Trial of the Gods – Argonauti alla ricerca del Vello d’oro

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Dopo un lungo viaggio, gli Argonauti sono giunti nel Mar Egeo. Seguendo gli oracoli della maga Medea, e sotto la guida di Giasone, gli eroi navigano da un porto all’altro alla ricerca del mitico Vello d’oro, un manto capace di curare ogni ferita e di rendere immortali. Gli dèi dell’Olimpo guardano con interesse questa spedizione, e ognuno ha il suo campione preferito, promettendo a chi avrà successo un posto speciale nelle schiere divine.

In Trial of the Gods, gioco di Diego Latini per 2-4 giocatori edito da Ludus Magnus Studio e distribuito in Italia da Asmodee, ogni giocatore guida un Argonauta che, in qualità di Capitano, naviga per le isole del Mar Egeo alla ricerca del Vello d’oro, affrontando pericoli, mostri e anche altri Argonauti. L’obiettivo di ogni Capitano è quello di risultare il più valoroso in tutte le sfide che gli si pareranno davanti durante 5 giorni di navigazione.

Prima di partire all’avventura

trial of the gods setup
Setup per 2 giocatori

Il setup di una partita è composto in due parti: preparazione del tavolo di gioco e preparazione del giocatore.

Si piazza il tabellone al centro del tavolo e si collocano casualmente su ciascuna Isola i segnalini Tesoro coperti e poi, su ciascun segnalino Tesoro, viene messo un Tempio. Analogamente, si preparano la plancia Olimpiadi, con il relativo mazzo di carte Olimpiadi, e la plancia Nemici. Per ogni zona di Mare Pericoloso viene pescata una carta dal mazzo Nemici Marini, da porre sulla plancia Nemici Mostri, e si colloca il relativo meeple sulla zona di mare interessata.

Si mescolano separatamente il mazzo di carte Nemico Argonauta e il mazzo di carte Nemico Mostro Terrestre: si pescano casualmente 6 carte da ciascun mazzo per poi mescolarle tra loro. Dopodiché si rivela una carta per ciascuna Isola e, a seconda che sia un Argonauta o un Mostro Terrestre, si colloca la carta sulla relativa plancia e il meeple sull’Isola. Si preparano quindi le 6 Case Divinità, ognuna associata casualmente a un segnalino Divinità, e si assegnano i 6 mazzi di carte Azione Divinità alle Case con i simboli corrispondenti.

Infine, si piazzano il mazzo di carte Azione Animae e il mazzo di carte Viaggio accanto al tabellone, così come i dadi e i cubetti neri.

trial of the gods setup giocatore
Setup del giocatore giallo

Ogni giocatore sceglie un colore e riceve questi componenti: plancia Giocatore, cubetti, meeple Capitano, meeple Gregario, segnalini Potenziamento, carte Riassuntive. Inoltre, riceve due carte Talento per ciascuno dei tre livelli previsti, una carta Eroe dell’Argonauta (scelta oppure pescata casualmente), il mazzo di carte Azioni Iniziali e le due carte Azioni Personali del proprio Capitano.

Successivamente, si piazzano casualmente i segnalini Iniziativa sugli spazi del tracciato Iniziativa e i segnalini Classifica nella casella iniziale del tracciato Fervore della plancia Olimpiadi. In ordine inverso di turno, ogni giocatore piazza il meeple del proprio Capitano in una zona di mare sul bordo esterno del tabellone, che non contenga altri Capitani e che non abbia zone adiacenti con altri Capitani presenti.

