Xbox One passerà alla storia come una console controversa, con un lancio caotico e mal gestito e una faticosa (ma costante) risalita, culminata con l’introduzione dell’ormai celebre Xbox Game Pass. Sebbene la line-up di esclusive Microsoft abbia, nel recente passato, prestato il fianco a diverse critiche, bisogna al contempo ammettere la grande quantità e l’innegabile qualità di racing games che Turn10 e Playground Games sono riusciti a piazzare sull’ammiraglia di Redmond. Non sarebbe un azzardo, quindi, sostenere che l’appassionato di corse automobilistiche medio sia più orientato all’acquisto di una Xbox One e che molto probabilmente parte del merito, da qui in avanti, lo si dovrà anche a Forza Horizon 4.
Chi di voi ha già sbirciato la valutazione che fa capolino all’inizio dell’articolo, avrà capito come questo quarto capitolo della serie riesca a confermare le ottime impressioni dei predecessori e, per molti versi, si configuri come il migliore della collana. Ciò in realtà non ci sorprende troppo, visto quanto già analizzato in sede di anteprima e l’ottimo portfolio degli sviluppatori sopracitati. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire perché Forza Horizon 4 è davvero una straordinaria esclusiva Microsoft.
Gli Horizon Festival finora si sono sempre contraddistinti per le affascinanti location che li hanno ospitati. Dopo aver girato in lungo e largo l’Australia nel terzo capitolo, i ragazzi di Playground Games hanno ben pensato di scegliere come ambientazione un’altra nazione, con la guida sulla corsia sinistra: il Regno Unito. La stretta commistione tra zone rurali, spiagge e centri storici pittoreschi mi ha personalmente ricordato quanto visto in Forza Horizon 2 (ambientato in Italia e Francia), ma il tutto ha, ovviamente, un fortissimo accento stilistico british ed è collocato in una mappa dalle dimensioni ben più abbondanti.
Se le campagne inglesi non vi hanno ancora convinto della bontà scenografica di Forza Horizon 4, allora è arrivato proprio il momento di parlare del piatto forte di questo capitolo: le stagioni. È la prima volta che i cicli stagionali fanno capolino in maniera così massiccia e dettagliata in un gioco di corse. Vi basti dare un’occhiata alle foto invernali per capire quanto pesantemente venga modificato lo scenario con i cambi climatici. Come lecito aspettarsi, il tutto si riflette in maniera importante sul gameplay, con fondali che cambiano sensibilmente per aderenza, variazione continua delle profondità visive e alterazioni anche considerevoli dei percorsi.
Questa grande rivoluzione di gameplay si riflette anche sulle modalità e sull’esperienza online del gioco. Forza Horizon 4 continua sulla strada tracciata dal predecessore nel creare un’esperienza completamente personalizzabile in base alle proprie esigenze. In questo capitolo non c’è più una netta barriera tra partite online ed offline, e saltare da una modalità all’altra è diventato di una facilità impressionante. Prima dell’inizio di ogni evento è infatti possibile specificare se si intende affrontarlo in PvP o in co-op con altri utenti o se, in maniera più tradizionale, correrlo offline contro gli oramai ben collaudati drivatar dei nostri amici. Il tutto specificabile con un paio di click in un praticissimo menù pre-gara.
Qualora non si voglia prender parte ad una gara già programmata da Playground Games, è possibile, come in passato, passare alla modalità Blueprints. Detto in sintesi, grazie a questa sezione è possibile personalizzare in lungo e in largo l’evento, scegliendone classi di automobili, percorsi e persino grafiche e locandina. Diventa quindi facilissimo invitare i propri amici o il proprio party ad un evento creato, magari, per esaltare le proprie abilità su una determinata serie di tracciati o con una particolare classe di automobili.
A completare questo ricchissimo quadro concorrono, come dicevo, le stagioni in quello che viene chiamato “a fully synchronized world“, che si attiverà una volta sbloccate tutte le potenzialità del free roaming, dopo qualche ora di corse. Per non creare disparità tra gli utenti ed offrire varietà alle dinamiche di gioco, la stagione in corso sarà la medesima per tutti e ruoterà ciclicamente ogni settimana. Il cambio climatico porterà ogni volta con sé nuovi eventi stagionali, tagliati perfettamente per esaltare il contesto e c’è da aspettarsi, in questo senso, un grande supporto post-lancio da parte degli sviluppatori.
Come da tradizione, le tipologie di corse ed eventi sono molteplici e per tutti i gusti. L’ambientazione così variegata porta inoltre il giocatore a scegliere se concentrarsi più su adrenaliniche corse stradali, forsennate scorribande offroad o più tecnici e tortuosi percorsi cittadini. Per arrivare ai livelli più alti in tutte le categorie saranno necessarie davvero decine e decine di sessioni di gioco contando che, giusto per citarne alcune, ci saranno Road Racing Series, Cross Country Series, Drift Runs.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che una larga parte della community perderà svariate ore anche in modalità alternative come quella fotografica e la celeberrima sezione “painter“, dove è possibile creare la propria livrea dei sogni (o scegliere tra le migliaia già disegnate dagli altri utenti). Ulteriori attività secondarie, più legate all’aspetto free roaming del gioco, sono disseminate in ogni angolo della mappa e comprendono la ricerca di collezionabili, l’esplorazione di tutte le possibili strade, autovelox, salti. Con tutta onestà, questa incredibile mole di eventi può un po’ schiacciare e disorientare il giocatore nelle prime fasi. Il gioco mette davvero tanta carne al fuoco e la presenta così impetuosamente, che forse la maggior parte dei nuovi utenti avrà bisogno di diverse ore prima di imparare a gestire per bene il tutto.
