Come si evince dal titolo, Nippon Folklore racchiude leggende e miti dal Sol Levante. Un progetto decisamente nuovo ed ambizioso per la casa editrice Oblomov, che l’ha portato alla luce grazie all’autrice Elisa Menini, però non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto.
Giudicare una raccolta di racconti non è facile, in quanto non tutti possono incontrare necessariamente la nostra sensibilità ed il folklore appartenente al Sol Levante ha miti e personaggi di una varietà immensa. Nello specifico il volume si è preposto di trattare sette storie: Il tanuki e la volpe, Il gatto dai tre colori, Momotaro, La donna carpa, Taro il dormigliore, Il cappello di paglia, Il granchio e la scimmia.
A mio parere è la brevità delle storie ed il loro insieme che sfavorisce una riuscita totalmente ottimale del volume. Le storie scelte non hanno alcun filo conduttore se non l’essere emblematiche del folklore nipponico: le raccolte di favole sono sempre belle, personalmente le adoro, ma se scelgo di prendere un libro riguardante miti e leggende allora preferisco un volume molto corposo, organico, in grado di esprimerli al loro massimo potenziale. È vero che Nippon Folklore tratta di miti brevi come le favole di Fedro (quindi la lunghezza non è un enorme punto a sfavore), però le favole dello scrittore latino oltre ad avere come protagonisti quasi sempre degli animali, offrivano anche una morale finale, mentre nel volume pubblicato dalla Oblomov sento fortemente la mancanza di questo elemento.
Magari non sarò riuscita io a cogliere la morale di ogni storia, però in alcune è decisamente esplicita (quasi al pari della favola della cicala e la formica) mentre in altre sembra totalmente assente, dando la sensazione che siano totalmente fini a se stesse. Forse questo elemento di discrepanza non sarebbe emerso tanto se all’inizio di ogni capitolo, oppure alla fine del volume stesso, fosse stato presentato il mito in generale oppure il suo protagonista; tale spiegazione avrebbe potuto introdurre l’idea che non esiste solo una storia inerente a questo o quel personaggio, così da non doverne ricercare necessariamente il valore educativo.
I disegni sono in pieno stile asiatico, perfettamente coerenti alla materia trattata: davvero una gioia per gli occhi. Ogni capitolo ha una scelta di colori fondamentali differenti, e ciò valorizza maggiormente ogni singolo racconto permettendo al lettore di avere un fortissimo impatto visivo. Anche le dimensioni dell’albo, la copertina e la qualità della carta danno un’idea vintage che avvicina alla sensazione di tempi lontani.
Nippon Folklore al di là di tutto è lettura che svaga ed avvicina alla cultura nipponica, un volume realizzato con estrema cura che in libreria cattura decisamente l’attenzione.
Un ringraziamento speciale alla Oblomov
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