Mister Link

mister link laika

Voto:

A più di un anno dall’uscita negli Stati Uniti ormai stavo perdendo le speranze nella possibilità di una distribuzione italiana per Mister Link (“Missing Link” in originale), ma alla fine grazie a 01 Distribution il film ce l’ha fatta ad arrivare da noi e addirittura al cinema.

L’ultimo lavoro targato Laika, rigorosamente in stop-motion, è ambientato intorno al 1886 e ci porta in una grande avventura che vede come protagonista nientemeno che il leggendario Sasquatch, anche noto come Bigfoot, il presunto “anello mancante” dell’evoluzione umana (da qui il senso del titolo originale).

Al contrario dell’opinione comune, questa creatura si rivela molto intelligente, al punto da scrivere una lettera al noto avventuriero Sir Lionel Frost per chiedergli di aiutarlo a raggiungere i suoi cugini Yeti sull’Himalaya. Infatti il problema di “Mister Link” è che si sente tremendamente solo, in quanto ultimo della sua specie tra le foreste degli Stati Uniti. Ai due si unirà anche Adelina Fortnight, avventuriera, vecchia fiamma di Sir Lionel, nonché l’unica in possesso della mappa per trovare lo Shangri-La, il luogo leggendario dove pare che vivano gli Yeti.

mister link e sir lionel frost

Parliamo tutto sommato di un’avventura per ragazzi molto classica, che in parte ad esempio mi ha ricordato molto Il giro del mondo in 80 giorni. Forse anche per questo il film non mi ha emozionato come altri della Laika, uno fra tutti Kubo e la Spada Magica che considero il mio preferito dello studio d’animazione. I personaggi però riescono a rendere il tutto più vivace: sono davvero ben caratterizzati, si entra facilmente in sintonia con loro e Mister Link in particolare è adorabilmente spassoso.

Mi è piaciuto molto il modo in cui è stato affrontato il tema della solitudine, ma anche più in generale della voglia innata di far parte di una comunità di individui che in qualche misura ci somigliano, poiché l’approccio adottato in tal senso è piuttosto realistico e direi anche educativo per i più giovani. Ci sono momenti della vita in cui vorremmo a tutti i costi appartenere ad un determinato gruppo, ma solo smettendo di forzare le cose possiamo permettere a dei legami davvero sani di svilupparsi naturalmente, spesso in modi che non avremmo mai immaginato.

Non mi è andato giù invece il livello un po’ troppo infantile di certi momenti comici, perché posso capire il giovane target di riferimento che sicuramente li apprezzerà, ma potevano essere gestiti in maniera un po’ più equilibrata e comunque la Laika ha dimostrato di saper fare sicuramente di meglio sotto questo aspetto.

mister link solitudine

Se da un lato la storia proposta non è nulla di particolarmente eccezionale, dall’altro il film riesce ad imprimersi nella memoria con le meraviglie in stop-motion delle quali riempie gli occhi. Credo che lo studio americano questa volta si sia superato, perché qui le animazioni il più delle volte sono talmente fluide da far dimenticare che ci si trova davanti a veri pupazzetti mossi un frame alla volta. La varietà di ambientazioni presenti, inoltre, rende Mister Link indubbiamente una delle opere più ambiziose della Laika da un punto di vista strettamente tecnico.

Essendo il film uscito da tempo negli Stati Uniti, in rete è possibile trovare diversi dietro le quinte (ve ne propongo uno in fondo all’articolo), che lasciano effettivamente comprendere il lavoro mastodontico che ha permesso di ottenere un risultato così sbalorditivo.

mister link himalaya

Mister Link non sarà in grado di rimanere nel cuore come Coraline o Kubo, ma è comunque un piacevolissimo film che può vantare un’animazione pregevole e caratteristica come poche al giorno d’oggi. Ho come l’impressione che qui la Laika si sia concentrata più che altro sul mettersi alla prova e superare i propri limiti, e sarebbe ironico se proprio questo lavoro in futuro si rivelasse l’anello di congiunzione tra i loro vecchi film e quelli nuovi.

Dietro le quinte di Mister Link

RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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