Dark Ride vol. 2 – Orrore di famiglia

Dopo un primo volume che mi aveva entusiasmato, non vedevo l’ora di tornare a Devil Land. L’infernale parco a tema al centro delle vicende di Dark Ride questa volta apre le sue porte a più elementi di lore e soprattutto al passato della famiglia Dante, con un volume 2 che non a caso è intitolato Orrore di famiglia.

La storia non riprende direttamente da dove l’avevamo lasciata, ma ci accoglie prima con l’apprezzabile interludio “Rispetta la fila”, facendoci reimmergere nelle atmosfere violente e inquietanti del parco, per poi proporci subito un flashback. Assistiamo così al primo incontro tra Arthur Dante e Rebecca, e alla nascita dei loro figli Samhain e Halloween. La tavola in cui si vede Arthur con in braccio i neonati è allo stesso tempo la più agghiacciante e bella del volume: sono rimasto un minuto buono a fissarla stregato.

Tornando al presente, la storyline principale qui assume dei toni più investigativi, con Sam Dante e Summer (la sorella del ragazzo trovato morto nel Devil’s Due) che si inoltrano in alcuni degli angoli più oscuri del parco per cercare di far luce sui sinistri segreti che nasconde. Tutta la parte dell’indagine l’ho trovata poco ispirata, un po’ per la frettolosità con cui si svolge e la conseguente facilità con cui i due scoprono aree segrete, un po’ per la plausibilità di queste ultime, come un’enorme discarica sotterranea che non avrebbe senso di esistere se non per giustificare il ritrovamento di vecchi documenti del parco, dettaglio effettivamente intrigante.

Le cose si fanno davvero interessanti solo con l’entrata in scena del vecchio Arthur Dante, che vediamo per la prima volta nella sua interezza al tempo presente. A questa seguono tavole spettacolari di Sam alle prese con i mostri di Devil Land e nuove minacce che incombono su sua figlia Autumn, che costituiscono un ottimo gancio per il terzo e ultimo volume. In tutto ciò è degno di nota lo sviluppo di Sam tra primo e secondo volume, sia nel comportarsi in maniera più responsabile (da che era stato presentato come un principino viziato), sia nel suo scetticismo verso mostri e paranormale, dapprima messo solo alla prova e poi definitivamente infranto dagli orrori del parco che si palesano davanti ai suoi occhi.

Peccato invece per la sorella Halloween, che stando all’ultima tavola del volume precedente sembrava dover avere un ruolo di maggior rilievo qui, e invece viene lasciata in disparte per quasi tutto il tempo. Un po’ frustrante pensando ai misteri che la circondano, ma almeno viene evidenziato come dettaglio importante il suo attaccamento al padre, a differenza di Sam che invece era legato di più alla madre.

Il punto forte di questo secondo volume di Dark Ride sono sicuramente i numerosi flashback, che si alternano e intrecciano alla storia principale concentrandosi specialmente sulla figura di Rebecca. Con la costante inquietudine che le accompagna, queste parti che scavano più a fondo nel passato del parco e della famiglia Dante risultano molto affascinanti, complice la scelta di rappresentarle in bianco e nero, evidenziando col rosso solo alcuni elementi come il sangue. Sempre i flashback inoltre ci permettono di comprendere meglio la direzione verso cui andrà la storia, anche se inizio a temere una risoluzione scontata: mi auguro che l’ovvia questione del patto col diavolo, insomma, sfoci in qualcosa di più originale rispetto al solito.

Orrore di famiglia è evidentemente un volume di passaggio verso il finale, e come tale risulta meno incisivo del primo, ma nel suo essere più riflessivo ci dà modo di approfondire in maniera interessante dettagli sul mondo e i personaggi di Dark Ride, specialmente quando ne racconta il passato, mantenendo viva la curiosità. I disegni poi sono sempre pazzeschi, con un’espressività dei personaggi che adoro e alcune tavole che trasudano orrore. Ora attendo l’ultimo giro a Devil Land, sperando abbia ancora in serbo delle attrazioni con cui sorprendermi.

Un ringraziamento speciale a saldaPress