MicroMacro Crime City: Delitti imperfetti e Bonus Box

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Voto:

“Il crimine è una cosa comune. La logica è rara. Tuttavia è sulla logica che dovresti insistere.” – Arthur Conan Doyle

Da bambino amavo passare ore a perdermi nelle superaffollate vignette di Dov’è Waldo? (ai più forse noto come Dov’è Wally?), cera qualcosa di catartico e ipnotizzante in quella ricerca. Da una parte avevi la sfida che ti spingeva a immergerti in quelle linee colorate andando a cercare un personaggio specifico e, dall’altra, ti concedevi la meraviglia di immaginare le storie di tutti quei bislacchi personaggi.

Per me MicroMacro è esattamente questo, ma con una bella spolverata di deduzione e investigazione. Questa serie, creata da Johannes Sich, è pensata per offrire a gruppi di giocatori (da 1 a 4) un’esperienza investigativa rapida e di facile approccio, così da trascorrere una serata stimolante ma spensierata.

Aprendo il nostro MicroMacro, indipendentemente dall’edizione, ci verrà chiesto di identificare le carte dei casi, dividerle in funzione del loro simbolo (in alto a destra) e imbustarle in modo ordinato (con le carte in ordine crescente), dopodiché potremo subito stendere la grande mappa della città sul tavolo (ogni edizione si svolge in un differente distretto) e cominciare a risolvere un caso. La dinamica di base quindi sarà sempre la stessa: dovremo risolvere una carta per volta fino alla conclusione, svelando al contempo tutte le vicende associate al crimine.

MicroMacro Caso fronte-retro
Fronte e retro carta iniziale caso

La prima carta sarà sempre quella introduttiva: riporterà sul fronte il nome del caso, la sua difficoltà (da 0 a 5 stelle), l’autore, il disegno dei personaggi principali, il numero della carta sul totale e il simbolo associato al “PEGI” interno al gioco (esistono anche casi violenti o con tematiche/situazioni esplicite); sul retro avremo invece il testo iniziale del caso o, per le altre carte, dei dettagli utili a confermare se stiamo lavorando bene.

Dopo aver letto l’introduzione passeremo alla carta numero due che ci rivolgerà una domanda: il caso introduttivo ad esempio ci chiederà di “Trovare Nando sulla spiaggia”. Da qui comincerà il gioco vero e proprio: sfruttando gli indizi accumulati, carta dopo carta, cercheremo di trovare l’elemento sulla mappa di gioco che ci è stato richiesto, gireremo la carta per verificare se la posizione identificata corrisponda, o meno, a quella corretta, per poi passare alla successiva.

All’interno di MicroMacro Crime City: Delitti imperfetti troviamo quindi 16 nuovi casi (per un totale di 120 carte), le buste a essi associate, la mappa del nuovo distretto e un’utile lente d’ingrandimento. Questi nuovi crimini ci porteranno a visitare in lungo e in largo il canale, il luna park, la banca e anche la nostra stessa cultura pop… per non spoilerarvi niente cito solo il nome del caso “Un omicidio mai avvenuto” che ho risolto con un enorme sorriso sornione sulla faccia.

Delitti imperfetti materiali
Delitti imperfetti

In queste sessioni di gioco ho avuto modo di mettermi alla prova anche con MicroMacro Crime City: Bonus Box, una nuova scatola di gioco che ci offre casi addizionali da risolvere usando le altre edizioni della serie.

All’interno di questa Bonus Box troviamo altri 11 casi classici (2 per I Soliti Sospetti e True Detective, 3 per Crime City e 4 Delitti imperfetti), 3 casi epici e nessuna mappa di gioco. Questi nuovi crimini, essendo delle integrazioni dei precedenti capitoli, ne sfruttano le mappe, con i casi epici che riescono a offrire addirittura racconti che si sviluppano nel tempo e che ci porteranno in giro per i vari distretti di Crime City.

