Memorie di uno Spirito Felino è il perfetto esempio di quando i sentimenti riescono ad andare oltre la carta stampata colpendo direttamente il cuore. Marga Biazzi (aka BlackBanshee) dopo Piccole Ballate Crudeli ha portato al Lucca Comics & Games 2019 questo nuovo fumetto autoprodotto incentrato sui gatti, la dolcezza e sulla magia delle creature di favole e leggende.
Il fumetto ha letteralmente sbancato a Lucca: già dal terzo giorno tutte le copie sono andate esaurite, confermando quanto il pubblico ami ed accolga calorosamente i lavori di BlackBanshee. Se non siete ancora convinti del valore di quest’opera, spero di potervi chiarire il più possibile le idee al riguardo con la mia recensione.
Già solo sfogliandolo, Memorie di uno Spirito Felino dimostra di essere di una bellezza e delicatezza d’altri tempi: le pagine, sfruttate fin nei più piccoli spazi, hanno uno sfondo sul beige con una leggera trama sottostante, quasi a dare la sensazione che il fumetto sia un tesoro nascosto sopravvissuto alle ferite degli anni e noi lettori i fortunati eletti a cui è stato permesso l’onore di avere questo prezioso cimelio fra le mani. Questa sensazione viene ulteriormente accentuata dai colori dalle tinte tenui che rimandano ad una palette cromatica scelta con cura per dare coerenza al racconto ed in grado di porre attenzione esattamente su ciò che vuole l’autrice.
Il racconto parla di Délice, una gatta decisamente fuori dal comune, perché in realtà è un bakeneko millenario: nata in Giappone, un tempo Nenneko (vero nome della protagonista) era una semplice gatta, ma poi l’odio e il rancore l’hanno trasformata in uno spirito. Solamente l’amore di una vecchietta è riuscita a guarire le ferite del suo cuore, insegnandole nuovamente ad amare e a fidarsi degli umani, così da allora lei ha viaggiato per tutto il mondo assecondando la sua voglia di esplorare e stare con le persone fino a fermarsi a Parigi, insieme ad Etienne.
Con estrema dolcezza, giorno dopo giorno lo spirito felino vive al fianco dell’umano, ascoltandolo, consolandolo, amandolo, anche se non riesce a rivelargli la verità sulla sua identità se non in sogno. Nenneko si strugge per la presenza di una nuova compagna e le fa continuamente dispetti perché vorrebbe il ragazzo tutto per sé, intanto altri spiriti amici vengono a trovarla, a volte rievocando insieme il passato. Al lettore viene mostrato il vissuto della protagonista, com’è diventata uno spirito, vengono messi a nudo i suoi pensieri e desideri, così da creare una forte empatia con lei, tanto da inquadrarla come amica e desiderando fortemente il suo bene e la realizzazione dei suoi desideri (d’altro canto, come viene detto nel fumetto “Piacere a tutti è sempre stato il talento di Nenneko“).
È assolutamente da precisare, però, che Memorie di uno Spirito Felino non è solo il racconto di una bakeneko gelosa del proprio umano, perché nella sua lineare semplicità la trama nasconde molto di più soprattutto a livello tematico. L’amore è lo sfondo che apre l’orizzonte a tantissimi altri temi, alcuni trattati in modo più diretto, altri presentati in secondo piano e da scovare attraverso una seconda lettura più analitica.
Questa è proprio una di quelle letture da affrontare due volte: una per godersi appieno l’atmosfera, lasciarsi totalmente in balia dei sentimenti e vivere le avventure di Nenneko seguendo il suo ritmo, piangendo e gioendo per lei e soprattutto stupendoci per tutti gli spiriti e spiritelli creati dall’autrice; l’altra invece è necessaria per carpire ogni piccola citazione, godere dei disegni fin nei minimi particolari e soffermarsi su alcune situazioni e sui dialoghi, in modo da scovare altri temi prima ignorati o analizzati solo fugacemente.
La lettura è molto coinvolgente e nonostante di prima acchito il racconto possa sembrare “per ragazze” mi permetto di dissentire: se non conoscete Marga Biazzi, sappiate che nei suoi fumetti non esistono storie d’amore fini a loro stesse, ma racchiudono veri e propri mondi nuovi i cui i personaggi si muovono e si rendono protagonisti di vicende in grado di far provare emozioni fortissime, tra cui disapprovazione, tristezza, sollievo… BlackBanshee dona ai lettori tutta se stessa senza censurare nulla, neanche la morte, narrando al contempo tutto in maniera elegante.
Memorie di uno Spirito Felino è un fumetto che dona qualcosa di concreto a noi lettori, ricordandoci che racconti come questi possono ancora essere narrati seguendo i loro ritmi, senza omologarsi alla fretta ed al linguaggio odierno; è un volume creato con cura sia a livello estetico che narrativo, una piccola perla in grado di brillare in mezzo ad un mare di mediocrità.
Un ringraziamento speciale a Marga Biazzi
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