Stellar Blade, un action che punta a sedurre il grande pubblico (PS5)

stellar blade recensione

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Stellar Blade è un nuovo action in esclusiva PlayStation 5 sviluppato da Shift Up, primo studio di sviluppo coreano a siglare un accordo second-party con Sony. Il gioco, che ha debuttato lo scorso 26 aprile, trae ispirazione da tantissime produzioni, tra cui NieR: Automata e Sekiro, dal quale riprende alcuni aspetti del gameplay.

Il titolo è stato al centro di diverse discussioni che lo hanno accusato di sessualizzare fin troppo la sua protagonista Eve, una militare della settima unità aerea. Ma oltre le apparenze e le discussioni da social, Stellar Blade è anche un videogioco capace di intrattenere a dovere, pur non facendosi mancare qualche sbavatura di troppo.

stellar blade eve

In Stellar Blade l’umanità è vicina all’estinzione. Dopo l’invasione da parte di una razza aliena di origini sconosciute, i Naytiba, sulla Terra la vita è diventata un lontano ricordo e l’ultima speranza di sopravvivere è relegata all’interno delle mura di Xion, l’ultima città baluardo. Al centro delle vicende c’è Eve, un’affascinante guerriera che munita di una letale lama assolve al suo unico scopo: eliminare i Naytiba.

Mentre la protagonista è alla ricerca del Naytiba Antico, colui che guida questa razza aliena, il viaggio di Stellar Blade si focalizza molto sull’umanità, sia per quanto concerne le tematiche accarezzate dal titolo, sia per le storie che compongono il canovaccio narrativo. Tutto sembra essere sprofondato in una fine irreversibile, eppure la speranza di un domani è ciò che spinge i sopravvissuti ad andare avanti con le loro vite. Eve in tutto ciò è molto più di una semplice “ragazza immagine”: nata e cresciuta sulla Colonia, al suo approdo sulla Terra e in particolare a Xion, assimilerà tutte le storie e le emozioni dei cittadini, che muoveranno diverse richieste importanti nei confronti dell’angelo (così vengono definiti i membri dell’unità aerea), al punto da coinvolgerla molto. Brandendo la sua spada, Eve si fa carico di problemi e paure altrui, crescendo interiormente.

È così che pian piano Eve diventa un’eroina per quei pochi cittadini sopravvissuti, e nel frattempo non può che continuare la sua ricerca dell’Antico, combattendo senza sosta le orrende creature che ormai infestano il pianeta. Il racconto di Stellar Blade dunque ci pone davanti le difficoltà di un popolo che cerca solamente di sopravvivere, e che si ritiene ancora umano nonostante organi e arti siano ormai costituiti da metallo e circuiti elettrici, in corpi meramente artificiali che vanno oltre il concetto di cyberpunk.

stellar blade eve protagonista

Sorvolando sull’audace character design della protagonista, Eve è un personaggio dalla caratterizzazione non proprio convincente e che tarda nel mostrare i frutti del suo percorso interiore. In aggiunta, va anche detto che la trama principale tarda nel conquistare l’attenzione del giocatore: il suo sviluppo è lento, mentre le battute finali presentano un’escalation di eventi capaci di stravolgere il racconto, piazzando una serie di colpi di scena stimolanti che aprono a scenari davvero interessanti.

Se le rivelazioni e in generale i momenti più interessanti fossero stati distribuiti meglio, indubbiamente la storia avrebbe potuto essere più coinvolgente dall’inizio alla fine, mantenendo alta l’attenzione per tutta la sua durata. A questo va aggiunto che anche i personaggi che accompagnano Eve non si mostrano convincenti, e non bastano le “pure” aspirazioni per imbastire un racconto memorabile, nonostante dei piccoli guizzi interessanti.

stellar blade Naytiba èlite

Sul fronte ludico, Stellar Blade punta sul sicuro prendendo da un action come Sekiro l’intensità data dallo scambio dei colpi. Il consueto parry infatti è un elemento fondamentale del sistema di combattimento del titolo di Shift Up, poiché è grazie ad esso che è possibile respingere e deviare i colpi dei nemici. Data anche qui l’ispirazione, la nota positiva arriva dall’assenza di un limite come la stamina: Eve è una guerriera instancabile, che ci dà la possibilità di agire liberamente in battaglia.