Esplorazioni, sfide e combattimenti

trial of the gods round azioni

Una partita a Trial of the Gods si articola in 5 round, ciascuno composto da 5 fasi:

  • Fase Alba
  • Fase Avventura
  • Fase Nemici
  • Fase Olimpiadi
  • Fase Tramonto

Durante la Fase Alba i giocatori acquistano Talenti e carte Azione e addestrano i propri Gregari. I seguenti punti vengono eseguiti in ordine:

  1. Ogni giocatore pesca carte Azione dal proprio mazzo, rispettando il limite di mano determinato dalla posizione del proprio indicatore del Vigore.
  2. Il giocatore che occupa l’ultima posizione del tracciato Iniziativa pesca 2 carte Olimpiadi, ne sceglie una da piazzare sulla relativa plancia, e rimescola l’altra nel mazzo.
  3. In ordine di iniziativa, ogni giocatore rivela fino a 4 carte Azione Divinità dalle Case occupate da divinità di cui possiede una Benedizione, e le pone di fronte a sé.
  4. Ogni giocatore può: acquistare carte Azione Divinità tra quelle appena rivelate, in modo da aggiungerle ai propri scarti per poi usarle successivamente; acquistare Talenti, ma solo uno per ciascun livello I-II-III, in modo da beneficiare dei suoi effetti per il resto della partita; addestrare uno o più Gregari, girando la corrispondente carta Eroe sul lato addestrato.

Occorre chiarire che l’Energia è la principale valuta del gioco e può essere utilizzata per effetti particolari oppure per acquistare carte. L’Energia viene gestita tramite cubetti sulla propria plancia che, quando spesi, si spostano dalla zona disponibile alla zona esaurita, viceversa quando viene ripristinata.

trial of the gods carte azione
Esempi di carte Azione

Durante la Fase Avventura ciascun giocatore svolge uno o più turni secondo l’ordine del tracciato iniziativa, in cui può eseguire massimo 2 azioni.

Le azioni previste dalle carte Azione sono le seguenti:

  • Navigare: consente di spostare il proprio Capitano in una zona di mare adiacente o su un’isola, dove non sia presente un altro Capitano, pescando laddove previsto una carta Viaggio di cui occorre applicare gli effetti. Se un Capitano lascia una zona in cui è presente un Nemico il giocatore riceve un segnalino Disonore.
  • Ripristinare: consente si spostare 1 cubo Energia dallo spazio di energia esaurita a quello di energia disponibile.
  • Comandare: consente di piazzare o spostare 1 meeple scelto tra i suoi Mostri Domati (identificandolo con un proprio cubetto piazzato sopra), o tra i suoi Gregari, in una qualsiasi zona del tabellone. Non è possibile piazzare un Mostro in una zona in cui ne sia già presente un altro.
  • Curare: consente di spostare il proprio indicatore del Vigore di 1 spazio verso destra, facendo attenzione a non superare lo spazio in cui si trova il cubo Limitatore.

trial of the gods effetti

Ci sono anche le azioni dirette, che non richiedono componenti specifici per essere svolte, ma vanno semplicemente dichiarate. Queste sono:

  • Combattere: il giocatore sceglie una zona in cui sia presente il proprio Capitano, oppure un suo Gregario e un suo Tempio, e un nemico. Quindi applica la procedura di combattimento che, in caso di vittoria, gli consentirebbe di acquisire Mostri Domati, da usare contro gli avversari, oppure Gregari, da movimentare sulla mappa come facenti funzione del Capitano.
  • Esplorare: il giocatore sceglie un’isola in cui non sia presente un proprio segnalino Esplorazione e in cui sia presente il proprio Capitano oppure un suo Gregario. Si risolve un’esplorazione giocando fino a 3 carte Azione, sommando il loro valore di scoperta, per poter raggiungere il primo valore di scoperta visibile sull’isola e piazzarvi sopra un proprio segnalino Esplorazione. Chi possiede un segnalino Esplorazione su un’isola può sempre guardare il segnalino Tesoro che si trova sotto il tempio di quell’isola.
  • Passare.

Oltre a quelle sopra menzionate ci sono poi le azioni previste dalle carte Talento e dalle carte Eroe addestrati, e gli eventuali modificatori delle carte Azione. In più ci sono gli effetti Azione indicati sulle carte e gli effetti Risposta, che si attivano quando si verifica la condizione di innesco, anche quando non è il turno del giocatore che la utilizza.

