Drakka, di Frédéric Brrémaud e Lorenzo De Felici

drakka saldapress

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Drakka nasce dall’estro dello sceneggiatore Frédéric Brrémaud e del disegnatore e colorista Lorenzo De Felici. Pubblicato di recente in edizione Omnibus da SaldaPress, si potrebbe etichettare come un cupo fumetto d’azione tendente all’horror splatter, quasi d’obbligo vista la sua tematica centrale: il vampirismo.

È un’opera estremamente dinamica che si regge su una storia veloce a cui il lettore non può far altro che soccombere, accettandola come unico e semplice espediente per sequenze sempre più piene di sangue. Insomma, un prodotto senza eccessive pretese che tenta di donare a un lettore consapevole quello che sta cercando: tante mazzate senza alcun tipo di censura.

drakka saldapress ragazzo

A questo punto però sorge un problema: anche se si capisce fin da subito l’intento disimpegnato di Drakka, creato appositamente per un determinato target, la missione non riesce pienamente. Il fumetto finisce per porsi sulla falsariga di GrizzlyShark di Ryan Ottley, dove si aveva una storia surreale, enfatizzata ai massimi termini per assistere a sempre più massacri e uccisioni, caratterizzata però da una spiccata vena comica. Drakka invece non riesce a indirizzarsi sulla sua identità: non sa se porsi seriamente, a metà tra violenza e siparietti comici, oppure se essere totalmente comico. Questo forse è dato dalla paura di spingersi troppo in là, oppure dalla voglia di accontentare il maggior numero di lettori possibili, ottenendo però come effetto che l’identità del fumetto rimane non ben definita. Così sono tutti sereni, ma nessuno è pienamente felice e soddisfatto.

Drakka è ambientato in una New York del futuro, dove gli esseri umani convivono con strane creature fantasy dei tipi più disparati, qui presentate in buona parte come mutanti (elemento che caratterizza il mondo solamente all’inizio, rimanendo purtroppo poco sfruttato sia dal punto di vista tematico che dal punto di vista estetico). La Iena attende con impazienza la morte del padre per prendere controllo del suo impero criminale, ma viene a conoscenza di una incresciosa clausola: potrà avere tutto solamente chi, fra lui e il suo fratellastro Drakka, sopravvivrà. E dire che lui neanche sapeva di averlo, un fratellastro. In aggiunta a queste ultime volontà, il padre gli fornisce poi informazioni su dove trovarlo. Anche Drakka viene informato di questa clausola, lui che vive in un posto quasi dimenticato da dio, nel pieno della guerra e della povertà, dove bisogna sopravvivere ogni giorno; per fortuna ci sono i suoi compagni vampiri a dargli una mano, e anche una nuova amica.

drakka saldapress sangue

Le idee di partenza sono tutte quelle necessarie per creare una storia accattivante poiché, data la base semplice, c’è un gran margine per ricamarci un buon worldbuilding investendo delle pagine anche per caratterizzare i personaggi. Questo, purtroppo, non accade quasi mai, e quando accade è nei momenti meno appropriati, con i personaggi meno indicati, approfondendo dinamiche che in fin dei conti sono e rimangono superflue, senza aggiungere praticamente nulla neanche dopo essere state svelate.

Drakka come già detto è sicuramente un fumetto molto dinamico, solo che si percepisce chiaramente quanto stia con il freno tirato. È un’opera che rimane ibrida, senza avere nulla che la renda veramente incisiva e memorabile; commento che vale anche per i disegni, davvero curati per quanto riguarda il reparto coloristico, ma molto meno per quanto riguarda proprio la loro base e struttura (specialmente facendo il confronto con Kroma, fumetto sempre pubblicato di recente da SaldaPress e di cui De Felici è autore unico).

drakka saldapress creatura

La sensazione che permea tutta l’opera è quella che forse sia stata leggermente presa sottogamba dai suoi autori. Anche se il fumetto punta evidentemente ad appagare la vista e rilassare la mente, ed è assolutamente consigliabile a tutti coloro che cercano dei “sani” bagni di sangue senza alcuna implicazione a livello cerebrale, questo non vuol dire che possa fare a meno di solide basi.

Drakka si presta a una lettura veloce e disimpegnata, che fa passare il tempo rimandando a un mondo che un po’ incuriosisce e che si vorrebbe approfondire. Ha buone potenzialità ma non si concede di andare “oltre”, fermandosi agli intenti.

Un ringraziamento speciale a SaldaPress

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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