Sorrisi affabili ed abiti eleganti spesso nascondono pugnali avvelenati.
I fitti ma invisibili fili che attraversano la corte di un regno possono sembrare impalpabili ad un occhio inesperto. Chi vi nasce e cresce sa bene quanto sia vero il contrario, quanto un’amicizia o una conoscenza pesino in quello strano mondo fatto di grandi ricevimenti e nobili imbellettati.
Non esiste matrimonio per amore, ogni unione tra nobili è volta a stringere nuovi legami tra casate o consolidare quelli già esistenti. Quanto detto differisce leggermente quando si tratta di principi e principesse. Oltre ad interessi di natura commerciale, ciò che davvero preme ad un Re è mantenere la pace per il proprio regno. Specialmente se è stata conquistata con le armi compiendo sacrifici immensi.
La vita cortigiana, di per sé non molto emozionante, unita al peso di queste trame può diventare noiosa oltremisura, specialmente se si è uno spirito libero come Lysanne, principessa del reame di Starvos nonché protagonista del romanzo Waylock – I Principi di Shirien, scritto da Marta Leandra Mandelli e pubblicato da A.Car Edizioni.
Non a caso, sin dalle prime righe la incontriamo mentre si aggira furtivamente per le strade del regno, badando di non essere scorta da alcuno. Una grande apprensione alberga nel suo cuore: alcuni bambini sopravvissuti a febbri violentissime sembrano aver perso un che. Come se la loro umanità fosse stata privata di un tassello. Lysanne li osserva e studia da tempo, senza riuscire ad intuire cosa manchi. La sortita non può durare troppo e in breve è costretta a rientrare nel bellissimo castello noto come Waylock, presso cui risiede la corte del regno di Starvos.
La reggia è in fibrillazione, i contratti matrimoniali di Lysanne e di suo fratello maggiore Lamias stanno per essere firmati, coronando il sogno di pace del Re Invincibile, Heron Derein, il loro padre. Una lunga guerra tra Starvos ed il regno di Balkan ha insanguinato le Terre dell’Ovest, culminando nella vittoria di Starvos, ottenuta in larga parte grazie all’aiuto di un potentissimo mago chiamato Wealand, ora consigliere di Heron e detentore di un debito, inizialmente avvolto dal mistero, a cui il re di Starvos non può sottrarsi.
Lamias e Lysanne attendono alle proposte delle altre due famiglie regnanti nelle Terre dell’Ovest, gli sconfitti ed odiati Charmond, del regno di Balkan, e i Signori della Pace che governano su Ferral, i Radamann. Unendo Lamias alla principessa balkaniana, Sienna Charmond, e Lysanne a Rayland Radamann si auspica che la pace raggiunta possa durare ed i tre regni ne guadagnino in stabilità e possano prosperare.
Tuttavia il sangue versato nella guerra tra Starvos e Balkan reclama vendetta e la neutralità dei Radamann potrebbe rivelarsi volta ad altri fini che l’amore per la pace. Alla matassa di interessi vanno aggiunte anche le promesse fatte da Heron Derein al mago Wealand, le quali, non potendo essere disattese, arricchiscono l’intrecciato panorama di alleanze, complotti e intrighi da cui scaturirà un evento inatteso che porterà Lysanne su una strada inaspettata.
Waylock – I principi di Shirien è un romanzo corale d’ampio respiro, punteggiato da personaggi umani e complessi, ricchi di segreti, desideri e aspirazioni che li spingeranno a perseguire obiettivi precisi, anche se per ottenerli spesso dovranno scendere a compromessi con i loro peggiori nemici, facendo buon viso a cattivo gioco in vista di un traguardo più grande.
Promesse e tradimenti, sorrisi e stilettate danzano in un gioco squisitamente intrigante e coinvolgente, nel quale sarà facile immergersi e parteggiare per l’una o per l’altra fazione, a patto che non si pretenda di ottenere “tutto e subito” dalla narrazione. Le numerose sotto-trame devono essere disposte, come pezzi in una partita a scacchi, così da poter seguire il proprio corso, legarsi alle altre ed essere colte assieme nel finale, compito svolto magistralmente dall’autrice che non si lascia travolgere da quella “voglia di svelare” che si tradurrebbe in forzature o buchi di trama.
Per quanto eccellente, l’intreccio non appare come il miglior aspetto di questo libro, che invece si concreta nella grande abilità di Marta Leandra Mandelli di raccontare la meraviglia di mondi vivi e brucianti di magia, in cui ogni creatura è un prodigio inimitabile e accompagna le avventure di uomini e donne che amano, piangono, gioiscono e combattono per ciò in cui credono, animati dal più nobile afflato.Sentimenti contrastanti e candide emozioni albergano nei personaggi, saggiamente guidate dalla penna dell’autrice che accorda il loro palpitare con i battiti del cuore di chi legge che, preso per mano, cammina a fianco dei protagonisti accompagnandoli nel viaggio che cambierà la loro vita.
Sfortunatamente l’editing di questo libro non è dei migliori, tanto che si incontrano abbastanza di frequente piccole sviste verbali o refusi palesemente frutto di un’incuria successiva alla stesura del manoscritto, scheggiature che inficiano la saldezza dell’ottimo patto narrativo che questo testo è in grado di stringere con il lettore. Nonostante ciò, queste mancanze non intaccano aspetti fondamentali, presentandosi come semplici “fastidi”.
Waylock – I Principi di Shirien è un libro raro, di quelli che possono essere letti in molti modi: come una storia di inganni e sotterfugi, un’avventura epica, il racconto della vita di una principessa intelligente e carismatica in un mondo dominato dagli uomini, una lettera d’amore alla fantasia e alla sua importanza.
Per me, è stato tutto ciò, con un accento particolare sulla bellezza dell’immaginazione. Come mai? A voi il piacere di scoprirlo.
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