I videogiochi di casa Square Enix negli anni hanno istituito momenti indimenticabili nella storia del medium. I loro racconti sono scolpiti nei cuori dei videogiocatori, e il merito va ricercato anche nelle celebri colonne sonore di cui tali prodotti si sono fregiati nel corso del tempo. Le musiche del colosso nipponico sono il frutto del talento e della grande professionalità dei compositori storici, a partire da Nobuo Uematsu, il cui genio ha dato vita alle preziosissime colonne sonore della serie Final Fantasy. Quello della fantasia finale è un franchise monumentale, costellato da 15 capitoli e innumerevoli spin-off, ognuno dei quali ha sempre proposto brani di grande qualità.
La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nei videogiochi giapponesi, tanto da dare risalto ai rispettivi compositori che nel tempo sono diventati figure chiave nella realizzazione dei suddetti. In tal senso Square Enix, avendo un patrimonio musicale, non poteva esimersi dal proporre un rhythm game basato su tale tesoro acustico, pubblicando così su PlayStation 4 e Nintendo Switch Theatrhythm Final Bar Line, che giunge nel mercato globale in occasione del 35° anniversario di Final Fantasy. Pur trattandosi di un nuovo capitolo della serie Theatrhythm, questa volta il focus non è solo sui brani della fantasia finale: attraverso un nutrito supporto post-lancio infatti includerà al suo interno anche musiche provenienti da altri giochi targati Square Enix.
Final Bar Line è un rhythm game ricco di contenuti, e si presenta come il Theatrhythm più ambizioso di sempre. Infatti gli amanti dei giochi ritmici avranno a disposizione la bellezza di 385 brani, oltre 500 considerando l’acquisto della Premium Digital Deluxe che include i primi tre Season Pass. Ed è proprio nella distribuzione dei contenuti che possiamo riscontrare il maggior problema del titolo sviluppato da Indies Zero: solo acquistando la versione più costosa (o il suo upgrade) si avrà accesso a brani iconici come To Zanarkand di Final Fantasy X o Eyes on Me di Final Fantasy VIII.
Tuttavia bisogna ammettere che il gioco base non lesina sulle svariate colonne sonore, impacchettando all’interno di apposite playlist le musiche di ogni capitolo principale di Final Fantasy e alcuni selezionati spin-off. Sono proprio questi ultimi a stupire: troviamo brani da titoli come Final Fantasy Tactics, Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, Dissidia, Type-0, Mobius Final Fantasy e persino Mystic Quest. Insomma, il titolo propone una nutrita e accurata selezione di colonne sonore, servendo all’utente un’esperienza ricca e di qualità.
Il gioco include tre modalità: in Missioni di Serie sarà possibile ripercorrere la storia di ogni capitolo di Final Fantasy attraverso le sue musiche, lungo un percorso a tappe con degli obiettivi da portare a termine per guadagnare ricompense extra o collezionabili; la modalità Tappe Musicali, che ripropone liberamente tutti i brani sbloccati dall’utente, dando a quest’ultimo la possibilità di giocare qualsiasi traccia audio nell’ordine che preferisce; infine la Multi-Battaglia, una modalità online che permette ai giocatori di confrontarsi con altri nell’esecuzione dei brani scelti, sia in modalità cooperativa che in PvP. Sebbene la presenza di tre sole modalità di gioco possa rappresentare per molti un’esperienza non proprio gratificante, va detto che i brani di Theatrhythm Final Bar Line sono talmente numerosi da garantire diverse ore di gioco, soprattutto a coloro che vorranno completare al 100% le Missioni di Serie.
