Gotham Knights, una nuova generazione di supereroi (PS5)

gotham knights

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Parlare di supereroi non è mai facile. Questo affascinante panorama, per quanto alla base possa sembrare facile da analizzare, presenta così tante diramazioni che risulta quasi impossibile catalogarlo nella sua interezza. Una cosa però è certa: i supereroi ormai hanno condizionato tutta la cultura pop odierna. Oggi come oggi, basta bazzicare qualsiasi ambiente per ritrovarsi in qualche modo davanti a un qualche “essere in calzamaglia”. Ovviamente, anche altri rami artistici sono stati toccati da questa influenza, che si è imposta in maniera sempre più netta nel cinema, nella musica e anche nei videogiochi. Forse, però, in quest’ultimo ambito la corrente supereroistica non ha sempre trovato un ambiente favorevole, in quanto moltissimi titoli si possono catalogare tranquillamente come veri e propri disastri videoludici.

Infatti, fino al 2009 circa, i videogiochi tratti dal mondo dei supereroi erano considerati prodotti fallimentari. A cambiare una volta per tutte la brutta fama dei giochi supereroistici fu lo splendido Batman: Arkham Asylum, imponendosi anche nella storia dei videogiochi. Rocksteady riuscì a dare un nuovo volto a quel ramo videoludico, alzando l’asticella in modo esagerato e spingendo moltissime case di sviluppo a dare il meglio. A unirsi alla “corrente” furono anche i colleghi di WB Games, che cercarono di portare avanti l’eredità di quei titoli. A distanza di quasi 10 anni da Batman: Arkham Origins, eccoci ora alle prese con Gotham Knights. Sarà riuscita WB Games a tenere alta la qualità dei giochi sull’Uomo Pipistrello, o questo titolo si unirà alla marea di disastri supereroistici?

gotham knights gotham city

Creare un gioco su uno degli eroi DC più amati della storia e scegliere di non includerlo come personaggio principale è un tentato suicidio, almeno all’apparenza. Proprio per questo motivo, sin dal suo annuncio, Gotham Knights ha destato sospetti negli appassionati di Batman. Infatti, in quest’opera videoludica WB Games ha scelto di concentrarsi sulle vicende della Bat-Family, eliminando totalmente (o quasi) dalla trama il Cavaliere Oscuro. Per farvi una piccola introduzione, le vicende di Gotham Knights iniziano proprio con la morte di Batman: durante uno scontro con Ra’s al Ghul, il nostro amato Bruce Wayne perde la vita tentando di fermarlo una volta per tutte. Il tentativo si rivela riuscito, però la città di Gotham rimane ufficialmente senza il suo leggendario protettore. È da precisare che, durante questo arco narrativo, anche il commissario Gordon è tre metri sotto terra, quindi a chi tocca portare avanti l’eredita di Batman?

E qui torniamo alla Bat-Family. Per chi non conoscesse le origini di questa “famiglia”, vi basti sapere che è composta da tutti i vari pupilli di Batman, ovvero Barbara Gordon (Batgirl), Tim Drake (Robin), Jason Todd (Red Hood/Cappuccio Rosso) e Dick Greyson (Nightwing). Gotham Knights, infatti, mostra nel dettaglio tutti questi personaggi, sviluppandoli a dovere per renderli unici e iconici esattamente come il loro mentore. Però, per rendere il racconto ancora più stuzzicante, i ragazzi di WB Games hanno anche scelto un arco narrativo molto amato dai fan, ovvero quello della Corte dei Gufi.

gotham knights corte dei gufi

Senza stare a spoileravi dettagli importanti, questo particolare ciclo di racconti è forse uno dei più oscuri mai creati per Batman: tra esperimenti sugli umani, veri zombie riportati in vita e una guerra che rischia di radere al suolo Gotham, l’arco riguardante la Corte dei Gufi calza in maniera straordinaria con le vicende viste in Gotham Knights. Da aggiungere anche che ogni singolo personaggio, principale e non, sa davvero farsi valere, mostrando un character design ben dettagliato. Proprio questa specifica peculiarità è riuscita a tenermi incollato allo schermo dall’inizio alla fine della campagna, senza mai annoiarmi. Che sia chiara una cosa, però: se siete fan di Batman probabilmente non rimarrete particolarmente impressionati dalla storia del gioco. Tuttavia, se amate davvero l’universo DC e il mondo supereroistico, le vicende narrate nell’opera di WB Games vi si inchioderanno nella testa per un bel periodo di tempo, specie grazie a certi momenti a dir poco epici.

