In Giappone l’uso dei sensu, i ventagli pieghevoli, ha una ritualità tradizionale importantissima: guai a confondere quelli in legno, usati nelle danze e nel teatro, con quelli in metallo, strumenti da guerra impiegati dai samurai.
Torniamo anche quest’anno sul vincitore del concorso Gioco Inedito, promosso da Lucca Crea in collaborazione con dV Games. Nel 2022 un mazzo di carte si trasformava in glifi e papiri, nel 2023 in elementi dei famosi ventagli giapponesi.
Sensu, ideato da Enrico Vicario, è un gioco di carte per 2-5 giocatori (età minima consigliata 8 anni) della durata di circa 25 minuti, che si poggia su un sistema di regole semplice e leggero ma perfettamente in grado di intrattenere e divertire. All’interno della scatola di gioco troviamo un totale di 120 carte organizzate in due mazzi principali: carte Ventaglio (90) e carte Ventaglio chiuso (15); a queste si aggiungono 5 carte riassuntive che illustrano le dinamiche legate alle prese e i “poteri dei ventagli” per la variante che li prevede.
Il mazzo Ventaglio è l’elemento centrale del gioco e ogni sua carta è caratterizzata da tre elementi principali: un numero (da 1 a 9), un colore (blu, rosa o verde) e un quantitativo di stecche del ventaglio (da 1 a 4); alcune carte presentano poi uno o due simboli “soffio” (importanti per la modalità in solitario o nel caso si giochi in 2 o 3). Oltre questo nel mazzo sono anche presenti alcune carte jolly, che invece di avere un singolo numero ne mostrano una tripletta (1,2,3 / 4,5,6 / 7,8,9).
Durante la preparazione di una normale partita non dovremo fare altro che dividere le carte Ventaglio chiuso in 3 mazzetti in base al colore e posizionarle a disposizione dei giocatori, poi mischiare il mazzo di carte Ventaglio e distribuirne 5 a ciascun giocatore, fornendogli anche una carta riassuntiva. Una partita si gioca in una serie di turni in senso orario partendo dal primo giocatore; quando toccherà a noi dovremo effettuare una sola azione a scelta tra le due possibili: pescare una carta o giocare una combinazione.
Scegliendo di pescare una carta si potrà prendere la prima del mazzo Ventaglio (carte sempre coperte) o quella posta in cima alla pila degli scarti di un qualsiasi giocatore (carte scoperte). Il limite di mano è quello di 5, per cui nel caso si prendesse una sesta carta in questa fase sarà obbligatorio piazzarne una in cima ai propri scarti. Se in qualsiasi momento di dovesse esaurire il mazzo Ventaglio, sarà necessario prendere tutte le pile degli scarti, mischiarle assieme e ricostituirlo.
L’azione giocare una combinazione è invece il vero motore per puntare alla vittoria. In questo caso dovremo eseguire due fasi in sequenza: giocare una combinazione per riscattare le carte e costruire i ventagli. Per poter eseguire questa azione sarà necessario avere nella propria mano una combinazione i cui valori raggiungano una somma numerica esatta di 20. Potremo usare anche una (e solo una) carta jolly che potrà valere come un numero tra i tre mostrati.
Fatto questo potremo riscattare da 1 a 3 carte: la prima carta da riscattare sarà quella che mostrerà su di essa il maggior numero di stecche del ventaglio. Le altre due sono carte bonus e potranno essere riscattate secondo due regole diverse: se nella combinazione ci sono almeno 2 numeri uguali (le carte jolly non possono essere usate) e se nella combinazione ci sono almeno 3 carte dello stesso colore; le carte bonus riscattabili devono essere scelte tra quelle con il minor numero di stecche.
Nella successiva fase useremo le carte riscattate per cercare di costruire i nostri sensu (uno solo per ogni colore). Quando un ventaglio avrà esattamente 10 stecche (eventuali eccedenze torneranno nei nostri scarti) potremo prendere una carta Ventaglio chiuso dello stesso tipo e segnalare così la sua chiusura. Il primo giocatore che riuscirà a chiuderne 2 si aggiudicherà la vittoria.
Oltre queste dinamiche di base il gioco offre poi due varianti utilizzabili singolarmente o in contemporanea. La prima di queste ci permette di utilizzare dei poteri specifici legati alle tre tipologie di sensu. Alcune carte infatti portano, rappresentato sulla prima stecca, anche un simbolo specifico (sempre lo stesso all’interno di un colore), in ogni momento in cui aggiungeremo un secondo simbolo al nostro ventaglio in costruzione questo potere si attiverà istantaneamente.