Il tempismo è tutto: la protagonista ha disposizione delle abilità che le permettono di schivare e contrattaccare in vari modi, o di sfoderare delle tecniche di combattimento coreograficamente spettacolari. Al tempo stesso intuire l’hitbox dei colpi avversari resta quasi un mistero, tanto da avere la convinzione di aver bloccato un colpo per poi subire un danno subito dopo; questo perché rispetto alla demo pubblicata in pre-release, c’è ancora un piccolo problema legato al timing delle azioni, che in alcune occasioni potrebbe risultare letale.

Fortunatamente Eve non si limiterà solo schivare o parare, dato che gode anche di diversi rami di skill che le permetteranno di sfoderare degli attacchi formidabili. In particolar modo, la militare avrà a disposizione le abilità Beta ed Esplosive, attivabili in tempo reale consumando le rispettive barre di energia. Tuttavia queste abilità sono fisse: una volta sbloccate occuperanno uno slot nella ruota dei comandi, dunque non c’è alcun margine di personalizzazione su questo fronte.

stellar blade tachionica

A tutto ciò si aggiunge una particolare trasformazione che prende il nome di Modalità Tachionica, che permette alla protagonista di entrare in uno stato di berserk, durante il quale i suoi attacchi saranno leggermente potenziati e non potrà subire danni ai suoi punti salute. Purtroppo l’impatto che questa meccanica ha sul gameplay è piuttosto minimo, e difficilmente vi troverete a utilizzarla di buon grado durante un combattimento. Eve inoltre può munirsi di diversi potenziamenti dati dall’equipaggiamento, che possono favorire diversi stili di gioco o alcune abilità equipaggiate. Questi oggetti, di cui verranno sbloccati gli slot man mano che si avanzerà con la storia, delineeranno una piccola build che potrà fare o meno la differenza in determinate situazioni, anche contro alcune boss fight. Indubbiamente il sistema di combattimento è uno degli elementi più riusciti di Stellar Blade, ma c’è ancora tanto margine di miglioramento.

Rimanendo in tema di gameplay però ci sono una serie di altre caratteristiche e contenuti che definiscono ulteriormente l’avventura di Eve, sia nel bene che nel male. Infatti al suo interno troviamo le consuete missioni secondarie e le richieste dei cittadini, che possono essere accomunate dalla natura di fetch quest; mentre le secondarie imbastiscono piccoli racconti legato a ciascun cittadino di Xion, infatti, le richieste non sono altro che semplici incarichi completabili in una manciata di minuti, ma in quanto a struttura entrambe le attività non sono così diverse tra loro. Bisogna sottolineare come le missioni secondarie siano caratterizzate da una storia più preponderante rispetto al gameplay, espressa con caratteri spesso tragici, ma sia assurda la freddezza con cui viene vissuta dai personaggi coinvolti: di fronte a eventi molto tristi o veri e propri lutti, le emozioni di Eve così come dei diretti interessati risultano piatte, come nulla fosse successo. In un videogioco in cui l’umanità è al centro di tutto, come può mancare l’attenzione per un dettaglio simile?

Stellar Blade Lily

Stellar Blade si articola attraverso diverse mappe (tra cui una segreta) nelle quali è possibile scovare enigmi, tesori e collezionabili, utili non solo ad approfondire la narrativa, ma anche a sbloccare costumi e diversi potenziamenti per la protagonista. Queste aree sono percorribili a piedi e per spostarsi da una zona all’altra è possibile sfruttare un sistema di viaggio rapido molto particolare, di cui risulta difficile concepire le limitazioni.

