Blue Lock The Movie – Episode Nagi

Blue Lock è lo spokon di fama internazionale scritto da Muneyuki Kaneshiro e disegnato da Yusuke Nomura, che offre una narrazione unica del calcio rispetto ai tradizionali manga sportivi. Dalle menti di questo talentuoso duo nasce infatti un racconto intenso: Yoichi Isagi, un liceale, sogna di diventare l’attaccante più forte del Giappone. Il suo obiettivo prenderà sempre più forma nel Blue Lock, un centro di allenamento speciale ideato per formare un campione in grado di portare il calcio giapponese a nuovi livelli.

Qui Isagi si scontrerà con tantissimi atleti promettenti, tra cui Seishiro Nagi, un ragazzo estremamente pigro, che possiede però uno straordinario talento. Nagi è uno dei personaggi più amati della serie, tanto da essersi guadagnato la serializzazione di uno spin-off a lui dedicato, Blue Lock: Episode Nagi, che ritrae più da vicino l’aspirante calciatore dai capelli argentei. Ora questo arriva anche al cinema con un film intitolato per l’appunto Blue Lock The Movie – Episode Nagi, che ho avuto il piacere di vedere in anteprima grazie a Eagle Pictures e Crunchyroll.

Per chi non ha letto la versione cartacea di questo spin-off, è opportuno fare una precisazione: il film è ambientato durante gli eventi della prima stagione dell’anime e ne ripercorre le vicende dal punto di vista di Seishiro Nagi. Non ambisce quindi a offrire una nuova esperienza ai fan del manga di Kaneshiro e Nomura, bensì a completare alcuni tasselli del puzzle attraverso una chiave di lettura introspettiva dei suoi personaggi.

Episode Nagi infatti vede la nascita del sogno di Nagi e Reo Mikage, che introduce il pigro ragazzo nel mondo del calcio. Dopo aver assistito al suo incredibile talento, Reo convince Nagi a giocare con lui, condividendo il suo sogno di diventare un campione del mondo. Trascinato dall’energia e dalla determinazione di Reo, Nagi entra nel Blue Lock, seguendo il suo amico in un viaggio folle che cambierà la sua vita.

Da qui il percorso all’interno dell’accademia viene raccontato dal punto di vista del duo, dalla prima scrematura al torneo a gironi tra le varie squadre. Il film ci mostra le partite della Squadra V in rapida successione, lasciando un po’ di spazio per delineare il rapporto tra Nagi e i suoi rivali, come Shoei Baro. Contrariamente a quanto accade nella serie principale, dunque, gli eventi si susseguono velocemente e senza troppo pathos, fino a culminare in uno dei momenti più importanti dell’anime: la partita tra la Squadra V e la Squadra Z.

La partita è capitanata da Yoichi Isagi, il protagonista del manga principale, e vede scontrarsi la squadra più forte contro quella più debole del torneo. Non solo questo momento gode del maggior minutaggio di tutto il film, ma è anche quello che senza ombra di dubbio permette al personaggio di Nagi di mostrare la sua evoluzione. Infatti, il cosiddetto “fenomeno” sorprende tutti in campo con una prestazione agonistica a dir poco strabiliante.

Se nella serie seguiamo i pensieri e le difficoltà affrontate da Isagi, nel film viviamo la partita da una prospettiva diversa: lo scontro tra i team V e Z, oltre a mostrarci il grande cambiamento del protagonista, ci guida verso lo sviluppo del personaggio di Nagi, che scopre finalmente sé stesso e la passione per il calcio.

Tuttavia, gli eventi del film non possono in alcun modo differire da quelli della serie principale, e chi l’ha già vista (la trovate in streaming su Crunchyroll) sa perfettamente quale sarà l’epilogo. Se è vero che la pellicola copre tutta la durata della prima stagione, allo stesso tempo lo fa in maniera fin troppo approssimativa, privandoci di altri momenti che forse avrebbero potuto godere di un adattamento migliore, come la fase delle squadre da tre giocatori.

