Quando ci si approccia ad un videogame pubblicato da Team17 è sempre lecito aspettarsi un prodotto di eccellente qualità e dotato di una forte spinta creativa. Stiamo parlando di un team che, negli ultimi anni, è stato capace di rilasciare dozzine di giochi ritagliandosi un’ottima visibilità. Mi riferisco a titoli del calibro di Overcooked (siete matti se non l’avete giocato), i vari e apprezzati Escapists, Worms e molti altri.
Vien da sé quindi avere aspettative alte per la loro ultima pubblicazione: Planet Alpha, sviluppato da Planet Alpha Game Studio (a volte la fantasia…). I vari trailer rilasciati negli ultimi mesi hanno sempre mostrato una personalissima ambientazione aliena, fatta di animali e flora mai visti. La forte capacità immaginifica degli sviluppatori era, perciò, chiara fin dai video dimostrativi ed è riuscita a catturare anche la nostra attenzione. Viste le premesse e l’ottimo portfolio di Team17, non vedevamo l’ora di mettere le mani sul gioco.
Una volta avviato il new game veniamo catapultati, senza fronzoli e cutscene, su un pianeta sperduto dove il personaggio da noi controllato sembra ferito e riesce a stento a camminare. Non ci viene fornito alcun background, nessuna informazione o dettaglio che possa aiutarci a capire come mai ci troviamo su quel determinato mondo. Il poco tempo necessario a imparare i pochissimi comandi di gioco sembra sufficiente per ristabilire le condizioni di salute dell’esploratore. Una manciata di minuti e si ha il primo assaggio di cosa veramente sia questo videogame: Planet Alpha non è che una folle corsa all’interno di un mondo fantastico, vario e dinamico.
Le emozioni che sa donare Planet Alpha sono tutte lì, sin dalle prime battute. È un gioco che ti “sbatte in faccia” tutti i suoi incredibili pregi immediatamente dopo l’inizio. Se avete già sbirciato la valutazione complessiva, avrete intuito che la qualità non scema affatto con l’avanzare dell’avventura, bensì aumenta in modo costante, senza cali.
In Planet Alpha Game Studio sono riusciti a trovare una formula di gameplay dannatamente accattivante. Il nostro alter ego può muoversi solo in 2 dimensioni. Ovviamente può saltare, scivolare ed accovacciarsi, ma non può spostarsi nella terza dimensione. L’effetto finale però è semplicemente sublime dato che tutto ciò che ci circonda è mosso da uno splendido motore grafico 3D. L’orizzonte è lontanissimo e quanto visto su schermo regala l’emozione di esplorare un mondo assolutamente vivace e credibile. All’inizio del gioco si ha la sensazione di esplorare un pianeta pacifico dove l’ecosistema presente vive in completa armonia. Con l’avanzare della storia si è però testimoni di una terribile invasione da parte di un vastissimo esercito di robot il cui intento è, apparentemente, quello di sterminare tutte le forme di vita presenti sull’astro.
La giocabilità è senza dubbio tra i punti forti di questo videogame. I movimenti dell’esploratore spaziale sono convincenti, fluidi e ben legati e ne evidenziano la grande atleticità. A parte l’innata ed evidente resistenza alla corsa (dato che non farete che correre forsennatamente senza avvertire la minima fatica), il protagonista mostra anche grande forza, capacità di salto e di arrampicata. Il suo moveset risulta utilissimo nella risoluzione dei numerosi ed azzeccatissimi puzzle che costellano l’avventura e ne spezzano sapientemente il ritmo. Nonostante le doti ginniche del personaggio, non saremo mai in grado di fronteggiare a viso aperto i nemici (robot o animali che siano) i quali sono fortemente più letali di noi, ma potremo spesso aggirarli o ucciderli contando sull’astuzia e sui rompicapi presenti.
A completare il quadro dei puzzle concorre la possibilità che si acquisisce, durante gli atti iniziali, di poter governare lo scorrere del tempo (e di conseguenza il ciclo giorno-notte) con la pressione dei grilletti posteriori. I rebus più complessi richiedono quindi il sapiente utilizzo di tutti i mezzi che Planet Alpha vi metterà a disposizione, non chiudendovi mai in una gabbia di frustrazione e di ripetitivo trial and error. La risoluzione dei puzzle regala sempre un piacevolissimo senso di soddisfazione e, a tal proposito, devo ammettere che è stato fatto davvero un buonissimo lavoro sul bilanciamento della difficoltà di gioco.
Se il piatto forte di Planet Alpha vi sembra solo la giocabilità (e in realtà non avreste neanche tanto torto) forse ancora non avete ben chiaro quanto sia stupefacente ogni singolo livello di questo videogame. Senza esagerare, a volte ci si ferma davvero ad ammirare quanto appare sullo schermo. I paesaggi sono decisamente mozzafiato, gli animali differenziati e fantasiosi, la flora rigogliosa e plausibile. Anche quando l’invasione robot entra nel vivo, portando con sé distruzione e dolore, i designer sono stati in grado, seppur con tinte più tristi, di farci rimanere a bocca aperta. Inoltre, sebbene si parli di un mondo apparentemente privo di civiltà, i contesti disegnati dagli sviluppatori sono innumerevoli. Selezionare le immagini a corredo della recensione non è stato semplicissimo, tanto è stupefacente la palette di ambientazioni progettate. Davvero applausi da standing ovation sotto questo aspetto.
Sulla trama non si può dire granché invece. Non ci sono cutscene, dialoghi o testi, dunque tutto quel che il gioco ha da offrire sotto questo punto di vista va compreso e interpretato attraverso ciò che vivremo durante l’avventura e grazie alla ricerca (opzionale) di alcuni criptici artefatti. Il finale è, a mio parere, apertissimo alle più svariate teorie e argomentazioni, e mi sembra comunque un ottimo risultato vista l’assenza di linee testuali. Probabilmente chi preferisce avventure più incentrate sulla narrazione potrebbe considerare tutto ciò un difetto, ma c’è da dire che l’intenzione degli sviluppatori di offrire essenzialmente un’avventura 2D al cardiopalma spezzata da intelligenti puzzle, è palese già nei trailer. Insomma, se siete alla ricerca di trame elaborate questo titolo potrebbe non fare al caso vostro.
Ci sarebbe ancora molto da raccontare e soprattutto da mostrare su Planet Alpha. Potrei parlare, ad esempio, delle battaglie con i boss o dell’esplorazione di altre dimensioni, ma la sorpresa, in un titolo come questo, a mio parere gioca un ruolo fondamentale e non mi va assolutamente di rovinarvela. A voler essere puntigliosi si potrebbe chiedere qualcosina in più in termini di longevità ma, onestamente, funziona tutto così splendidamente bene che mi sento quasi in colpa a voler cercare il pelo nell’uovo in un prodotto (tra l’altro offerto ad un prezzo invitantissimo) che dimostra ancora una volta quanto sia variegato e di qualità il panorama indie.
In conclusione mi rimane davvero difficile immaginare l’identikit del giocatore a cui non consiglierei Planet Alpha. Forse davvero solo gli estremisti della mobilità in 3D potranno evitare l’acquisto di questo splendido videogame. A tutti gli altri mi sento caldamente di consigliare l’acquisto di questa piccola gemma di creatività e azione. Il portfolio del publisher Team17 si può quindi fregiare dell’ennesimo ottimo titolo. Bravi ragazzi, continuate così!
Special thanks to Team17
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