Come ogni Halloween anche quest’anno, ad ottobre, si rispolverano i grandi classici. Prima di Freddy, Jason e Chucky, prima ancora di Dracula, La Mummia e L’Uomo Lupo, possiamo annoverare un altro villain storico e imprescindibile della cultura dell’orrore, un personaggio le cui radici affondano nella letteratura e nel folklore nord-europeo: Il cavaliere senza testa.
Nato dalla penna dello scrittore statunitense Washington Irving, il cavaliere è lo spettro del racconto gotico La leggenda di Sleepy Hollow, anche conosciuto come La leggenda della valle addormentata, contenuto nella raccolta Il libro degli schizzi. Si tratta del fantasma di un cavaliere d’Assia che ha perduto la testa con un colpo di cannone durante una battaglia della guerra d’indipendenza: da allora vaga nelle notti senza pace, portando con sé una zucca intagliata, un Jack-o’-lantern, come surrogato della testa mancante.
Washington Irving scrisse il racconto durante un viaggio in Europa, traendo ispirazione delle leggende tedesche, irlandesi, scandinave e britanniche e dalle narrazioni dei poeti locali, dove i cavalieri senza testa sono personaggi comuni.
Dal racconto alla pellicola
The Headless Horseman, film muto girato nel 1922 da Edward D. Venturini, è il primo di una lunga serie di lungometraggi basati sul racconto di Irving. Esistono in realtà 3 film muti che riprendono la storia del cavaliere, ma questo è l’unico ad essere sopravvissuto fino ai giorni nostri, nonché il più lungo fra tutti.
La vicenda, come nel racconto, narra la storia di Ichabod Crane, allampanato maestro di scuola che si reca nell’isolata e oscura cittadina di Sleepy Hollow in cerca di lavoro come insegnante. Durante la sua permanenza si invaghisce della bella Katrina, figlia di un ricco proprietario terriero, sui cui possedimenti Ichabod vorrebbe mettere le mani. Si scontra con Brome Bones, pretendente di Katrina, che comincia a giocargli una serie di scherzi per spaventarlo e metterlo in cattiva luce agli occhi degli abitanti del posto.
Durante la festa del raccolto i partecipanti si raccontano storielle spaventose e Brome terrorizza Crane con il racconto del cavaliere senza testa, che dice di aver incontrato. Durante la serata, Crane, chiede a Katrina di sposarlo ricevendo un brusco rifiuto. Ritorna quindi mestamente a casa, cavalcando attraverso il bosco, salvo venir aggredito ed inseguito dal cavaliere senza testa. In fuga per la sua vita, Ichabod oltrepassa il famoso ponte che il cavaliere non può attraversare senza dissolversi in una nube di zolfo, sentendosi finalmente al sicuro. Il cavaliere però gli lancia addosso la sua zucca colpendolo alla testa e disarcionandolo. Nessuno saprà più nulla di Ichabod e poco più tardi Katrina e Brone convoleranno a nozze.
La tradizionale storia di Irvig è stata riadattata innumerevoli volte per il cinema e per la tv. Ricordiamo per esempio The Headless Horseman del 1934, cortometraggio di 8 minuti e primissimo adattamento animato, seguito nel 1949 dal classico Disney Le avventure di Ichabod e Mr. Toad, film di notevole importanza storica anche per gli appassionati dell’horror, per aver contribuito a lanciare Il cavaliere senza testa come “cattivo” del cinema. È inoltre la prima volta in cui si parla espressamente di Halloween e il cavaliere sarà associato d’ora in avanti alla notte di Ognissanti.
Segue nel 1972 un cortometraggio animato, The Legend of Sleepy Hollow di Sam Weiss, narrato dalla voce di John Carradine.
Sempre del 1972 è il film The Curse of the Headless Horseman, z-movie poverissimo e sconclusionato che si discosta parecchio dal racconto originale. Un gruppo di amici hippy si trasferisce nel ranch ereditato dallo zio defunto di uno di loro. Dopo l’arrivo, il custode li mette in guardia raccontando loro la leggenda del cavaliere senza testa che sembra vagare in quelle zone. Il film soffre di un ritmo lento, una storia confusa e un audio pessimo che rende i dialoghi di difficile comprensione. Il cavaliere in questione è fra i più sciatti mai visti su pellicola, e se ne va in giro tenendo la sua testa mozzata (e fintissima) in mano e schizzando di sangue i malcapitati che incontra. Che cattivone.
Nel 1980 esce La leggenda di Sleepy Hollow (“The Legend of Sleepy Hollow”), ottimo film tv che vede nel cast un giovane Jeff Goldblum nella parte di Ichabod Crane e Meg Foster nel ruolo di Katrina.
