Tra film e fumetti, la saga di Hellboy ha portato il personaggio del gigante rosso sempre più sotto i riflettori e ciò ha incuriosito il pubblico anche sui suoi colleghi del B.P.R.D., personaggi apparentemente secondari eppure di spicco e con storie altrettanto interessanti.
Magic Press porta in Italia i personaggi iconici della saga con varie collane “Hellboy Presenta“, come quelle su Rasputin ed Abe Sapien; l’ultima uscita dedicata a Blue, quella di cui mi occuperò oggi, è la numero 9, dal titolo “Vite Perdute e Altre Storie“, volume che racchiude ben 6 storie ideate dal genio di Mike Mignola con l’aiuto di Scott Allie e John Arcudi, ognuna caratterizzata dall’estro di un disegnatore diverso.
Ognuno di questi racconti ha un focus ben preciso che viene assolutamente soddisfatto, tanto che non si ha la sensazione di leggere cose aggiunte tanto per riempire le pagine o per mettere in luce questo o quell’autore: ogni storia ha un suo senso e contribuisce ad approfondire la figura del protagonista in modo inedito e sempre differente. I racconti trattano sia il presente, con avventure in giro per il mondo indagando e combattendo mostri nei più disparati angoli della Terra, che il passato, arrivando addirittura a scoprire chi realmente sia l’essere classificato come Icthyo Sapien.
Il ritmo è sapientemente scandito e nonostante gli sceneggiatori siano sempre gli stessi, cambia da capitolo a capitolo adattandosi alla narrazione e ai disegni, facendo sì che il lettore non si annoi mai. Azione e parti più riflessive si alternano senza appesantire o snaturare il fumetto, anzi, rendendolo più fruibile e “realistico”, perché è perfettamente plausibile che nella vita di un agente del B.P.R.D. come Abe ci siano momenti d’azione sul campo come quelli totalmente dedicati all’investigazione o allo studio.
Mignola è Mignola e lascia il segno ancora una volta sganciando una bomba immensa proprio con questo nono volume, perché vengono finalmente svelate le origini del mostro blu (anche se solo in parte, il tutto verrà sicuramente approfondito in seguito), in un modo completamente inaspettato se non nelle più sfrenate fantasie. Lo sceneggiatore ci stupisce offrendoci uno scenario che nessuno finora aveva osato immaginare ed inizia a presentarcelo con calma, senza svalutarlo e dandosi i giusti tempi.
La collana di Abe Sapien, come quella di Hellboy, incentra i racconti sul suo protagonista senza però mai dimenticare anche gli altri appartenenti al gruppo del Bureau of Paranormal Research and Defense (compresi i secondari, come l’omuncolo Roger), e proprio per questo ci invoglia a seguire i vari protagonisti di questo fantastico universo, incuriosendoci e spingendoci a volerne sapere sempre di più. Una scelta geniale e decisamente funzionale, perché permette ai lettori di scegliere se approfondire l’universo di Hellboy o seguire solo un determinato personaggio (un po’ come fa la Marvel).
Il vero punto di forza di queste collane però è che danno sempre l’occasione ai nuovi arrivati di approcciarsi senza difficoltà alla lettura: i racconti sono godibili anche in assenza dei numeri precedenti e le situazioni più complesse, così come i personaggi particolari e meno conosciuti, vengono spiegati tutte le volte nell’introduzione. Questa scelta ci offre un prodotto di ottima qualità, fatto talmente bene da spingerci (e non costringerci) all’acquisto successivo.
Ogni numero è speciale, ma questo volume 9 di Abe Sapien è memorabile e soprattutto non può mancare nella libreria degli appassionati della saga di Hellboy. Esteticamente un piccolo gioiello, poiché ogni autore dà il meglio di sé in ogni racconto, impreziosendolo con il suo unico e riconoscibilissimo stile, mentre Mignola insieme a Scott Allie e John Arcudi crea un arco narrativo davvero unico e irresistibile.
Attendo con impazienza il prossimo volume, per approfondire ancora meglio la figura del mitico Icthyo Sapien.
Un ringraziamento speciale a Magic Press
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