Bonus box materiali
Bonus Box

Le mappe dei quattro quartieri possono infatti essere assemblate andando a formare la gigantesca città nella sua interezza, e posso dirvi che il colpo d’occhio è sicuramente fichissimo! MA… se avete giocato anche solo un caso sapete bene come questo possa risultare anche problematico. MicroMacro richiede da sempre di girare attorno al tavolo per guardare differenti aree della città, a maggior ragione quando si gioca in 3 o 4, tutto questo fa sì che la uber-mappa (per cui comunque servirebbe una stanza dedicata) finisca per essere decisamente scomoda.

Ma ecco che i casi epici aggirano il problema, perché in realtà sono strutturati in capitoli, ognuno dei quali si svolge solo ed esclusivamente in un distretto specifico. La divisione in capitoli permette poi di potersi approcciare agli stessi anche separatamente, affrontandone magari uno per volta. Ogni capitolo è infatti accompagnato della solita carta iniziale che funge anche da recap delle indagini precedenti.

Parlando dei casi epici voglio comunque fornirvi dei consigli di fruizione: giocateli solo dopo aver risolto tutti i casi classici di ogni MicroMacro (troverete ogni tanto dei riferimenti interni ad altri crimini che non vorrete spoilerarvi), affrontateli in sessioni continuative o al massimo a breve distanza, e predisponete le varie mappe separate ma vicine (così da seguire bene il caso e muovervi attorno alle mappe).

Micromacro caso in corso
Prendere appunti può aiutare e a un giocatore seriale non mancano mai segnalini da usare!

Facendo un bilancio complessivo mi ritengo soddisfatto di questi due nuovi MicroMacro, che riescono ancora una volta a offrire un’esperienza stimolante e divertente, perfettamente in linea con quanto visto nelle precedenti edizioni. Mantenere sempre interessante una formula semplice come quella di MicroMacro infatti non è un’impresa da poco, ed esserci riusciti è un’altra evidenza della qualità del progetto.

Il succo generale si mantiene quindi lo stesso che il mio collega Ioria ha già trattato in MicroMacro Crime City, ossia quello di un investigativo leggero, veloce, divertente e scanzonato. Un gioco che dà il massimo se affrontato in 2 o 3 investigatori, così da mantenere il divertimento della collaborazione (e delle risate nel condividere le nuove scoperte), riducendo al contempo l’affollamento inevitabile che si avrebbe in 4.

Anche i limiti restano gli stessi di sempre, con il difetto maggiore (almeno per il sottoscritto) insito nella difficoltà di utilizzo per alcuni giocatori: malgrado la dimensione della mappa e l’uso della lente d’ingrandimento, se avete problemi di vista o non riuscite a creare una zona di gioco ben illuminata, non vi godrete al meglio ciò che Crime City ha da offrire.

Micromacro lente d'ingrandimento

Personalmente ho scelto di valutare più in positivo Delitti imperfetti e la Bonus Box rispetto alla recensione del Crime City base, poiché ho reputato i casi da me visionati interessanti e freschi, persino in grado di stupirmi con qualche trovata davvero azzeccata, elemento che reputo doppiamente valido quando si considera la longevità del progetto e la semplicità del suo gameplay.

Insomma, per quanto mi riguarda è stato un piacere tornare a guardare con gli occhi di un bambino un mondo di disegni, zeppo di personaggi e storie bizzarre, in grado di offrirmi sfida, intrattenimento, divertimento e spensieratezza.

Un ringraziamento speciale a MS Edizioni

Io sono JeruS e sono qui per le mie passioni. Quali? Ci sono i videogiochi dai tempi dell’Amiga, il Cinema e le Serie TV con le loro meravigliose storie, ed ovviamente i giochi da tavolo... i libri, i fumetti, la fotografia, il disegno, la scrittura… insomma avete capito! A coronare il tutto una laurea in Scienze Naturali così da poter divulgare il bello in ogni sua forma!

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