Episode Nagi è indubbiamente un film interessante per i fan dell’opera di Kaneshiro e Nomura, in primis perché ritrae più da vicino Seishiro Nagi, ma anche Reo Mikage e altri personaggi. Vivere la storia principale da un altro punto di vista permette inoltre di avere una visione più completa della storia, immedesimandosi nei sogni e nelle ambizioni di questa coppia di improbabili amici.

All’inizio infatti viene dedicato molto spazio al lato umano dei due ragazzi, ritraendoli nel loro privato e raccontando allo spettatore nuove sfaccettature rispetto a quelle mostrate dalla serie principale. Nagi e Reo sono due opposti, ma insieme, come protoni ed elettroni, sprigionano un potenziale incredibile. Di certo questa è la caratteristica più interessante del film, che per il resto soffre di ritmi narrativi sbilanciati e di un racconto fin troppo frettoloso, non valorizzando alcuni degli elementi più interessanti dell’opera.

La prima parte è dedicata all’esaltazione del talento del duo, che grazie al suo genio conquista le vittorie in campo senza troppa fatica. Questo approccio però non ha consentito di approfondire i duelli con gli altri “talenti grezzi”, né altri personaggi dal grande potenziale come Baro. Il peggio però arriva dopo la partita con il team Z: qui Episode Nagi diventa un susseguirsi di scene che a malapena si soffermano sul torneo a tre e sull’evoluzione di Nagi e Reo. In sostanza, una corsa verso i titoli di coda che ci priva di alcuni momenti importanti sul grande schermo, limitandosi a ricordarci cosa accadrà nella prossima stagione dell’anime.

La qualità visiva del film non si discosta molto da quella della serie televisiva. Ritroviamo infatti lo stesso studio di animazione, Eight Bit, e lo stesso staff, con la differenza che alla regia c’è Shunsuke Ishikawa al posto di Tetsuaki Watanabe, che ha diretto la prima stagione. Episode Nagi, come la serie principale, si appoggia su un mix di tecniche d’animazione che danno vita alle incessanti azioni sul campo da gioco, sfruttando l’animazione 2D nel momento in cui la scena si concentra sulle giocate dei singoli e la CGI quando la scena viene catturata dall’alto.

Le animazioni sono fluide e molto chiare, e restituiscono un senso di realismo a giocate spettacolari come il doppio passo, il sombrero e persino la “veronica”. Particolare enfasi è stata posta sui tiri da fuori area, che vengono sempre valorizzati per la loro forza. Anche i disegni (che nella versione cartacea dello spin-off sono curati da Kota Sannomiya) mantengono la stessa qualità dell’anime, grazie a una regia che riesce a metterli in risalto con primi piani ben studiati, rendendo giustizia ai volti freddi dei protagonisti nei momenti più concitati del film.

All’anteprima ho potuto assistere alla versione doppiata in italiano, che riconferma il cast di doppiatori nostrano. Infatti Marcello Gobbi e Matteo de Mojana si sono calati nuovamente nei rispettivi ruoli di Seshiro Nagi e Reo Mikage, interpretando con successo l’infinita stanchezza del primo e la grande determinazione del secondo. Anche il sound design del film ripercorre lo stesso approccio della serie televisiva, conferendo ai tiri in porta una grande esplosività sonora.

Per riassumere, Blue Lock The Movie – Episode Nagi offre ai fan dell’opera di Kaneshiro e Nomura l’opportunità di esplorare più a fondo il duo composto da Nagi e Reo, rivivendo la prima stagione di Blue Lock da una nuova prospettiva e scoprendo ulteriori dettagli sulle storie dei personaggi. Il film è di buon livello, sebbene soffra di ritmi narrativi sbilanciati e frettolosi. Mentre la spettacolarità delle partite domina la scena, splende un po’ di meno la seconda, che trasforma il racconto in un rush per arrivare al finale. Un vero peccato, considerando il susseguirsi di eventi importanti nella seconda metà della prima stagione.