Edito in Italia da Tunué, l’adattamento a fumetti del libro Miti del Nord di Neil Gaiman, curato da P. Craig Russell, debutta con un primo volume (di 3) che vede all’opera alcuni dei più grandi disegnatori moderni, quali Dave Stewart, David Rubín, Galen Showman, Jerry Ordway, Jill Thompson, Lovern Kindzierski e Mike Mignola.
Il volume, arricchito da una corposa presentazione e da una fantastica sezione finale che raccoglie i disegni degli autori coinvolti, racconta più storie tratte dalla mitologia norrena. Ogni mito è a sé stante, per quanto si cerchi di mantenere un ordine cronologico/consequenziale, e si va dalla genesi del mondo secondo le antiche credenze dei popoli nordici, fino alle simpatiche e talvolta drammatiche malefatte di Loki.
Possiamo osservare le varie divinità sotto diversi aspetti, giacché ogni racconto rimarca un elemento caratteriale anziché un altro. In certi casi ad esempio spicca un Loki divertente, quasi comico, che fa scherzi come una fatina o un folletto; in altri casi invece emerge un Loki che con i suoi scherzi rischia di soverchiare l’ordine cosmico, molto più serio, vendicativo e assetato di potere. Essendo una specie di compendio, Miti del Nord cerca di condensare ciò che può essere maggiormente significativo, scegliendo ad esempio di dare luce a momenti importanti della mitologia norrena, alternandoli a momenti più divertenti che danno ariosità all’opera.
Proprio per questo motivo il tutto risulta armonico. Il volume riesce ad appassionare, divertire, ma anche inquietare e mettere a disagio quando tratta argomenti dove le divinità appaiono anche sotto il loro lato più crudele e spietato, o peggio quello puramente divino, esente da ogni traccia di umanità.
Miti del Nord è caratterizzato da un ritmo scorrevole, e indubbiamente la suddivisione in diverse storie consente agevolmente di potersi fermare nella lettura senza timore di perdere il filo. La collaborazione di più disegnatori di così grande calibro inoltre innalza la qualità dell’opera donandole molta varietà, ma senza far mai venire a mancare una sensazione di continuità.
Ciascuno degli autori coinvolti riesce a interpretare al meglio i vari racconti attraverso il proprio stile. Si passa da disegni ben definiti e più classici a delle tavole più moderne caratterizzate invece da uno stile acquerellato, con altre che si collocano un po’ nel mezzo, ma tutti gli stili sono legati dal filo conduttore di un gusto curato e vagamente retrò, allineato all’intera veste dell’opera. Un altro aspetto comune è la sgargiante palette di colori, che ben si presta al mondo fantastico narrato e mette in risalto personaggi e azioni.
Ogni storia, anche se breve, riesce a essere soddisfacente e a trasmettere al lettore un qualche insegnamento, arricchendolo tra l’altro di informazioni corpose sul pantheon norreno, che potranno persino cogliere di sorpresa chi vi si avvicina davvero per la prima volta. Sebbene si percepisca fortemente il lavoro di sintesi e condensazione svolto, ricercando l’essenziale sia a livello visivo che narrativo, tutto funziona egregiamente. Abbiamo così a disposizione racconti che coprono diversi momenti e personaggi della mitologia norrena, ma soprattutto punti di vista differenti, cosa importantissima per comprendere quanto queste divinità siano sfaccettate.
Miti del Nord è una lettura adatta a un ampio bacino di pubblico, che comprende chi ha amato il libro originale di Gaiman, gli appassionati o curiosi delle leggende norrene, i fan di determinati autori, o anche semplicemente chi apprezza l’alto livello artistico che permea l’intero fumetto. Per concludere, il volume si presenta in una splendida edizione cartonata che spicca fieramente nella libreria.
Un ringraziamento speciale a Tunué
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