IO – Sola sulla Terra si può inserire in quel filone sci-fi catastrofico che spera di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo i cambiamenti climatici, ma senza risultati.
La Terra come la conosciamo oggi non esiste più. A causa dell’inquinamento globale l’aria che respiriamo è diventata tossica, provocando la morte di migliaia di persone. L’ultima speranza per l’umanità è stata quella di partire in massa con delle navicelle chiamate Exodus, per dirigersi su una colonia spaziale in orbita su Io, una delle lune di Giove con più attività vulcanica, attività necessaria all’accumulo di energie per l’esplorazione dello spazio profondo alla ricerca di una nuova casa.
La protagonista, Sam Walden, è una giovane scienziata rimasta sulla Terra con l’obiettivo di salvare il pianeta. Le sue ricerche coinvolgono le api, che come insetti impollinatori sono fondamentali per il prosieguo della vita: insieme al padre, il dottor Harry Walden, stava cercando di farle adattare alla nuova atmosfera ricca di ammonio, in maniera tale che sopravvivessero e potessero continuare a svolgere la loro funzione.
La ragazza vive sola in una delle poche “sacche d’aria” rimaste, di solito situate nei posti più alti e lontani dalle città, le quali sono completamente avvolte da una nebbia velenosa. Per procurarsi ciò di cui ha bisogno si arma di maschera antigas e bombole di ossigeno e vaga tra la desolazione della città più vicina, poi fa ritorno al suo laboratorio dove prosegue con i suoi studi. La sua vita solitaria va avanti fino all’arrivo di un uomo, Micah, interpretato da Anthony Mackie (il Falcon degli Avengers).
Dopo un film d’esordio molto simile, il regista Jonathan Helpert si ritrova come seconda scelta di questa produzione a causa dell’abbandono del collega Clay Jeter, con una sceneggiatura scritta addirittura a sei mani. L’incontro di più teste non ha sicuramente contribuito alla nascita di un prodotto d’eccellenza, che con lunghe attese e quasi nessun colpo di scena si può annoverare tra i film più noiosi che abbia mai visto.
La storia è piatta, scontata, e i dialoghi tra i due protagonisti sfociano in una retorica ridondante e non necessaria. Entrambi sono intenzionati a lasciare il pianeta con l’ultima navicella ed hanno un countdown ben preciso di cui però sembrano non curarsi. Le loro azioni sono lente e dilatate nel tempo, mancano il pathos e l’azione che ci si aspetterebbero questo genere di film. Le scelte registiche si mantengono sul semplice, sfociando anche nel monotono in alcuni punti, tanto da annoiare a morte. La chimica tra i due attori è ridotta al minimo, anche loro sembrano spenti, come tutto il resto del film, dove persino il colpo di scena finale non contribuisce a risollevare la situazione.
Le poche note positive di IO – Sola sulla Terra riguardano la scenografia e le location utilizzate nel film. La desolazione della città con la natura modificata dagli agenti tossici è l’unica caratteristica che attiva un minimo i sensi dello spettatore. Sensi assopiti anche dal sottotesto “morale” che si vuole portare avanti e che con citazioni mitologiche e Platoniche cerca lanciare un messaggio, il quale però non passa tutti i canali della comunicazione e resta sospeso, come le aspettative di chi si trova dall’altra parte dello schermo. Si guarda questo film con l’attesa di un colpo di scena, un momento d’azione, una fuga rocambolesca, e forse questo è l’unico sentimento che riesce a far arrivare fino in fondo alla visione di un lungometraggio che non propone nulla di nuovo o di interessante.
Il finale, scontato come quello di una commedia romantica dove i due alla fine si innamorano, è la degna conclusione di un prodotto deludente, che inizia con le giuste premesse ma getta solo fumo negli occhi.
Sono solo parzialmente d’accordo …..critica a mio avviso troppo dura …. la recitazione è discreta , buona la scenografia …..anchio dopo i primi minuti lo trovavo così lento da apparire noiso ma testardamente lo ho guardato fino alla fine…… la lentezza in questi casi può avere 2 effetti : generare noia e poi sonnolenza ( effetto posutivo per il sottoscritto…insonne cronico) oppure fare riflettere sul messaggio (chiaramente ecologista) del film voto 9su 10
Concordo quasi completamente con la recensione. Noioso, privo di colpi di scena. A me non dispiacciono le citazioni di Platone, ma è vero che la mancanza di sviluppi rende il tutto molto faticoso. Una domanda: chi è quel bambino che compare alla fine vicino a San? Inutilmente misterioso.
Concordo. 90 minuti di noiosa attesa per un sussulto, una “sterzata” narrativa che non arriva mai, neanche quando Micah scopre che un ape regina viva. Tanto da chiedersi se l’apparente colpo di scena finale e l’interrogativo che solleva sia voluto o accidentale. Due stelle, ma solo per le atmosfere insolitamente decadenti un film di fantascienza…