In un’epoca di remake e strizzate d’occhio al passato spesso discutibili, ND Stevenson rappresenta una bella eccezione. Con la sua straordinaria versione She-Ra è riuscito a trasformare lo spin-off di un cartone basato sugli stereotipi di genere e la vendita di giocattoli in una serie divertente, toccante e ricca di temi importanti, garantendosi inoltre il successo presso il grande pubblico. Prima di questo, tuttavia, la sua notorietà si doveva al fumetto Nimona e la sua omonima protagonista, nata quasi per gioco.
L’opera, pubblicata inizialmente online e giunta alla sua forma completa con un volume vero e proprio (in Italia edito da Bao), dopo un processo lungo e tortuoso è stata adattata in un film d’animazione diretto dagli ex autori di Blue Sky Studios Nick Bruno e Troy Quane, e prodotto da Annapurna per Netflix. Con la sua storia travolgente ambientata in un mondo medievale fantascientifico, delle animazioni incredibili e una soundtrack punk ed empowering, questo a mio parere si colloca tra i film più belli dell’anno.
La storia ha inizio con Ballister Boldheart, al servizio della millenaria Istituzione dei Cavalieri e unico del gruppo ad avere origini popolane fin da quando Gloreth, figura leggendaria che sconfisse un terribile mostro, la fondò mille anni prima. Compagno d’armi e nella vita di Ballister è proprio l’ultimo discendente di Gloreth, Ambrosius Goldenloin, che lo rasserena prima della rivoluzionaria cerimonia di cui sarà protagonista: la regina in persona lo ordinerà come cavaliere di fronte a tutta la città, lanciando l’importante messaggio che chiunque può essere un eroe. Tuttavia, la regina viene assassinata durante la celebrazione, e Ballister viene incastrato come colpevole, trovandosi costretto a fuggire via e nascondersi.
Alla porta del suo nascondiglio però si presenta Nimona, che credendolo colpevole come il resto del regno, e desiderosa di trovare ogni modo possibile per ribaltare lo status quo e portare il caos, si propone di affiancarlo come spalla per i prossimi crimini. Ballister però vuole solo riuscire a spiegare la sua versione dei fatti, e tentando di farlo si mette ulteriormente nei guai. Sarà proprio Nimona a salvarlo dando sfoggio delle sue abilità di mutaforma, il che lascia Ballister impaurito all’idea di avere a che fare con un mostro, ma ogni suo commento in merito avrà sempre una semplice e sufficiente riposta: “Sono Nimona“. Da qui, i due inizieranno a conoscersi meglio e collaborare per scoprire la verità e farla uscire a galla, ripulendo così la reputazione di Bal.
La storia, pur essendo un po’ diversa dall’originale, è stimolante e ne preserva il senso. ND Stevenson non ha partecipato direttamente alla sceneggiatura, ma è coinvolto come co-produttore, quindi questo adattamento ha avuto la sua approvazione e probabilmente l’idea alla base era quella di offrire qualcosa di nuovo a chi ha già letto il fumetto e a chi lo recupererà dopo la visione del film. La sceneggiatura in ogni caso è fantastica tanto nell’azione quanto nei momenti più commoventi, e il comparto tecnico e artistico ha svolto un lavoro spettacolare nel portare il tutto in vita.
Due degli aspetti più interessanti del film sono racchiusi nella stessa Nimona: l’identità e la sfida allo status quo. La critica e il pubblico hanno spesso sottolineato come i poteri della protagonista, e come lei li descrive e li vive, siano paragonabili alla fluidità di genere, per alcuni più implicita mentre per altri molto palese. Questo, unito all’Istituzione dei Cavalieri che per mille anni non ha permesso ai popolani di avervi accesso, sta a rappresentare la marginalizzazione sistemica e violenta di persone queer, povere e di altre categorie umane viste come mostruose o sbagliate; di conseguenza la loro stessa esistenza sfida l’ordine costituito, e Nimona vuole attivamente ribaltare questo sistema malato.
Tutto ciò porta con sé anche una gigantesca mole di sofferenza, sotto la quale i protagonisti rischiano più volte di cedere, e anche per questo il film si chiude ricordandoci di chiedere aiuto per affrontare condizioni come la depressione. Nonostante questo, il film non diventa mai pesante o sconsigliato alle fasce più giovani, dal momento che il tutto è rappresentato in maniera volutamente comprensibile per poter arrivare a chiunque.
Nimona in sostanza è non solo un ottimo adattamento di un bel fumetto, ma soprattutto un pezzo di cuore che ND Stevenson ci affida.
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