Deadpool & Wolverine – Il sogno bagnato di Ryan Reynolds diventa realtà

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Voto:

Come direbbe il professor Ian Malcolm, in perfetto stile Deadpool: “L’hai fatto! Brutto figlio di puttana…” Ebbene sì, perché dopo anni e anni di corteggiamento Ryan Reynolds è riuscito, con il suo mercenario chiacchierone, a ottenere finalmente il tanto agognato team up con Wolverine, facendo inoltre collidere l’universo dei mutanti Fox con il Marvel Cinematic Universe. A sei anni da Deadpool 2 e sette da Logan, che sembrava essere l’ultimo saluto di Hugh Jackman al personaggio, questi due ragazzoni tornano al cinema per la prima volta insieme (sì, voglio ignorare X-Men – Le origini) e lo fanno assolutamente in grande stile.

Deadpool in questo terzo capitolo della sua saga è reclamato dalla TVA, ma quando si rende conto che il suo universo è prossimo alla distruzione, cerca un Wolverine per tentare di salvarlo insieme. La trama di Deadpool & Wolverine è tutta qui, e sinceramente non è neanche così chiaro perché inizialmente la TVA voglia proprio lui, ma nel bene e nel male la prima domanda da farsi con operazioni del genere è: “perché mai dovrei farmi certe domande?”.

deadpool & wolverine protagonisti

Inutile girarci attorno: l’intero film è solamente una serie di pretesti più o meno validi per vedere Deadpool e Wolverine insieme che battibeccano, si massacrano e smembrano persone. Chi si aspettava che il terzo Deadpool avrebbe “salvato l’universo Marvel” o aperto chissà quali nuove strade (se non quelle del guadagno facile) penso ne rimarrà deluso, ma perché probabilmente non ha ben colto la natura del personaggio, che sia quella fumettistica o cinematografica. Ciò che fa il film diretto da Shawn Levy è semplicemente confermare quanto il mercenario chiacchierone sia una mina vagante, tanto nel MCU quanto lo era nel franchise Fox. Ora sappiamo che è in questo universo e che forse potrebbe tornare, ma non c’è assolutamente nulla da dare per scontato, quindi inutile entusiasmarsi immaginandolo già al fianco di Spider-Man o Thor.

Deadpool & Wolverine è un’orgia di sangue, violenza, battute, citazioni, riferimenti, camei (preparatevi perché alcuni sono completamente inaspettati) e chi più ne ha ne metta, che faranno la gioia dei nerd più sfegatati e di coloro che portano ancora nel cuore gli X-Men della Fox. Infatti, se da un lato viene inaugurato l’ingresso di Deadpool alla corte della Disney (nonostante non si risparmino battute sulle ultime non esaltanti pellicole), dall’altro si assiste a un vero e proprio addio a ciò che è stato l’operato della Fox in ambito cinecomic, ma non aggiungo altro.

deadpool & wolverine cassandra nova

Per il resto il film è tanto ma tanto fumo (compreso il senso più “stupefacente” del termine), dietro il quale tuttavia c’è anche una discreta quantità di arrosto. Hugh Jackman, c’è da dirlo, è sempre mostruoso, ed è l’unico che riesce a portare un minimo di spessore emotivo all’interno del film. Tanto è palpabile ed evidente la sua intesa con Ryan Reynolds, quanto è incredibile come riesca a fornire a questo “nuovo” Wolverine, con una manciata di battute, un’interpretazione profonda e sfaccettata: avrei voluto saperne molto di più!

A completare il cast poi troviamo Emma Corrin nei panni della villain Cassandra Nova, personaggio potenzialmente interessante e interpretato in maniera anche piuttosto carismatica, ma che inevitabilmente risulta poco approfondito, fagocitato da un impianto narrativo chiaramente incentrato su altro. In mezzo a tutto questo trambusto Shawn Levy riesce a destreggiarsi in maniera capace, senza chissà quali guizzi registici, ma perlomeno regalando delle scene d’azione chiare, folli e divertenti, girate con buona mano.

Il ritmo della pellicola è perlopiù frenetico, con qualche pausa per tirare il fiato qua e là. Le danze a suon di lame e proiettili dei due protagonisti inoltre sono accompagnate da tutta una serie di brani famosi, dai Goo Goo Dolls ad Avril Lavigne, che rendono il tutto ancor più fuori di testa. Senza dubbio, l’espressione più evidente dei sogni bagnati di Reynolds.

deadpool & wolverine dogpool

Come già accennato è superfluo parlare di sceneggiatura, in quanto quasi ogni singola pagina di essa è un’occasione per mettere in scena qualcosa di folle, inaspettato e mandare il film verso la direzione desiderata. Certo, al termine della storia ogni personaggio presenta una sua evoluzione e in qualche modo, con poche linee di dialogo, si tenta di dare un senso a tutto, ma è sotto gli occhi di chiunque che non si stia parlando di grande cinema, neanche prendendo come riferimento i soli cinecomic. Forse persino No Way Home aveva una sceneggiatura scritta meglio, ma è altrettanto palese che nessuno, dai piani alti fino allo stesso Reynolds, avesse intenzione di mettere in scena qualcosa di diverso.

Deadpool & Wolverine è esattamente ciò che pensa Martin Scorsese dei cinecomic: un enorme luna park, pieno di attrazioni che puntano a divertire i fan senza il bisogno di starsi a chiedere troppe volte “perché”, neanche di fronte alla meravigliosa Dogpool. È questo che vogliamo dai cinecomic? È questo che vogliamo dal nuovo corso della Marvel? Assolutamente no, oserei dire. Ma è senz’altro quello che vogliamo da Deadpool… e ne vogliamo ancora!

Il Tac non è un critico cinematografico o uno studioso di cinema, ma semplicemente un cinefilo, seriofilo e all'occorrenza fumettofilo, a cui piacere mettere il becco su tutto quello che gli capita sotto mano... o sotto zampa.

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