Kids With Guns 2: Tribe

kids with guns 2 capitan artiglio bao

Voto:

Finalmente il secondo capitolo della trilogia tecno-western Kids With Guns è arrivato! Non contenta, sia per estrema fiducia nel prodotto che per collezionismo, mi sono accaparrata l’edizione aumentata offerta dalla Bao Publishing: tutta la prima tiratura ha 16 pagine aggiuntive con interessantissimi extra ed il logo, sulla copertina e in costa, nella versione dorata anziché in nero.

La prima cosa degna di nota di cui parlare è il riassunto iniziale, che molti forse forse potranno ritenere irrilevante, mentre per me è un dettaglio molto gradito. Si tratta di una vignetta narrata da un personaggio; semplice, concisa e pertinente, non il solito muro di testo, ed aiuta tantissimo a riprendere il filo dal volume precedente.

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Per chi non ha avuto ancora il piacere di conoscere Kids With Guns, mi permetto di introdurre molto brevemente l’ambientazione. La storia si svolge in un mondo dalle tinte western con l’aggiunta di dinosauri, tecnologia e magia, insomma, un vero e proprio calderone che però funziona in maniera straordinaria. I protagonisti sono i tre fratelli fuorilegge Dave, Dan e Duke Doolin, figli di Bill “La Morte” ed ognuno di loro ha ricevuto dal padre un teschio in grado di renderli immortali.

Con queste premesse Kids With Guns sembrerebbe solamente un susseguirsi di scorrerie da parte di persone con i superpoteri a cavallo di dinosauri, ma allora dove sono i bambini? Il vero punto di svolta è rappresentato dalla comparsa dal nulla della Bambina senza nome e dal suo legame con Dave, diventato suo padre adottivo.

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Potrei aggiungere di più riguardo alla trama, ma non voglio rovinarvi alcuna sorpresa. Già nel primo volume Capitan Artiglio ha ideato un finale con i controfiocchi, che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all’uscita del seguito ed ha assolutamente mantenuto le aspettative. La trama di Kids With Guns 2 colpisce dritto il lettore già dalla prima pagina, riprendendo uno dei tre fratelli protagonisti “abbandonato” nel primo volume e stimolando da subito enorme curiosità sui futuri eventi.

I personaggi (sia quelli principali che secondari) vengono ulteriormente approfonditi e si evolvono seguendo il corso naturale degli eventi. È affascinante vedere come l’autore sfrutti gli eventi ed i tempi per far emergere diversi aspetti del carattere dei protagonisti, ma anche per farli crescere e prendere le redini della loro propria storia. Ognuno ha un obiettivo ben chiaro in mente e farà di tutto per seguirlo, nella piena dimostrazione del detto “il fine giustifica i mezzi”. La vera gioia è che Capitan Artiglio è riuscito a dare importanza a tutti i personaggi trattandoli in egual modo, senza mai dimenticare l’importanza delle figure secondarie ed arrivando così a creare una storia “completa”.

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Ad uno sguardo inesperto e frettoloso il disegno potrebbe sembrare quasi infantile, ma basta sfogliare qualche pagina per capire non potrebbe esserci considerazione più sbagliata: il tratto è curato nei minimi dettagli, anche negli sfondi e nella scelta dei colori. L’autore crea dei veri e propri cambi d’abito per i personaggi assecondando le situazioni che vivono, inoltre le varietà di dinosauri ed esseri umani mostrate sono innumerevoli, senza contare l’enorme espressività che riesce a far trasparire da una curatissima mimica facciale, totalmente in linea con il suo stile.

Capitan Artiglio è un maestro che padroneggia appieno il suo stile, riuscendo a trasmettere esattamente ciò che vuole e questo è possibile anche perché scrive e disegna ciò che gli piace e lo diverte, senza alcun vincolo. Tale senso di libertà ed appagamento traspare anche nella storia che si sviluppa senza alcuna forzatura, senza mai risultare noiosa o lenta in un ritmo scandito dall’alternanza di momenti pieni di dialoghi ed intere tavole mute.

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Parlando proprio dei testi, tutti i personaggi sono effettivamente dei chiacchieroni, com’è giusto che sia considerando che uno dei mezzi principali di linguaggio del fumetto sono i dialoghi e che qui manca anche l’intervento di un narratore esterno. L’azione e il trambusto si contrappongono alla presenza della Bambina senza nome, un personaggio a mio parere eccezionale. Il suo silenzio, la sua resilienza, si oppongono ad un mondo caotico e sempre di corsa creando un perfetto equilibrio all’interno del fumetto.

Kids With Guns è una lettura che raccoglie in sé alcuni dei migliori aspetti di azione, western, magia, fantascienza, investigazione e dinosauri, affrontati in chiave spensierata e colorata. Non potrete resistere a questo connubio tra violenza e ricerca degli affetti e sarà inevitabile provare la stessa impellenza che hanno i protagonisti nel raggiungere ciò che è a loro caro, presi appieno dalle loro vite ed interessi.

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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