“Love is sharing a password“, scriveva Netflix nel 2017 su Twitter, ben consapevole che molti dei suoi abbonati condividevano l’account con amici e familiari e che la sua enorme popolarità era dovuta anche a quello. Allora però aveva praticamente il monopolio nel panorama dello streaming, che di lì a qualche anno sarebbe cambiato radicalmente con l’arrivo di numerosi competitor. Un processo che sarebbe avvenuto prima o poi, ma che la pandemia e il conseguente lockdown hanno notevolmente accelerato.
Così Netflix ha deciso di fare marcia indietro, e per aumentare il numero degli utenti paganti ha adottato una strategia che ha fatto, e fa, molto discutere: quella di limitare la condivisione dell’account al cosiddetto “nucleo domestico” (ovvero le persone che vivono sotto lo stesso tetto). Dopo aver applicato la stretta in altri Paesi, ora purtroppo è arrivato anche il turno dell’Italia, infatti in questi giorni gli utenti stanno ricevendo una mail che recita:
Il tuo account Netflix è riservato a te e a chi vive con te, ovvero al tuo nucleo domestico.
Puoi guardare Netflix con facilità quando sei in movimento o viaggi, sui tuoi dispositivi personali o sulla TV di un hotel o una casa vacanza.
Per controllare come viene utilizzato il tuo account Netflix:
- Verifica quali dispositivi hanno effettuato l’accesso. Esci dall’account sui dispositivi che non dovrebbero avere accesso e valuta se modificare la password.
Se vuoi condividere Netflix con chi non fa parte del tuo nucleo domestico, puoi utilizzare queste funzionalità:
- Trasferisci un profilo. Chiunque utilizzi il tuo account può trasferire il proprio profilo su un nuovo abbonamento a pagamento.
- Acquista un utente extra. Puoi condividere il tuo account Netflix con chi non vive con te al costo aggiuntivo di 4,99 €/mese.
Dunque le opzioni proposte sono due: gli utenti al di fuori di un nucleo domestico possono trasferire il profilo (con lista, suggerimenti, impostazioni e tutto senza dover ricominciare ex novo) su un proprio abbonamento, oppure possono continuare ad appoggiarsi all’abbonamento su cui si trovano come “utente extra“, che prevede un account, una password e un profilo personali, e un costo di 4,99€/mese che viene addebitato all’abbonato principale.
Per determinare il nucleo domestico, Netflix si basa essenzialmente su indirizzi IP, ID dei dispositivi e attività dell’account. Per ovvie questioni di privacy, non può arrivare a raccogliere dati GPS che identificherebbero la posizione fisica precisa dei dispositivi. Il nucleo domestico può anche essere impostato direttamente dall’utente accedendo a Netflix da una TV collegata in rete, e andando su Chiedi assistenza > Gestisci Nucleo domestico Netflix, come indicato nelle FAQ ufficiali.
Recentemente questa strategia è costata a Netflix la perdita di 1 milione di utenti in Spagna, ma la dirigenza della piattaforma, avendo già messo in conto tali perdite, sembra convinta che si tratti di un contraccolpo temporaneo, e che sul lungo periodo gli abbonamenti cresceranno con il ritorno degli utenti che prima si trovavano in condivisione, attirati dai contenuti proposti. Le previsioni di Netflix saranno esatte o la fiducia riposta nei propri contenuti si rivelerà eccessiva? Questo lo scopriremo solo tra qualche tempo, ma intanto è probabile che anche in Italia si verifichi una cospicua perdita di abbonati.
Fonte: Netflix
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