Attraverso i campi base Eve può trasferirsi immediatamente in uno dei tanti accampamenti attivati, ma non tutti i campi sono attrezzati con la funzionalità di viaggio rapido. Questo infatti è reso possibile soltanto utilizzando la linea telefonica, che possiamo trovare a parte in un’area della mappa o in un campo. La scelta di rendere così dispersiva questa funzione francamente mi ha lasciato di stucco, perché non fa altro che rendere il suo utilizzo frustrante. Nel momento in cui tanti titoli sfruttano un viaggio rapido semplice e diretto, Stellar Blade opta per un sistema confuso capace anche di illudere. Certo, è anche vero che in tutto il gioco troviamo 89 basi (che in rapporto alle mappe esplorabili sono decisamente tante), ma buona parte del tempo richiesto dall’esplorazione viene consumato dall’arte del backtracking.

Per quanto concerne invece il design delle mappe, troviamo soluzioni lineari legate alla storia e aree ad ampio respiro, dove è possibile dedicarsi al completamento delle attività secondarie e alla libera esplorazione. Queste purtroppo non spiccano per bellezza e spesso mi sono apparse anonime, soprattutto regioni come la Landa e il Vasto deserto, che si contraddistinguono per il loro free roaming. L’aggressività dei nemici contribuisce a rendere l’esplorazione ostica, dato che non si stancheranno di inseguirci finché non li elimineremo, obbligandoci dunque a ingaggiare un combattimento anche contro la nostra volontà.

Stellar Blade Eve, Adam e Lily

Sul piano grafico e tecnico Stellar Blade è un titolo interessante, specie per la sua natura AA e per essere l’opera prima su console di Shift Up. Il gioco è sviluppato in Unreal Engine 4, e i modelli di Eve e dei personaggi secondari risultano particolarmente curati, così come quelli che caratterizzano i Naytiba, per i quali lo studio coreano ha realizzato delle statue in argilla scannerizzate attraverso tecniche al laser. Infatti il design delle creature appare molto particolare seppur non sempre convincente, ma indubbiamente questo è l’elemento più originale riscontrabile nel titolo.

Come menzionato poc’anzi, le mappe non mi hanno pienamente convinto, colpa anche di una direzione artistica che ho trovato sottotono. Probabilmente questo è uno dei più grandi rammarichi che posso esprimere sul titolo, in primis per le sue fin troppo menzionate aspirazioni che avrebbero dovuto dare al team tutti quegli elementi necessari per rendere il mondo di gioco più memorabile, mentre purtroppo si accontenta di essere solamente l’ombra della sua musa che è NieR: Automata. Sul piano tecnico almeno il titolo si mostra decisamente solido, e la presenza di tre selettori grafici contribuisce a personalizzare l’esperienza sotto questo punto di vista.

Nonostante mi sarei aspettato un maggiore coinvolgimento della musica K-Pop, Stellar Blade presenta una colonna sonora molto accattivante, con brani calzanti e intensi soprattutto per quanto concerne le boss fight e determinate sezioni del gioco. La soundtrack spazia tra brani rock e pop, con alcune musiche più rilassanti che invece accompagnano l’esplorazione. A sorpresa troviamo anche un doppiaggio italiano che purtroppo non mi ha particolarmente colpito, ma per coloro che lo desiderano chiaramente c’è sempre la traccia audio coreana.

stellar blade la landa

Stellar Blade è un videogioco destinato al grande pubblico, che incarna tutti i criteri di ricerca e gli elementi che solitamente hanno maggior presa sul target di una grande azienda, puntando soprattutto sugli aspetti più discussi. Il suo successo dopotutto ne è una prova, ma ciò non deve assolutamente giustificare o far passare per “buone” alcune scelte a mio avviso non proprio azzeccate.

La sessualizzazione di Eve ad esempio subisce persino delle forzature, specialmente nei costumi che potrà indossare nel corso della sua avventura: elementi estetici il cui scopo è completamente estraneo al contesto su cui si fonda l’action di Shift Up, e che arrivano a stonare sin troppo. Il team di sviluppo, troppo concentrato su questi dettagli, ha perso l’occasione di arricchire e rendere più riconoscibile la caratterizzazione vera e propria della protagonista, che invece rimane anonima.

Mr. Kazeshin Articoli
Sono un grande appassionato di videogiochi ed anime, e nel mio cuore, i JRPG hanno un posto speciale. Gioco a di tutto, anche per avere una visione sempre più ampia del medium che mi accompagna sin dalla mia nascita.

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