A chi non è mai capitato di imbattersi nella spaventosa bocca dentata dello xenomorfo ideato dal folle genio di H. R. Giger? Tra film, fumetti, poster, t-shirt e addirittura cammeo in film parodistici, è praticamente impossibile non aver incrociato almeno una volta il terrificante alieno del franchise Alien. Eppure quello che è diventato un’icona pop a tutti gli effetti, nel 1979 – anno dell’uscita del primo film – ebbe un successo decisamente moderato, anzi, da qualcuno il lungometraggio venne addirittura definito non meritevole di nota.
Il tempo fortunatamente ha dato ragione agli estimatori di uno dei primi horror fantascientifici della storia del cinema, tanto che l’universo di Alien si è allargato in una consistente (anche troppo!) serie di film. Il mix tra horror e fantascienza, tra spietati mostroni alieni e astronavi, e l’estetica indiscutibilmente affascinante degli xenomorfi, ha inevitabilmente attirato anche gli sceneggiatori più lontani dal genere e le menti più geniali del fumetto. Artisti del calibro di John Arcudi, Richard Corben e addirittura Moebius hanno deciso di confrontarsi con l’alieno parassita più spaventoso del mondo del cinema.
Data la carrellata di maestri che hanno dato un volto al terribile Linguafoeda acheronsis, era solo questione di tempo prima che una raccolta delle migliori storie della serie Alien prendesse forma anche in edizione italiana. SaldaPress ha selezionato il meglio del meglio di oltre trent’anni di produzione Dark Horse Comics, riunendo in – per ora – due volumi, intitolati Aliens Grandi Maestri, le storie brevi più belle e particolari che hanno per protagonista lo xenomorfo “gigeriano”, rendendo sicuramente felici moltissimi appassionati.
Punto di forza delle raccolte è la loro eterogeneità. Il leitmotiv di Alien è infatti sempre lo stesso: una ferocissima specie aliena parassita si annida nel corpo di altri esseri viventi provocandone la morte nel più atroce dei modi, mentre i protagonisti tentano di scappare e di arginare il pericolo. Tuttavia i piccoli e grandi classici qui selezionati sono tutti dotati di una particolarità che li rende unici e che spezza la monotonia della trama alla base della serie.
Dal punto di vista dell’originalità, la seconda raccolta, Aliens Grandi Maestri vol.2, è forse la più intrigante. La prima storia ad esempio è una vera e propria raffinatezza da collezionista: a primo impatto Caos Totale risulta un caos a tutti gli effetti; 43 diversi disegnatori – tra cui Duncan Fegredo, D’Israeli, David Lloyd e Moebius – si sono occupati ognuno di una pagina della storia, rendendo l’opera, nel suo insieme, un caleidoscopio di forme e di stili diversi. La disomogeneità di quest’opera collettiva non risulta però disturbante, vista la semplicità – a tratti anche disarmante – della storia; l’attenzione del lettore è interamente focalizzata sui cambi stilistici e impegnata a tentare di riconoscere la mano che si è occupata di quella tavola. Disegni decisamente “cartoon” si alternano a stili “supereroistici”, stilizzati e perfino caricaturali, molto diversi dallo stile cui è abituato il lettore di Alien, creando atmosfere psichedeliche, quasi oniriche, da incubo. Fortunatamente, come anticipato, il fulcro di Caos Totale è appunto la forma, perché la storia che ci viene raccontata è quella del classico relitto abbandonato e di una squadra di recupero che disgraziatamente incappa nella minaccia aliena che si annida nell’ombra. Cliché.
Sceneggiatura divertente e particolare è invece quella di Stagione Turistica (storia di Beau Smith, disegni di Gray Morrow): un bianco e nero vecchio stile ci porta su un “pianeta a tema western” creato per il divertimento dei turisti, dove il vecchio metodo speroni-e-pistola sembra ancora avere la meglio sull’avanzatissima tecnologia laser e sulle armi al plasma.
Degno di nota dal punto di vista contenutistico è poi Gli Dèi Antichi (storia di Nancy A. Collins, matite di Leif Jones), che con molta ironia ci fa seguire le orme di alcune sette religiose autoesiliatesi su un pianeta lontano. Una di queste sette, la fratellanza esoterica di Tulitu, che aveva scelto come profeta lo scrittore horror Horace Payne Loveless – all’ovvio riferimento a Lovecraft e alla sottile frecciata a Scientology dedichiamo solamente questa parentesi, ma la lettura della breve storia è decisamente consigliata! – riconosce nel ritrovamento di una grotta di xenomorfi addormentati un segno dell’arrivo del giorno del giudizio. Detto ciò la conclusione è quasi scontata, ma è divertente – sentiero seguito dalla sceneggiatrice – leggere la successione degli eventi quasi come si trattasse di un giallo da risolvere.
Il Cacciatore spicca invece dal punto di vista sia dell’illustrazione sia dell’ambientazione: gli acquerelli di David Wenzel (sceneggiatore, disegnatore e colorista), ci portano su delle drakkar vichinghe alla scoperta di uno xenomorfo che semina il panico in un Medioevo popolato da berserker e paladini.
Varietà è quindi la parola d’ordine di questa raccolta, che si conclude con una Cover Gallery di tutto rispetto in cui si susseguono una dopo l’altra le copertine degli albetti originali che compongono questa antologia extraterrestre.
Con l’eccezione di quelle sopra menzionate, le storie brevi che SaldaPress ci propone non sono sempre originalissime, ma ognuna di esse ha un più che valido motivo per rientrare nella lista degli “imperdibili” di ogni collezionista.
E poi, diciamocelo, vedere uno xenomorfo in azione fa sempre piacere… a meno che non si annidi nel tuo armadio!
Un ringraziamento speciale a SaldaPress
Il mio consiglio musicale di oggi per accompagnare la lettura non può che essere la colonna sonora di Aliens.
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