Insomma, per essere principalmente un gioco basato sui supereroi, Gotham Knights splende in maniera netta grazie al suo racconto. Sia nella trama principale che nelle vicende di contorno, la creatura di WB Games riesce a lasciare un segno. Certi momenti visti nella serie Arkham rimangono insuperabili, però il livello è decisamente vicino a quello dei prodotti Rocksteady.

Non ve lo nascondo: sin dal primo trailer di Gotham Knights ho provato sentimenti contrastanti. Da un lato il gameplay mi sembrava a un buon livello, preservando così la qualità generale della serie, però più vedevo le varie derive open world RPG, più dentro di me iniziavo a tremare. Più che altro, qualche mese dopo l’annuncio di Gotham Knights era stato rilasciato quel disastro chiamato Marvel’s Avengers. La paura, quindi, di imbattermi in un gameplay da GaaS dove il tutto cadeva in una disarmante mediocrità, prevaleva dentro di me. Però, tutte queste mie ansie sono scomparse una volta preso il pad in mano e iniziato a giocare.

gotham knights robin combattimento

Preciso fin da subito che Gotham Knights è molto diverso dalla serie Arkham, quindi se il vostro approccio consisterà nel volere un sequel diretto di quei giochi, purtroppo rimarrete scottati. Il titolo di WB Games ha decisamente uno scheletro simile, soprattutto quando si parla di combat system, però il risultato finale è notevolmente diverso. Innanzitutto, Gotham Knights si concentra molto di più sugli elementi RPG: nel gioco, infatti, pur non avendo la possibilità di creare un personaggio “da zero”, avremo modo di plasmare a nostro piacimento uno degli eroi della Bat-Family (o volendo anche tutti e quattro). Avremo una crescita a livelli tipica dei giochi di ruolo e un sistema di equipaggiamento che renderà migliori le nostre statistiche e build.

La cosa che ho davvero apprezzato è stata la natura poco invasiva degli elementi open world legati al contesto RPG: infatti, a differenza di altre saghe famose, Gotham Knights non obbliga MAI a grindare per avere il giusto equipaggiamento. La progressione sarà soddisfacente e naturale, portandoci a giocare e ad esplorare la mappa di gioco senza sentire alcuna pressione sulle spalle. Il concetto di “devo fare 25 secondarie per andare avanti nella trama” qui fortunatamente non esiste. Apprezzabile anche il fatto che gli sviluppatori non abbiano esagerato con la mappa del gioco, rendendola decisamente più piccola della media, però anche più viva e divertente da esplorare. Infatti, a Gotham ci sarà sempre qualcosa da fare, come fermare crimini random per strada e svolgere prove a tempo per sbloccare costumi e contenuti extra (tra l’altro tutti sbloccabili in game, senza l’ombra di microtransazioni o idiozie simili).

Dove però Gotham Knights cambia le carte in tavola rispetto al predecessore è nel combat system: infatti, non avremo più a che fare con il sistema tipico del Free Flow, ma con un combattimento molto più diretto e action. I personaggi saranno in grado di combinare attacchi pesanti a quelli leggeri, mirare per sparare a distanza come in un TPS, e persino utilizzare abilità speciali uniche per ogni personaggio. Sicuramente i combattimenti risultano divertenti, però la mancanza di “fluidità” tipica del vecchio sistema si sente. In Gotham Knights si agisce il più delle volte senza un preciso ritmo, schiacciando i tasti il più velocemente possibile per fare fuori il nemico di turno. Questa pecca si nota decisamente di più durante le boss fight che, pur essendo interessanti nel loro intento, raramente danno soddisfazione.

gotham knights harley quinn

La cosa che ho più apprezzato di questo cambio, però, è stata la scelta di rendere ogni personaggio unico nel suo modo di combattere. Preferite essere agili e schivare tutto? Allora Nightwing farà al caso vostro; siete più tipi da stealth e hacking? Allora Robin e Batgirl sapranno soddisfarvi; se invece preferite essere il classico carro armato che martella come un fabbro, allora è Red Hood che fa per voi. Proprio questa diversificazione di stili renderà l’esperienza estremamente rigiocabile e longeva.

