Cronache dell’Avatar Volume 1: L’ascesa di Kyoshi

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Tunué ci riporta nel ricco mondo di Avatar: The Last Airbender, questa volta con la serie di romanzi prequel Cronache dell’Avatar, e più precisamente con L’ascesa di Kyoshi, primo di quattro volumi che pongono i riflettori su questo storico Avatar di cui finora non si sapeva molto.

Kyoshi è donna, orfana, povera e sgraziata. Nata nel Regno della Terra, ha però un dominio impreciso su questo elemento. Kyoshi è diversa e non sembra assolutamente avere le carte per essere l’Avatar, al contrario del suo migliore amico Yun, identificato da anni come tale dai maestri Kelsang e Jianzhu. Insieme a Kyoshi, che vive e serve nel palazzo dell’Avatar e lo segue fedelmente rimettendo tutto in ordine, c’è anche la dominatrice del fuoco Rangi, fervente credente nell’Avatar e sua guardia personale; loro e Yun, tutti coetanei, formano così un trio di amici.

Capitolo dopo capitolo, l’autore F.C. Yee segue due linee di trama incentrate su Kyoshi e i suoi antagonisti. A parti estremamente dinamiche e combattimenti ben descritti, si alternano accesi dialoghi che esplorano l’interiorità dei vari personaggi. Tutto il libro è un’avventura sia nell’essere che fuori dall’essere, e questo perché Yee riesce a dare spazio a ognuno dei personaggi importanti per la trama, facendo trasparire il loro stato d’animo attraverso tanti dettagli. Leggere la prosa di Yee è quasi come assistere a un film che si srotola nella mente, con il beneficio di conoscere l’interiorità e il sentire dei protagonisti senza il bisogno di una scomoda voce narrante che spieghi tutto. L’autore non è mai didascalico e riesce anche a creare atmosfere sospese, alle volte oniriche, offrendo all’immaginario del lettore uno scenario specifico.

L’ascesa di Kyoshi potrebbe sembrare uno young adult, considerando specialmente il target a cui si rivolgeva la serie animata originale, ma qui si tiene conto del fatto che quello stesso pubblico ora è cresciuto. La narrazione quindi è matura, consapevole, e ripropone le tematiche affrontate nella serie con maggiore eleganza e profondità, aggiungendo l’esperienza data dal tempo e la voglia di mantenere un forte legame con i fan storici. Per quanto il linguaggio non sia semplicistico, la narrazione è scorrevole e Yee sa essere immediato ed evocativo, arrivando direttamente al lettore.

Come detto nella prefazione da Michael Dante DiMartino (co-creatore di Avatar: The Last Airbender), scrivere un prequel rappresenta una sfida, soprattutto quando si sa bene come andrà a finire la storia. Per questo, l’impegno di F.C. Yee è massimo: non si tratta solo di rispettare e, ove possibile, valorizzare un mondo non creato da lui, ma anche di acquisire una scrittura più matura, una forma di comunicazione diversa da quella della serie televisiva e dei fumetti. Peccato solo per alcuni refusi, più o meno evidenti, più o meno gravi, presenti nell’edizione italiana: alle volte si va a capo senza seguire la corretta divisione in sillabe, mancano dei segni di interpunzione, oppure si scambia il nome di un interlocutore per un’intera pagina. Sarebbe servito un più attento lavoro di editing e probabilmente anche di adattamento, considerando un linguaggio non sempre coerente, nel quale ad esempio si vede spuntare dal nulla un’unica parolaccia senza alcun senso.

La storia in ogni caso è talmente interessante e coinvolgente che il resto fortunatamente passa un po’ in secondo piano. Vengono affrontate tematiche vecchie e nuove in modo maturo, con i personaggi che acquisiscono consapevolezza, tridimensionalità, crescendo tra diverse influenze per poi capire come pensare con la propria testa, decidendo se assecondare o meno la loro emotività. Kyoshi, Rangi, i vari maestri, i dominatori, con il loro presente ma anche il passato, che vede il precedente Avatar Kuruk come un personaggio dalla storia non proprio chiara, mettono tutti sulla bilancia i loro punti di vista, ponendo il lettore in una posizione attiva in cui non fa altro che seguire le motivazioni dell’uno e dell’altro, avendo così gli strumenti per farsi una propria opinione sugli avvenimenti.

In L’ascesa di Kyoshi si parla di amore, tradimento, senso di responsabilità, onore, di rompere gli schemi avendo la meglio su quello che sembrava un destino già scritto. È una lettura in grado di donare tantissimo non solo perché offre un’avventura ben fatta e avvincente, ma anche perché lascia qualcosa al lettore facendolo crescere insieme ai personaggi. Un libro che non deve mancare nella collezione dei fan di Avatar: The Last Airbender, e che si presta ad essere letto senza problemi anche da parte di chi cerchi solo un libro fantasy e di azione ben scritto, in grado di coinvolgere e soprattutto mettere voglia di saperne di più su questo mondo.

Un ringraziamento speciale a Tunué

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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