Il popolatissimo genere dei Run and Gun da alcuni anni a questa parte sta vivendo una seconda giovinezza, complice soprattutto il mondo degli indie. È una tipologia di divertimento scanzonata e frenetica che tocca le nostre memorie e ci ricorda quelle interminabili serate passate sui cabinati di capolavori come l’indimenticabile Metal Slug. A tanta abbondanza di titoli però spesso non corrisponde innovazione e/o qualità, pertanto, per molti, è difficile orientarsi in questa marea di giochi soprattutto quando ci si riferisce a cataloghi sterminati come quelli proposti ad esempio da Steam.
Per fortuna Bleed 2 fa pienamente parte di quei titoli Run and Gun che vale davvero la pena giocare. Partorito dalla mente dello sviluppatore Ian Campbell, il gioco è stato rilasciato più di un anno fa per PC ed ora approda finalmente anche sulla console ibrida di casa Nintendo. Il suo celebre (per essere un indie) predecessore riscosse gli ottimi favori della critica quando fu rilasciato nell’ormai lontano 2013 e il suo sequel ne conferma e anzi migliora la già ottima offerta ludica.
Vestendo i panni di Wryn, la più grandiosa eroina di tutti i tempi (così viene dipinta nel gioco) dovrete affrontare diversi scenari in cui sarete chiamati a fermare una temibile invasione. Come da stereotipo del genere la trama è semplicemente un pretesto per dare il LA alla frenesia del gioco. Le vicende che vi verranno raccontate sono tranquillamente dimenticabili e potrete saltare velocemente i dialoghi senza temere di perdervi chissà quale brillante citazione. In realtà tutto ciò non rappresenta assolutamente un difetto dato che il cuore pulsante del gioco risiede nel suo frenetico e collaudato gameplay.
I comandi sono di semplice apprendimento, sebbene capirete bene le varie potenzialità del vostro personaggio solo con l’avanzare della storia. Ai due stick analogici è lasciato il compito della corsa e degli attacchi, il grilletto destro comanda il salto (e i successivi spostamenti in aria fino ad un massimo di 3) e il grilletto sinistro attiva un praticissimo bullet time di Max Payniana memoria. Gli attacchi di Wryn risulteranno devastanti sui debolissimi nemici che cercheranno (invano) di affrontarvi lungo i quadri. Solo a livelli di difficoltà più elevati e nelle situazioni con decine di avversari su schermo si può incappare nella necessità di ripercorrere un particolare tratto del livello.
Il picco della sfida, però, si raggiunge ovviamente nelle boss fight, ben 25 nell’intera campagna. Questi scontri risultano sempre godibili e con un tasso di sfida più che adeguato. I boss prevedono quasi sempre più fasi accompagnate da relative trasformazioni e diversificati pattern di attacco. Memorizzarli sarà necessario per sconfiggerli e tentare di raggiungere valutazioni elevate una volta completato il livello. Il voto assegnato dipenderà dal tempo impiegato per il completamento del livello, i danni subiti, il numero di riavvii e la bontà dei vostri attacchi.
L’arsenale di Wryn però non si ferma alle sue fidate ed efficientissime pistole, ma conta anche una katana capace di riflettere i proiettili degli avversari. I nemici, infatti, vi attaccheranno con colpi gialli o viola e a seconda del set scelto, sarete in grado di deflettere uno solo di questi attacchi. L’utilizzo della katana non è obbligatorio ma risulta consigliatissimo, oltre che decisamente adrenalinico contro particolari nemici, garantendo un danno maggiore e quindi una risoluzione degli scontri più veloce e avvincente.
La campagna è il piatto principale offerto da Bleed 2, sebbene sia decisamente corta. L’elevata rigiocabilità però permette di non vivere con frustrazione la brevità del titolo. Ogni volta che si finisce il gioco ad una difficoltà superiore rispetto alla precedente si sbloccheranno nuovi personaggi e arsenali. Vale davvero la pena provarli tutti dato che sono splendidamente diversificati sia nella tipologia di attacchi che nei movimenti, fino ad arrivare alla possibilità di riflettere proiettili di entrambi i colori o di assorbirne l’energia per poi liberare un attacco ancor più devastante.
La possibilità di poter affrontare la campagna anche in co-op è decisamente gradita. L’esperienza in due giocatori risulta ancora più frenetica e fortemente confusionaria, perfetta per una caciarona serata in compagnia. Oltre alla campagna è possibile cimentarsi nelle modalità arcade, in cui avrete solo una vita, e Challenge, in cui si affrontano 3 boss contemporaneamente. Inutile specificare quanto sia poco bilanciata quest’ultima, risultando utile solo per i giocatori più esperti (e testardi) o per chi vuole sparare due colpi a vanvera per puro divertimento.
Il comparto grafico presenta una buona pixel art. I personaggi sono ben disegnati e i loro movimenti, complice una perfetta stabilità del sistema, sono davvero gradevoli. Si sarebbe potuto lavorare di più sul dettaglio dei fondali che spesso sembrano piuttosto vuoti per via, forse, anche della scelta di voler ambientare il titolo su futuristiche e minimaliste astronavi. Le grafiche sono particolarmente accattivanti e mi hanno subito ricordato titoli come Hotline Miami, con caratteri testuali e animazioni decisamente anni ’80. Le musiche, ad opera di Jukio Kallio (Nuclear Throne, Luftrausers) e Joonas Turner (Broforce, Downwell) comprendono temi di facile memorizzazione, decisamente adeguati per l’azione che caratterizza il gioco.
In sintesi Bleed 2 è un titolo decisamente consigliato a tutti i possessori di una Nintendo Switch appassionati di action games 2D, poiché spicca nell’affollato genere dei Run and Gun per stile, gameplay e rigiocabilità. Mi sento però di non condividere affatto la scelta del distributore di proporlo sulla console Nintendo ad un prezzo base di 15€, non perché il gioco non valga la spesa, anzi, ma perché nello stesso momento in cui vi sto scrivendo il pacchetto che comprende Bleed + Bleed 2 è offerto su Steam a soli 12€, e davvero non credo che il vostro computer, per quanto poco performante, non possa far girare perfettamente questi titoli.
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