Per chiudere il quadro sulla componente online, non si possono non citare le divertentissime modalità Team Adventure e #Forzathon. Se quest’ultima si è già fatta apprezzare largamente in Forza Horizon 3 e comprende una serie di prove da superare in squadra, Team Adventure si configura come l’introduzione più muscolare di questo capitolo. In questa modalità si affrontano due squadre di 6 piloti ciascuna, in una serie di competizioni diverse. Si va da quelle più stravaganti e scanzonate come la Survival Mode, alle classiche corse su strada, passando per le già viste Freeroam Rush Races.
Il primo team a raggiungere le 3 vittorie (su 5) si aggiudica il titolo, oltre alle ricompense esclusive previste per Team Adventure. L’unica nota leggermente stonata dell’online è, a mio parere, da rintracciare nello striminzito menù di chat rapida. Sebbene sia personalizzabile, avrei apprezzato un ventaglio più ampio di frasi preimpostate selezionabili, come già visto, ad esempio, in Sea of Thieves.
Forza Horizon non sarebbe una serie amata da milioni di giocatori in tutto il mondo se, insieme alla smodata quantità di eventi, non ci fosse un portentoso comparto grafico, che da sempre contraddistingue tutti i suoi capitoli. Forza Horizon 4 riesce a migliorare ancor di più quanto già ammirato correndo sul territorio australiano nel precedente capitolo. Sia ben chiaro, visto il punto di partenza non ci si può aspettare altro che un’ulteriore pulitura e rifinitura del già mostruoso engine Forzatech. Qualora siate tra i fortunati possessori di una Xbox One X, potrete scegliere se far girare il gioco a 4K e 30fps o a 1080p e 60fps. Inutile specificare come le prestazioni siano assolutamente soddisfacenti anche su Xbox One S.
Anche in questo caso c’è da aspettarsi un taglio più arcade rispetto al fratello maggiore Forza Motorsport, ma personalmente mi sono sempre rifiutato di etichettare i capitoli della serie Horizon come arcade puri, visto il notevole livello di personalizzazione della difficoltà garantito dal gioco. Questo sistema, ereditato dai vari Forza Motorsport, permette di agire anche sui più infinitesimi aspetti di IA, trazione, freni e chi più ne ha più ne metta. Ai livelli di sfida più alti e con i vari aiuti elettronici disabilitati, Forza Horizon 4 è in grado di offrire esperienze forse non strettamente simulative, ma sicuramente non arcade. Risulta chiaro che Playground Games voglia offrire qualcosa di molto diverso dai titoli Motorsport e, per quanto mi riguarda, ci riesce in pieno, ma sebbene attraverso le opzioni si possa arrivare a creare un’esperienza decisamente semplificata e poco realistica, bollare Forza Horizon 4 come gioco puramente arcade è sbrigativo e riduttivo.
Il festival musicale Horizon funge ancora da perfetto sfondo per tutta la durata del gioco, pertanto la selezione delle tracce si configura tra i suoi pregi più evidenti. La colonna sonora è di quelle che non stanca mai e che, a console spenta, si inizia ad ascoltare anche su Spotify o YouTube. La campionatura dei rumori delle diverse vetture è strabiliante come di consueto e varia piacevolmente e realisticamente anche in base alla telecamera scelta.
Forza Horizon 4 ovviamente non finisce qui e, accanto a quanto già analizzato, si potrebbero aggiungere altre decine di aspetti, purtroppo non tutti analizzabili in una recensione senza che questa diventi troppo prolissa. Questo quarto capitolo è un gioco immenso sotto il profilo quantitativo. Ci sono la bellezza di 450 automobili appartenenti a 100 marchi diversi, tutte perfettamente realizzate sia internamente che esternamente, ed una moltitudine di body kit altrettanto impressionante. È possibile inoltre acquistare abitazioni, personalizzare il proprio alter-ego, creare team, senza contare le infinite strade lasciate aperte sia dal supporto di Playground Games che da quello della community. La longevità del titolo è potenzialmente infinita e dipende strettamente dalla passione che l’utente ha per il mondo delle corse, dato che è stato già garantito un massiccio supporto post-lancio.
Playground Games e Turn10 hanno di nuovo consegnato a Microsoft l’ennesimo, eccezionale, titolo automobilistico su cui poter contare. Forza Horizon 4, pur non rivoluzionando la formula, perfeziona ed amplia quanto già visto in ogni aspetto, creando un importante precedente storico con la fantastica introduzione delle stagioni. Il gioco consente sia all’appassionato di corse più hardcore che all’utente casual in ricerca di una dose di adrenalina, di passare dozzine di ore in compagnia di un’incredibile quantità di eventi.
Forza Horizon 4 è senza dubbio il miglior racing game free roaming mai pubblicato, uno dei migliori giochi di corse dell’attuale generazione e, più in generale, una grande esclusiva per lo store Microsoft.
Special thanks to BCW and Microsoft
https://www.youtube.com/watch?v=zJ477xAIlgU
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