Da cinquant’anni un’anomalia, un mostro con poteri senza eguali continua ad affliggere la Terra. Non si sa nulla di questa creatura gelatinosa molto simile ad un gigantesco blob, se non che la sua densità è a livelli estremi e a volte (molto raramente) può avverare i desideri delle persone che gli stanno vicine; i meno fortunati vengono distrutti senza alcun rimorso o pietà, pedine sacrificabili sul cammino del nemico. Essa appare quasi senza preavviso, semina distruzione e poi scompare nuovamente mettendo l’intero pianeta nel panico. Esiste una sola persona in grado di opporsi a lei: Antenna.
C’è un problema: Antenna è scomparso e nessuno sa dove sia andato, mai l’umanità è stata così indifesa. Questo è il mondo descritto in Sostanza Densa, fantastico progetto ideato da Tommy Gun per Progetto Stigma ed Eris Edizioni, che fonda le sue basi su cosa accadrebbe nel mondo se rimanesse unicamente un super-cattivo.
Il mondo a cui ci affacciamo ha tentato di organizzarsi trovando modi per vivere (e sopravvivere) nel modo migliore possibile alle incursioni dello strano blob, investendo a livello scolastico per insegnare ai bambini come formulare correttamente i loro desideri ed istruendo la popolazione riguardo a come comportarsi quando compare il nemico. L’assenza di Antenna però manda in crisi un già inesistente equilibrio: c’è chi idolatra la strana sostanza, chi tenta di realizzare i propri desideri rischiando la vita e chi addirittura approfitta del caos per agire impunito.
Sostanza Densa si presenta con colori saturi ma ben sfumati, tanto da rendere realisticamente drammatico ciò che si legge, poiché Tommy Gun illustra un mondo quasi pretenziosamente felice, seppur distrutto da un’entità senza alcun apparente scopo e raziocinio. L’autore inoltre ricorre ad alcuni stereotipi tipici dei fumetti supereroistici (come le enormi onomatopee o la costruzione di alcune vignette) che permettono al lettore di immedesimarsi ancor più nell’atmosfera ideata.
I protagonisti su cui si concentra il racconto di Sostanza Densa sono dei “tipi qualunque” con le loro problematiche, che si trovano a dover affrontare una delle drammatiche apparizioni del nemico azzurro. Non sono tanto importanti come singoli, ma è importante il messaggio che veicolano e ciò che incarnano: una madre che vuole sopravvivere insieme a sua figlia, la preoccupazione per gli amici, la meraviglia di fronte alla possibilità di poter realizzare un desiderio, il dramma della perdita, la follia, l’importanza delle persone, la disperazione per un desiderio esaudito male.
Tommy Gun in Sostanza Densa esprime tutte queste tematiche in uno scorrevole di susseguirsi di eventi che attraversa lasso di tempo brevissimo, senza mai permettere al lettore di riprendere fiato se non in alcuni flashback ben narrati ed esplicativi per comprendere meglio il contesto. Questi flashback sono orchestrati in modo tale da risultare quasi come momenti di silenzio in mezzo al caos, perché appaiono inaspettatamente nel pieno della narrazione e sono caratterizzati non solo dal bordo pagina nero, ma anche dal loro essere in bianco e nero se non per pochissimi colori, scelti per evidenziare ciò su cui il lettore dovrebbe soffermarsi.
L’autore pone il lettore costantemente in tensione poiché, perso in una lettura a perdifiato, i dilemmi etici arrivano come pugni nello stomaco e fanno porre la domanda più grande di tutte: “Io cosa farei se fossi nella stessa situazione?” Tutti abbiamo visto film e letto fumetti distopici o post-apocalittici, ma in pochissimi è stato descritto uno spettro di reazioni plausibile, complesso e soddisfacente come quello illustrato da Tommy Gun.
Personalmente trovo Sostanza Densa un fumetto molto valido sia a livello di trama che a livello grafico, anche se la cosa più importante è che emoziona. È un racconto che fornisce tantissimi spunti di riflessione e che riesce a narrare una situazione drammatica e senza via d’uscita con una straordinaria leggerezza. Altro punto forte è la qualità del volume: la copertina in cartoncino, la carta spessa e porosa, il forte odore di carta (badate bene: di carta, non d’inchiostro) e la stampa perfetta contribuiscono all’identità stessa di Sostanza Densa dando un degno contenitore a contenuti molto importanti.
Un ringraziamento speciale ad Eris Edizioni
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