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I combattimenti vengono risolti compiendo i seguenti passi:

  1. Attacco del giocatore: il giocatore gioca fino a 3 carte Azione, indicando se utilizza il bonus di attacco oppure l’effetto di combattimento.
  2. Attacco del nemico: si verifica il valore di attacco indicato sulla carta e si lancia il numero di dadi indicati sulla carta Nemico per applicarne i risultati ottenuti (forza di attacco aggiuntiva e/o effetti speciali).
  3. Confronto: il contendente con il maggior valore di attacco vince il combattimento.
  4. Danni: il vincitore infligge 1 danno all’avversario e, se il valore di attacco supera di 4 quello dell’avversario, aggiunge 1 ulteriore danno.

I danni ai giocatori vengono applicati sul tracciato del Vigore: quando l’indicatore del Vigore si trova sul valore 1, e il giocatore deve subire 1 o più danni, ottiene 1 segnalino Disonore. I Nemici possono ottenere diversi stati, risultando illesi, feriti, sconfitti o domati. In base all’esito dei combattimenti è possibile reclamare un Tempio, piazzandoci sopra una Bandiera e attivando un potenziamento sulla propria plancia, ricevendo così un bonus e due Benedizioni che il giocatore mantiene per il resto della partita.

Inoltre, se il nemico sconfitto è un Argonauta, esso diventa un Gregario del giocatore vincitore; se il nemico è un Mostro Neutrale, diventa un Mostro Domato sotto il controllo del vincitore; se il nemico è un Mostro Domato da un altro giocatore, viene rimosso dal tabellone.

trial of the gods partita

Nella fase Nemici i nemici attaccano i giocatori. In ordine di iniziativa, ogni giocatore subisce 1 danno per ogni nemico che si trovi nella stessa zona del suo Capitano o di un suo Tempio. I Mostri Domati di un giocatore non infiggono danno al loro proprietario.

Nella fase Olimpiadi i giocatori si sfidano nella disciplina indicata sulla carta Olimpiadi rivelata più a destra, svolgendo 3 Gare a cui è possibile partecipare giocando una carta Azione per ciascuna gara. Ogni giocatore decide se sfruttarne i valori indicati per quella disciplina, in modo da aggiungerli al proprio Fervore, oppure se applicarne gli effetti. In aggiunta si sfruttano le capacità olimpiche degli Argonauti, lanciando i dadi per valutare eventuali incrementi nel Fervore.

A questo punto si passa alla premiazione, quindi i giocatori ottengono segnalini Campione e risolvono gli effetti della carta in base al loro piazzamento. In questa fase si determina anche il nuovo ordine di iniziativa in base alla classifica delle Olimpiadi.

trial of the gods olimpiadi
Plancia Olimpiadi

Nella fase Tramonto i giocatori ripristinano l’Energia secondo le proprie carte Talento e si procede preparando un nuovo round di gioco oppure il conteggio di fine partita.

Alla fine della partita verranno stilate le classifiche, ottenute dal conteggio degli Allori e relative maggioranze, che faranno guadagnare punti vittoria in quattro ambiti in base a chi ne possiede di più:

  • Esplorazione (6-4-2 punti ai primi 3 giocatori): vengono conteggiati gli Allori, secondo specifiche regole, sulle isole dove sono presenti i segnalini Esplorazione dei giocatori.
  • Sottomissione (6-4-2 punti ai primi 3 giocatori): vengono conteggiati gli Allori sulle carte Nemico dei propri Mostri Domati.
  • Devozione (5-3-1 punti ai primi 3 giocatori): vengono conteggiati gli Allori sulle carte Azione del proprio mazzo.
  • Olimpiadi (5-3-1 punti ai primi 3 giocatori): viene assegnato 1 Alloro per ogni segnalino Campione che si possiede.

Il giocatore con il maggior numero di punti è il vincitore.

Un deck building per giocatori esperti

trial of the gods nemici
Nemici: Argonauti e Mostri

Trial of the Gods è un gioco di difficoltà medio-alta basato su meccaniche di deck buildingesplorazione e combattimenti su mappa, con l’obiettivo di primeggiare in diversi ambiti rispetto agli avversari.

