Anni fa c’erano recensori e giornalisti videoludici che accendevano la mia curiosità e la mia gioia parlando di “console unica“, una piattaforma dove le esclusive non sarebbero più esistite e dove ogni gamer si sarebbe potuto godere una sconfinata libreria di videogames, senza barriere. Forse a quel punto non ci arriveremo mai, forse l’industria del gaming “ha bisogno” di esclusive ma, allo stesso tempo, perché non provare a creare delle periferiche compatibili con diverse piattaforme?
Non è la prima volta, infatti, che in queste pagine ho avuto l’occasione di raccontarvi le mie impressioni riguardo periferiche multi-compatibili. Binbok, azienda cinese di cui ho già recensito dei convincenti Joy-Con, questa volta ci propone un controller che richiama da vicino la linea Elite dei pad Xbox, ma che promette compatibilità con addirittura 4 diversi ecosistemi. Il Wireless Multi-Platform Game Controller (nome poco accattivante, eh?) è infatti una periferica economica che può connettersi alla Nintendo Switch (Oled, Lite o standard che sia), ai PC con sistema operativo Windows, agli smartphone Android e, udite udite, ai dispositivi Apple. Per una periferica di gioco dal prezzo così invitante (appena 35 dollari americani sul sito ufficiale Binbok), non è davvero male!
C’è davvero molto poco da dire sull’ergonomia del Binbok Wireless Multi-Platform Game Controller se avete tenuto in mano, almeno una volta, i controller Xbox, soprattutto quelli per Series X|S. L’impugnatura è infatti del tutto comparabile a quella garantita dai controller della casa di Redmond, con tanto di trigger concavi, pulsantiera A B X Y e levette collocate in maniera asimmetrica. Addirittura la distanza tra gli stick, concavi anch’essi, è del tutto identica a quella dei controller Xbox. Certo, la qualità è senz’altro differente e basta davvero poco per capirlo, ma c’è anche da considerare che la periferica Binbok costa la metà di quella Xbox. Iniziare però da un’ottima ergonomia, sebbene il pad mi sia sembrato fastidiosamente leggero, rappresenta un saggio punto di partenza.
Già dopo le prime sessioni di gioco, però, ci si rende conto che bisogna accettare alcuni compromessi, più o meno impattanti. Ad esempio, mi è capitato fin troppo spesso di azionare per sbaglio uno dei 4 tasti aggiuntivi posteriori (chiamati da M1 a M4): oltre ad essere del tutto superflui per un gamer come me (ma la loro utilità dipende meramente dal proprio stile di gioco), ritengo la loro posizione e la resistenza offerta inadeguate. Discorso simile per i trigger che, pur essendo analogici, sono troppo facili da schiacciare e pertanto difficili da modulare.
Non ho avuto una buona convivenza anche con i 4 tasti frontali, posti sui due lati del pulsante Home, quest’ultimo chiaro e facile da raggiungere. Avrei gradito che i pulsanti Start e Select, ben più importanti di Shared e Set, fossero collocati più vicino ai miei pollici o che, almeno, avessero una forma differente. Spesso mi sono trovato nella condizione di non riuscire a raggiungere il tasto di pausa agevolmente, pigiando Set per errore. In ultimo, il comportamento del D-Pad è insufficiente, soprattutto se utilizzato con il “dischetto” accessorio che lo rende simile a quello dei controller Elite di Xbox.
La gravità dei difetti sopracitati è da soppesare rispetto al prezzo a cui è proposto il Binbok Wireless Multi-Platform Game Controller, che come già ribadito è davvero competitivo. Sono convinto sia il caso di rimarcare il fattore economico perché non tutti i gamer, come risaputo, possono permettersi le periferiche più gettonate e all’ultimo grido, ed è legittimo voler direzionare le proprie spese verso altri lidi. Allo stesso tempo è inutile comparare la periferica cinese a prodotti con funzioni simili, ma di ben altra qualità come il controller HyperX Clutch Wireless, anch’esso compatibile con diverse piattaforme (eccetto quelle Apple) ma ovviamente più costoso.
Al netto di quanto detto, in generale i comandi risultano alquanto comodi, con pressioni dei pulsanti piacevoli e naturali, sia di quelli frontali che dei bumper superiori. Le levette hanno una zona morta a mio parere eccessiva, ma ci si fa l’abitudine e ben presto si intuisce come utilizzarle. La posizione assunta dalle mani, soprattutto se si tengono gli indici sui bumper e i medi sui trigger, è riposante e confortevole. Il materiale che riveste tutto il controller, una sorta di gomma ruvida che purtroppo è un’autentica calamita per sporco e impronte digitali, è decisamente gradevole al tatto.
Su un adesivo incollato sul retro sono chiaramente e comodamente richiamate le combinazioni per collegare il dispositivo alle varie piattaforme. Combinando la pressione del tasto home con quello Y, ad esempio, si inizierà l’operazione di pairing con i computer Windows. Agli altri tasti frontali sono assegnate le altre tre piattaforme compatibili. Purtroppo il pad non tiene in memoria le connessioni effettuate e qualora passiate dal vostro smartphone Android alla Nintendo Switch, anche se avete giocato in precedenza sulla console nipponica, sarete costretti a rieffettuare il pairing. Non un gran problema, certo, ma avrei preferito un sistema più agile.
La mia lunga prova mi ha portato a testare il Wireless Multi-Platform Game Controller di Binbok su diverse piattaforme, provando diversi videogame (da Guacamelee 2 a Forza Horizon 5, passando per Mafia Definitive Edition e altri). Al netto del terribile D-Pad, posso affermare di aver avuto una discreta convivenza con la periferica cinese, anche quando utilizzata in configurazione smartphone, con clip montata sulla parte superiore. La clip in questione, estendibile per alloggiare vari terminali (ma purtroppo non la Switch) svolge il suo lavoro dignitosamente nonostante sia sottile e facile da piegare. Un accessorio in linea con la qualità generale della periferica, che fa della sua estesa adattabilità un evidente punto di forza.
Il Binbok Wireless Multi-Platform Game Controller è stato chiaramente progettato avendo in mente una particolare tipologia d’utenza. Tutti coloro che hanno necessità di acquistare un controller economico compatibile con diverse piattaforme sicuramente guarderanno con favore alla periferica made in China, anche perché il risparmio è potenzialmente doppio, o triplo, visto che oltre al prezzo attraente si può evitare di acquistare un controller per ogni piattaforma posseduta. Il voto però non può alzarsi più di quello che vedete in cima all’articolo visti i difetti che, sebbene giustificati, sono comunque presenti e potrebbero rivelarsi impattanti per diversi giocatori.
Special thanks to Binbok
Binbok Wireless Multi-Platform Game Controller è acquistabile sullo store ufficiale di Binbok
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