Prima del buio di Giovanni De Martino ed Helen Berti è un fumetto che finalmente dona al pubblico qualcosa che non si vedeva da tempo: una storia con dei colpi di scena del tutto imprevedibili, persino per il più attento dei lettori, rivelandosi così una lettura coinvolgente, forte e inaspettata.
Si tratta di un thriller che vede come protagonista Sam, un uomo che fin da subito appare remissivo, spento e indolente nei confronti della vita. Poche cose sembrano smuoverlo: il suo migliore amico, con cui conviveva prima che si trasferisse con la sua compagna, e Rose, la ragazza della tavola calda dove lavorano tutti insieme, di cui si è innamorato. La sua vita è mediocre, la sua infanzia complessa e dolorosa, le sue notti sono scandite da incubi che lo tormentano: forse Sam non è solo la persona passiva e spaventata che tutti credono di avere di fronte.
Un giorno, l’amore che Sam prova per Rose lo spinge a difenderla da un collega dispotico, che già quotidianamente lo prendeva in giro umiliandolo. Da quel momento qualcosa scatta in lui e Sam cambierà totalmente modo di pensare e di vivere; i suoi incubi però non lo abbandoneranno, diventando anzi sempre più presenti e opprimenti per paura che la sua vendetta sul collega venga scoperta.
La storia sembra essere lineare e intuibile, tutto viene esplicitato e i sogni potrebbero benissimo essere qualunque cosa: sintomi delle paranoie di Sam, esternazione dei suoi sensi di colpa, una materializzazione del suo passato mai superato, o persino qualcosa di sovrannaturale che lo tormenta senza mai abbandonarlo. Nonostante l’apparente prevedibilità, l’intreccio riesce però a stupire il lettore e soprattutto a catturarlo in una spirale sempre più stringente assecondando l’ansia, le paure e i vari sentimenti di Sam.
Come thriller, Prima del buio di primo acchito non sembra non riuscire a raggiungere la tensione necessaria per dare al lettore la giusta sensazione di disagio e spronarlo a interrogarsi sulla vicenda, perché appare tutto chiaro e lineare: durante tutta la storia, “semplicemente” si segue Sam nei suoi pensieri e nelle sue vicissitudini. Invece, De Martino è stato molto abile nello spostare l’attenzione del lettore su altro per poi colpirlo e stupirlo con dei validi colpi di scena, rivelando così che la tensione in realtà non solo c’è, ma è costante dall’inizio alla fine.
Nell’insieme, la struttura di base è valida e la storia complessa, ma manca una certa cura dei particolari. Non c’è una consistente attenzione ai dialoghi, a volte troppo didascalici, e l’aggiunta quasi esoterica della dimensione del sogno, purtroppo, ai fini del coinvolgimento è troppo presente considerando lo spazio che realmente occupa nella trama.
I disegni sono ben fatti, grazie ad uno stile ruvido e semplice che ben si accompagna alla narrazione, e le atmosfere risultano pienamente trasmesse attraverso un sapiente uso della colorazione, aiutando ancora di più a comprendere lo stato d’animo del protagonista; ci vorrebbe giusto maggior fiducia nel riuscire a trasmettere emozioni e sensazioni con il solo uso del disegno.
Berti e De Martino riescono a conciliare bene disegni, colori e narrazione valorizzandosi a vicenda: Prima del buio risulta così una lettura avvincente e scorrevole, che grazie soprattutto ai suoi colpi di scena e al suo finale merita assolutamente di essere letta. È un ottimo fumetto, sicuramente non banale, e avrebbe rasentato davvero la perfezione se fosse stato curato maggiormente nei dettagli. La prima volta lo si legge tuffandosi nei meandri della psiche di Sam, la successiva lo si legge con consapevolezza, conoscendo il vero Sam. Ogni volta è una riscoperta.
Un ringraziamento speciale a Shockdom
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