I tre poteri sono:
- Mazzo rosa (Hi-Ogi): pesca tre carte, scegliendole dagli scarti e/o dal mazzo principale.
- Mazzo verde (Mai-Ougi): prendi una carta dalla cima degli scarti e aggiungila direttamente al tuo ventaglio (ovviamente del colore corretto).
- Mazzo Blu (Gun-Sei): togli l’ultima carta di un ventaglio non ancora chiuso da ciascun avversario e piazzala nel corrispettivo mazzo scarti (non puoi togliere carte con simbolo potere).
La seconda variante è invece quella del ventaglio prescelto, e assegnerà a ogni giocatore un sensu casuale a inizio partita. Dovremo quindi necessariamente chiudere come primo ventaglio quello assegnatoci e, solo dopo, potremo puntarne un secondo (nulla vieta però di cominciare gli altri anche prima).
Il gioco offre poi una modalità in solitario che mantiene inalterate le regole per giocare le combinazioni e costruire i ventagli, ma che funziona con una differente dinamica di gestione delle carte. In questa modalità utilizzeremo solo 27 carte Ventaglio (quelle identificate da un solo simbolo “soffio”) e avremo il compito di cercare di chiudere i 3 ventagli; per farlo posizioneremo le carte negli scarti o all’interno di 4 colonne.
A ogni turno la nostra azione dovrà essere una delle seguenti:
A) Pescare una carta dal mazzo per poi posizionarla in cima agli scarti o sul fondo di una qualsiasi delle 4 colonne.
B) Prendere 3, 4 o 5 carte dal fondo di ciascuna colonna e/o dalla cima degli scarti per poi giocare una combinazione di carte come da regolamento classico.
La nostra sfida sarà in questo caso a punti e la partita terminerà quando avremo tolto l’ultima carta dal mazzo delle carte Ventaglio o avremo chiuso tutti e 3 i sensu. Al termine del solitario conteremo le stecche accumulate nei nostri sensu e determineremo il punteggio finale; in caso di chiusura di ogni ventaglio si avrà diritto anche a un bonus costituito da tutte le stecche presenti nelle rimanenti carte del mazzo principale.
Sensu è un titolo semplice per meccanismi e regole, ma non banale o eccessivamente derivativo (cosa oggigiorno sempre più difficile tra i giochi di carte). Insomma, il classico titolo che può sempre star bene nella propria collezione, aiutato da un prezzo abbordabile e pronto a riempire una mezz’ora libera, magari tra una partita e l’altra a titoli più impegnativi.
Altro pregio che voglio mettere in luce è l’evidente sforzo da parte di Enrico Vicario di aggiungere carne al fuoco inserendo un player count elastico, due varianti e anche una modalità in solitario. Parlando del numero dei giocatori, Sensu riesce a funzionare bene sia giocato in pochi che riempiendo il tavolo con altri 4 amici, ma lo fa a fronte di un cambio di approccio evidente seppur non fastidioso. In 2 o 3 giocatori il peso della componente strategica sarà infatti più centrale (con le partite per 2 giocatori che regnano per tattica), mentre arrivando a giocare in 4 o 5 si avrà un approccio più caciarone e meno calcolatore (avremo sempre molta più scelta visto l’alto numero di pile scarti).
A tal proposito, le due varianti possono infondere maggior interesse proprio nelle partite con molti giocatori, mettendoci davanti a condizioni più complesse da realizzare (variante del ventaglio prescelto) e possibilità di interazione e gioco alternative (grazie ai poteri dei sensu). In ultimo anche la modalità in solitario, pur cambiando il mood del gioco, riesce a risultare piacevole e interessante, sebbene personalmente non la reputi l’elemento più valido di Sensu.
Sul fronte estetico Sensu si dimostra elegante e ben curato, con tutti gli elementi chiari e in grado di saltare all’occhio con naturalezza, il che però fa da contraltare a un tema che definire superfluo è un po’ un eufemismo. Certo, forse pretendere che il tema dei ventagli giapponesi potesse essere davvero presente all’interno delle meccaniche di un gioco di carte era un po’ troppo, per cui posso comunque considerarmi soddisfatto accontentandomi di un titolo chiaro nei suoi elementi e bello da vedere.
Anche quest’edizione 2023 del Gioco Inedito ci offre quindi un titolo immediato, facile da intavolare e da spiegare, che potrete giocare praticamente con qualsiasi persona e che, anche visto il basso costo, potrebbe tranquillamente meritarsi un posticino nelle vostre librerie.
Un ringraziamento speciale a Lucca Crea
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