Già da una prima lettura del regolamento ci si rende conto che, a fronte di una struttura della partita ben definita, ci sono molte tipologie di azioni, ciascuna con le sue regole e casi particolari, che rendono difficile il primo approccio al gioco, soprattutto se si considera la miriade di simboli con cui dover familiarizzare. Inoltre, la scarsità di esempi porta a dover rileggere e approfondire i passi più complessi, sia per essere sicuri di non fraintendere qualche regola sia perché resta qualche dubbio da chiarire. Anche il setup, almeno la prima volta, comporta un notevole impegno di tempo e attenzione ai dettagli, anche se può essere snellito con un’ordinata organizzazione dei componenti nella scatola.

Già da queste considerazioni si deduce che non si tratta di un gioco per giocatori occasionali, ma richiede una certa esperienza nel mondo dei giochi da tavolo moderni, nonché nella pratica del gioco stesso, altrimenti potrebbero generarsi inevitabili sbilanciamenti tra i giocatori. Occorre conoscere bene le meccaniche per poterle applicare al meglio, le diverse tipologie di mazzi azione delle divinità, e bisogna essere in grado di non trascurare alcun aspetto dato che, alla fine della partita, ci saranno valutazioni e classifiche in ciascuno dei quattro ambiti di punteggio.

Superato lo scoglio iniziale, il gioco è vario, ricco di azioni e in grado di regalare un’esperienza ludica avvincente. Non mancano gli aspetti aleatori, derivanti soprattutto dalla pesca delle carte, ma anche approcci più tattici e deterministici, e c’è un’elevato livello di rigiocabilità grazie al setup variabile, ai diversi tipi di personaggi e carte, e alle innumerevoli possibilità intrinseche dettate dalle situazioni che si possono creare.

trial of the gods azione

Non ci sono accorgimenti specifici per la scalabilità, che risulta ottimale in 3 giocatori proprio perché in questa configurazione si bilanciano meglio gli aspetti di prevedibilità, interazione e durata, che risultano più controllati in 2 giocatori e meno in 4 giocatori.

Il tema è presente e l’ambientazione della Grecia antica e mitologica si sente tutta, nonostante alcuni liberi adattamenti quali la suddivisione del Vello d’oro in più parti e le gare olimpiche alla fine di ogni giornata.

I materiali sono scenografici per essere un gestionale, grazie alla presenza di templi e portacarte in cartotecnica tridimensionale, ai meeple in legno serigrafati, e alle illustrazioni evocative sulle carte. Ciononostante, occorre fare attenzione a montare gli elementi, perché potrebbero danneggiarsi facilmente, e si consiglia di imbustare le carte per proteggerle dai frequenti mescolamenti.

trial of the gods partita

Trial of the Gods è un gioco adatto a giocatori esperti, non tanto per la difficoltà del gameplay, ma piuttosto per la necessità di avere già una conoscenza generale delle diverse tipologie dei mazzi di carte, e del loro potenziale nei diversi ambiti di punteggio, e per velocizzare la parte più lenta presente nella fase Alba. La prima partita serve essenzialmente a comprendere le meccaniche e i dubbi derivanti dal regolamento, oltre che a familiarizzare con le numerose icone, ma successivamente ci si accorge che tutto diventa più chiaro e scorrevole.

Gli obiettivi da rincorrere sono quattro, e tutti necessari per ottenere la vittoria, dato che la valutazione del punteggio finale è la somma dei propri risultati in ciascuno di essi. Questo non significa che ci si possa muovere a caso con l’idea che tutto fa brodo ma, al contrario, la difficoltà e lo stimolo risiede proprio nel riuscire ad armonizzare le proprie mosse per massimizzare i risultati in ogni aspetto.

Trial of the Gods garantisce una piacevole esperienza per gli amanti dei giochi di deck building, riuscendo a combinare il gusto dell’esplorazione e l’eccitazione dei combattimenti.

Un ringraziamento speciale a Ludus Magnus Studio

Ingegnere, chitarrista, boardgamer, lettore, sportivo... perché chiudersi in una sola definizione? Mi piace spaziare in tutti i campi della cultura, allargare sempre i miei confini, viaggiare, conoscere e condividere.

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