I remake di film o giochi tanto amati in passato, scatenano sempre diverse sensazioni negli spettatori: oltre a chi si dice deluso per motivi vari ed eventuali, c’è chi invece è felice di ritrovare esattamente ciò che si ricordava nonostante un comparto grafico completamente nuovo.
Mewtwo colpisce ancora – L’evoluzione, remake in CGI del primo film dei Pokémon, in me ha sortito più il secondo effetto che il primo. Io e il mio migliore amico d’infanzia nei primi anni 2000 consumammo la VHS dell’originale, riuscivamo a citarne ogni singola battuta, quindi ne ho un ricordo ben vivido. Per questo, sapendo benissimo che questo remake arrivato su Netflix non avrebbe potuto eguagliare la bellezza del vecchio film animato, posso dirmi soddisfatto.
Il bambino che è in me desiderava non solo rivedere i suoi beniamini, ma anche sentire le loro voci come quelle che ricordava, e questa aspettativa non è stata delusa: per quanto un minimo si possa avvertire il passare del tempo, i doppiatori hanno comunque fatto un ottimo lavoro.
Proprio perché la mia parte fanciullesca è stata accontentata, non ho potuto fare a meno di sentirmi un poco imbarazzato, visto che ormai sono cresciuto, ma magari è solo un problema mio. Allo stesso tempo mi rattrista un po’ che la sigla di apertura sia quella americana tradotta e non quella di Giorgio Vanni.
La parte di me più adulta e “studiata” si è beata invece degli aspetti tecnici del film: la computer grafica, usata benissimo nella rappresentazione dei Pokémon (anche perché essendo solo quelli della prima generazione hanno potuto curarli di più), e la regia, che offre scene di combattimento davvero ad effetto e degli splendidi scorci e piani sequenza. Degni di nota anche gli effetti sonori e la soundtrack, che ripropone i brani dei giochi e dell’anime in una maestosa versione orchestrale.
Riguardando quelle scene salienti e riascoltando quelle battute memorabili, ho sentito ricongiungersi in me sia il piccoletto che aveva sempre tra le mani il Game Boy Color con la cartuccia di Pokémon Argento, che l’adulto desideroso di avere una Switch. Forse alcuni di voi che hanno adorato allo stesso modo Mewtwo colpisce ancora da piccoli riusciranno a capire di che parlo, ma credo che anche i giovani allenatori di Pokémon che non l’hanno mai visto potranno apprezzare questa versione “Evolution“.
Ora però basta che non inizino ad uscire remake in CGI anche di tutti gli altri film dei Pokémon usciti tra fine anni ’90 e primi 2000, perché la nostalgia è come il miele: dolce quanto si vuole, ma alla terza cucchiaiata viene anche la nausea. E poi si riempie la faccia di Beedrill, e non è bello.
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