e proprio. Si poteva sicuramente fare di meglio per confezionare una riedizione più completa e rifinita. PAC-MAN World Re-PAC è un titolo che si limita purtroppo al semplice compitino di remake grafico, aggiungendo molto poco rispetto al titolo originale e risultando superato in molti aspetti da concorrenti ben più solidi. Il titolo viene proposto sulla scia dei remake con i quali Activision ha riportato sul mercato Spyro e Crash qualche anno fa, ma non riuscendo a far centro considerando quanto poco il gioco ha concretamente da offrire.

pac-man re-pac area fabbrica

Per chi volesse rivivere questa avventura in preda alla nostalgia o coloro che vorranno scoprire l’opera per la prima volta, è indubbiamente un’occasione ghiotta. La speranza è di vedere prossimamente un’edizione più rifinita del ben più riuscito secondo capitolo, Pac-Man World 2, che in tutta onestà speravo di trovare in un pacchetto unico assieme al primo e al terzo capitolo. Se siete alla ricerca di un platform leggero, breve e da giocare a cervello spento, PAC-MAN World Re-PAC potrebbe essere il titolo che fa al caso al vostro. Se invece cercate una sfida impegnativa, longeva e in linea con gli standard moderni per il genere, dovrete inevitabilmente volgere lo sguardo altrove.

Un ringraziamento speciale a Bandai Namco

Mentore Articoli
Alessio Contini all'anagrafe, Mentore sul web. Videogiocatore a 360 gradi, appassionato di tecnologia, automobili e semiotica. Studio linguaggi dei media e comunicazione.

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