Per quanto riguarda la componente online c’è relativamente poco da dire: la modalità in sé funziona e sicuramente diverte, però, durante le mie 20 e passa ore di gioco, non ho mai trovato davvero un motivo valido per sperimentare il tutto in co-op con un’altra persona: per quanto sia divertente andare in giro per la città, fermare criminali e persino svolgere missioni, l’esperienza generale non cambia da single-player a multiplayer. Quindi, posso catalogare questa funzione come una gimmick che soddisferà gli ossessionati delle modalità cooperative, ma niente di più.

gotham knights red hood

Arriviamo quindi al punto di cui si è più discusso in queste settimane, ovvero il comparto tecnico. Come forse avrete già letto e sentito, Gotham Knights è bloccato a 30 FPS su console. Purtroppo mi duole confermare questa cosa, aggiungendo però che, al di fuori di questa pecca, il gioco si presenta davvero in maniera sbalorditiva: grazie a una risoluzione in 4K e svariati effetti di luce (Ray Tracing incluso) Gotham Knights è davvero un gioiello da vedere.

Tuttavia, anche se il lavoro di ottimizzazione è davvero lodevole, non riesco ancora a trovare una logica dietro la mancanza di un selettore di prestazioni grafiche. Mi viene davvero difficile pensare che fosse impossibile scalare qualche dettaglio, magari togliendo anche il RTX, per toccare un frame rate maggiore di 30. Ancora di più, dà fastidio il fatto che il gioco sia solo per sistemi dell’attuale generazione, quindi non si può nemmeno parlare di una difficoltà legata alle prestazioni delle vecchie console. Ma al di fuori di questa grossa mancanza, il gioco è comunque molto godibile anche a 30 FPS. Ovviamente ci saranno momenti nei quali noterete qualche rallentamento (come quando sullo schermo ci saranno troppi effetti visivi), ma in generale Gotham Knights si può considerare un prodotto più che giocabile e funzionale.

Anche per quanto riguarda la parte audio ci sono degli alti e bassi: troviamo un’ottima soundtrack e una cura per il mix dei suoni di altissimo livello, tuttavia il doppiaggio dei vari personaggi a volte risulta di scarsa qualità. Sembra quasi che in certi istanti gli attori abbiano perso la voglia di lavorare, e ogni tanto si assiste a scene al limite del ridicolo, con battute doppiate in maniera pessima e senza sentimento. Anche qui, non si tratta di una problematica onnipresente, ma più di una leggera incostanza generale.

gotham knights nightwing

In conclusione, posso dire che la mia avventura con Gotham Knights è stata più che buona. Se amate l’universo DC e in generale i giochi sui supereroi, questo prodotto non deluderà le vostre aspettative. Anche se i picchi qualitativi della serie Arkham sono ancora lontani, Gotham Knights riesce comunque a non macchiare l’eredita di quei titoli, portando avanti con onore i tie-in supereroistici. Insomma, se riuscite a superare le imperfezioni tecniche, il gioco targato WB Games saprà conquistare il vostro cuore!

Un ringraziamento speciale a Imageware e WB Games

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Il soggetto è particolarmente irritabile quando non sta in mezzo al proprio habitat che coinvolge la scrittura, i videogiochi, la musica (preferibilmente Metalcore) e il Wrestling. Suggeriamo di rinchiuderlo in una stanza piena di console, album dei Pantera (all'occorrenza degli Slipknot) e prodotti legati al Wrestling. Da liberare solo in caso di estremo bisogno!

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