Final Bar Line unisce al suo gameplay ritmico una ben dosata componente ruolistica, in cui saremo chiamati a scegliere il nostro party prima di affrontare un brano. Il gioco non pone limiti sulla scelta dei membri: sbloccando un capitolo tra quelli disponibili in Missioni di Serie avremo accesso ai suoi protagonisti, arrivando così a una vastissima selezione di personaggi, divisi a loro volta in classi, inoltre ogni eroe e villain possiede tecniche uniche, rendendo così più stimolante l’uso dell’intero roster. Questo fattore spinge il giocatore a realizzare party sempre più efficienti sfruttando le varie combinazioni possibili, così da rendere più semplici le boss fight o il farming di tesori.
Troviamo anche un sistema lineare di progressione dei personaggi, i quali una volta raggiunto l’ambito livello 99 continueranno a crescere grazie al livello Stella, che ne migliorerà sensibilmente le statistiche. L’esecuzione del brano e l’abbattimento dei nemici alimentano un gameplay stratificato che opta per una curva d’apprendimento decisamente accessibile, merito soprattutto di una personalizzazione dell’esperienza alquanto curata. Theatrhythm Final Bar Line infatti è un rhythm game che si apre al grande pubblico grazie a livelli di difficoltà ben studiati, che rendono l’esperienza di gioco gratificante.
Le battaglie che avvengono in maniera automatica a schermo sono il frutto dall’esecuzione del brano: premendo con un certo tempismo i trigger che scorrono sullo spartito, gli attacchi saranno più o meno intensi, e ogni nota errata costerà dei preziosi punti vita. I trigger non si limitano a valutare la prestazione, ma attivano anche le invocazioni e le abilità equipaggiate su ciascun membro del party, e ne abbiamo di quattro tipologie. Ci sono quelli normali, che richiedono la pressione di un tasto, quelli direzionali che coinvolgono gli analogici, gli hold che richiedono una pressione prolungata e infine gli slider, ossia trigger prolungati ma anche direzionali. Questi ultimi in alcune occasioni mi hanno dato piccoli problemi di tracking che mi sono costati una valutazione negativa, rendendo talvolta insopportabile la loro presenza. La varietà dei trigger chiaramente si intensificherà ai livelli di difficoltà più alti, rendendo il tutto più impegnativo e divertente, anche se alcuni brani saranno un vero e proprio inferno da portare a termine.
Quella di Theatrhythm Final Bar Line è senza dubbio un’esperienza coinvolgente, soprattutto per i più affezionati alla casa dei chocobo. L’enorme quantità di brani favorisce non solo una grande varietà sonora, ma anche una rigiocabilità e una curva d’apprendimento impressionanti. Ogni musica poi viene eseguita negli scenari del gioco a cui appartiene, rivisitando in maniera semplificata quei luoghi che hanno regalato emozioni indimenticabili nella serie Final Fantasy.
Sebbene si tratti di qualcosa di puramente accessorio ai fini di un rhythm game, mi sarei però aspettato uno sforzo leggermente migliore sul fronte grafico, soprattutto nella versione PlayStation 4 che garantisce senza problemi 60fps granitici. Sul sonoro tutto procede secondo le aspettative: la qualità audio è pulita, riascoltare le musiche più celebri è stato piacevole, e gli effetti sonori dei trigger hanno la stessa intensità di una sala da pachinko. Infine, il titolo è interamente localizzato in italiano, così da rendere più accessibili al popolo nostrano i contenuti e le meccaniche di gioco.
Theatrhythm Final Bar Line è stato davvero una bella sorpresa: parliamo di un rhythm game assuefacente, con una grande quantità di brani a disposizione già nel pacchetto base. Il titolo celebra una ricorrenza tanto importante come quella del 35° anniversario di Final Fantasy, ma in futuro sarà anche un grande raccolta giocabile del patrimonio musicale di Square Enix. Da NieR a Chrono Trigger, passando per Live a Live e The World Ends with You, il supporto post-lancio caratterizzato per il momento da 3 Season Pass promette l’arrivo della bellezza di 90 brani tratti dalle IP storiche della casa nipponica, costruendo sul gioco un progetto piuttosto ambizioso.
Un ringraziamento speciale a Plaion
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