Delusione!! Purtroppo è questa la parola che accompagna il mio chiudere e riporre quest’albo. Chi ha seguito le mie recensioni sa che la mia più frequente lamentela è rivolta alla mancanza di spiegazioni dietro le trame. Ribadisco comunque quanto detto altrove per chiarezza: la leggerezza e la superficialità sono due cose diverse, e non è detto che in un fumetto debbano esserci per forza trattati di demonologia o misticismo; tuttavia ci si sta allontanando sempre di più dall’organicità delle trame e da un minimo di filo logico che causi gli eventi, in favore di un approccio che forse trova l’apice in quest’albo facendomelo sembrare PSICHEDELICO.
Il bello è che la trama non è affatto male: il prologo è molto accantivante e non troppo spoileroso (non fosse che alla fine dei fatti c’è molto poco da spoilerare, e su questo torno a breve), le scene cruente abbondano e sono pregevoli, le indagini si snodano tra un giusto equilibrio di scorrevolezza e complessità, perfino l’apparizione del buon Carter è abbastanza goduriosa e d’impatto. Ma no, dopo tutto questo plot che decisamente non è niente male, non potete far svanire tutto in un rimpiattino tra bene e male e nel dubbio che alla base della trama ci siano davvero semplici coincidenze. Sì, sto spoilerando tale che chi leggerà l’albo dopo aver letto me (difficile) sbatta meno violentemente contro la delusione.
Comincio a credere che sia il mio metro di giudizio ad essere sbagliato: non dev’esserci sempre per forza un perchè a tutto, anzi forse è stato proprio quello a rendere necessario a DYD un restyling generale. Quello che però inequivocabilmente noto è questo: da quando è ufficialmente in atto la “fase 2” abbiamo assistito ad un continuo alti e bassi, essenzialmente sovrapponibile al vecchio modo di concepire la testata. Certo, queste piccole novità introdotte hanno rallegrato un po’ l’atmosfera generale e ravvivato l’entusiasmo dei lettori, ma si deve gridare al capolavoro? Considerato che la vera perla della fase 2, il buon John Ghost, che a me ha assolutamente convinto, fin’ora è apparso una volta sola (e mi sta bene, ma spero di vederlo almeno una volta in questo neonato 2016), la risposta del sottoscritto tende sempre più verso il no, e non per la mancanza di gradevolezza del fumetto ma per un problema costitutivo sempre più rimarcabile, ossia la leggerezza delle soluzioni delle trame.
Due parole sui disegni con la mia solita noncuranza: i disegnatori sono 4 e prego qualcuno che se ne intende più di me (magari i miei stimati colleghi) di spiegare perchè. Il tratto dello storico Piccatto comunque si riconosce e si fa apprezzare, altre tavole sono molto meno godibili e presumo che la cosa sia da ascrivere agli altri 3.
Aspetto con ansia il numero della Barbato, nel frattempo… Avanti il prossimo!!
Dolan Dox
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