Absolute Superman 1 – Il nuovo volto dell’Uomo d’Acciaio

Dopo il punk di Absolute Batman e l’epicità di Absolute Wonder Woman, anche Superman approda nell’universo Absolute. Fra i tre si tratta sicuramente del personaggio più emblematico della DC, caratteristica e retaggio che rappresentano una difficoltà non da poco nel rivisitarlo. Grazie ai due predecessori e le premesse lette nell’anteprima, però, sono partito con ottime aspettative.

Absolute Superman mostra un lato del fumetto supereroistico molto più classico rispetto ai due colleghi sopracitati. L’atmosfera è esattamente quella che ci si aspetta, ma le novità apportate spiccano particolarmente rendendo il tutto a suo modo originale. La storia si apre su Krypton, nel passato, e nonostante questo sia un universo alternativo scopriamo presto che il pianeta purtroppo condivide le stesse sorti della sua controparte classica; Jor-El infatti si imbatte in una problematica su cui dovrà indagare, e che lo porterà a fare un’inquietante scoperta sul suo amato mondo. Sulla Terra invece, nel presente, un giovane Kal-El decide di porre fine al clima di terrore perpetrato dalla Lazarus Corp. e dai suoi Peacemakers, e vagando per villaggi e miniere sperdute ci verrà dato il pretesto per vederlo finalmente in azione.

Le differenze con il Superman che già conosciamo sono molto più marcate rispetto a quelle viste in Absolute Wonder Woman e Absolute Batman, e questo fa sicuramente piacere. Le problematiche legate alla rivisitazione di Superman si affievoliscono una volta capito che ci si trova tra le mani un eroe quasi del tutto nuovo, dall’aspetto fino ai poteri, passando anche per il suo modo di agire, molto più dark e vicino al Crociato Incappucciato.

La narrazione si prende i suoi tempi sulle fasi iniziali, quasi a volerci abituare a vecchie e nuove conoscenze, per poi partire con un ritmo più serrato da circa metà in poi, dove vediamo effettivamente l’incipit del primo arco narrativo, incentrato sul nuovo rapporto tra Superman e Lois.

Jason Aaron in passato si è trovato a creare script per personaggi e situazioni molto diverse da quelle che leggiamo nell’albo, ma non sembra assolutamente fuori luogo, anzi, crea un palcoscenico perfetto per il concatenarsi degli eventi. Un’ottima scelta anche qui (come per Wonder Woman) quella di alternare scene del passato e del presente, così da lasciarci scoprire alcune dinamiche con la giusta calma.

Le matite di Rafa Sandoval catturano bene le situazioni e rendono la lettura estremamente piacevole, nonostante in linea generale non si parli di un albo da strapparsi i capelli; su alcune tavole tuttavia è facile soffermarsi più del previsto ad ammirare alcune scene veramente azzeccate. A fare davvero fa la differenza in questo caso sono i colori di Ulises Arreola, attraverso palette dalle tinte drammatiche e desolate quando occorre trasmettere tutta la pesantezza di certi momenti, e che invece risplendono di luce propria quando nella storia viene raccontata la speranza. Insomma, il vero ago della bilancia di questo albo.

Absolute Superman è appena arrivato e avrà tempo per mostrarsi appieno, ma se dovessi fare dei pronostici basandomi su questo primo numero, le speranze sono buone. Non si arriva ahimè all’epicità di Wonder Woman o al carattere marcatissimo di Batman, ma allo stesso tempo sono sicuro che questa versione dell’Uomo d’Acciaio saprà regalarci una serie degna di nota.