La storia è quella tradizionale ambientata a fine ‘700, ma segnalo qualche piccola ma interessante variazione: Crane per una volta non è dipinto come un avido approfittatore, anzi, è un personaggio positivo che sopravvive allo scontro con il cavaliere ritornando da Katrina; viene inoltre introdotto un nuovo personaggio, quello di Thelma, rivale in amore di Katrina.
Tim Burton e il successo planetario
Il 1999 è l’anno d’oro per il cavaliere con l’uscita de Il mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton, il più amato e famoso adattamento dell’opera. Burton si prende qualche libertà rispetto all’opera di Irving, inserendo una vicenda di stregoneria e cambiando background ai personaggi. Il film si guadagna l’Oscar per la migliore scenografia, fotografia ed innumerevoli altri riconoscimenti ed è comunemente ritenuto dalla critica cinematografica uno dei migliori film del regista.
Dopo il successo della pellicola di Burton, il cavaliere torna in auge. Esce lo stesso anno La leggenda di Sleepy Hollow, film televisivo canadese non particolarmente memorabile. La vicenda si rifà alla storia classica e sembra addirittura riprendere il film Disney per aspetto e caratterizzazione dei personaggi. Ichabod, alto e dinoccolato, se ne gira con i suoi averi dentro un lenzuolo legato a un bastone (come nel cartone animato), Katrina è bionda, con vestiti sgargianti e gote rossissime da bambola. Gli attori, sia maschi che femmine, sono truccati in maniera esasperata e questo, insieme ai costumi approssimativi, dà al tutto un aspetto di produzione teatrale di serie b.
La componente horror è praticamente inesistente e il fantasma si vede per non più di 15 secondi e soltanto nel finale. Gli unici attori noti del cast sono Vlasta Vrana (Il demone sotto la pelle, Brainscan) e Rachelle Lefèvre, divenuta famosa per la saga cinematografica di Twilight e che io personalmente ricordo per una serie che seguivo da bambina, Un lupo mannaro americano a scuola.
Sempre nel 1999 esce l’angosciante film d’animazione The Night of the Headless Horseman. Angosciante non tanto per la storia quanto per la tecnica d’animazione, la computer grafica poverissima dell’epoca (stile PS2), che rende il tutto terribilmente inquietante. Jimmy ScreamerClauz scansati proprio.
Dal cinema all’home video: teen horror e serie tv
Ricordiamo un altro film d’animazione, del 2004, un cartone animato per la tv dal titolo La leggenda di Sleepy Hollow. La storia comincia dove quella classica solitamente termina, con Ichabod colpito alla testa da una zucca, e ha come protagonisti due ragazzini che dovranno impedire al cavaliere di riprendersi la sua testa (un Jack-o’-lantern): se la zucca tornerà sulle spalle del cavaliere alla mezzanotte di Halloween, il fantasma ritornerà alla vita e sarà invincibile.
Nei primi anni del 2000 escono un paio di teen horror ambientanti nella famosa “valle addormentata”: The hollow (2004) e Sleepy Hollow High (2000). Il primo, uscito in DVD anche sul nostro mercato col titolo The Hollow – La notte di Ognissanti, è più prettamente legato alla notte di Halloween. Ian Carston, giovane con la passione per la recitazione, si trasferisce a Sleepy Hollow. Non sa di essere il discendente di Ichabod Crane e la vigilia di Halloween dovrà combattere il diabolico cavaliere senza testa e proteggere la cittadina. Nel cast anche Kaley Cuoco, ancora teenager.
Sleepy Hollow High, attualmente ancora inedito in Italia, è uno slasher low budget che vanta un fiero 2.7/10 su IMDb. Un gruppo di studenti delle superiori costretti a pulire i boschi di Sleepy Hollow è falcidiato da un misterioso killer con la testa di zucca.
Altro slasher, sicuramente più simpatico e apprezzabile dagli amanti del genere, è Headless Horseman (2007). Il regista Anthony C. Ferrante, famoso negli ultimi anni per la saga di Sharknado, ci regala una sua interpretazione tamarra del mito del cavaliere confezionando quello che è a tutti gli effetti uno slasher puro, con un body count dignitoso ed un villain parecchio sopra le righe che si mostra tranquillamente anche in pieno giorno. Il film, per un amante del filone, funziona e diverte e fra tutti quelli elencati è fra i più sanguinosi, seppur il sangue sia realizzato il più delle volte in digitale.
Per finire, è recentemente terminata la serie televisiva Sleepy Hollow, andata in onda dal 2013 al 2017, che ha come protagonista Ichabod Crane. Crane si è risvegliato nel mondo moderno, 250 anni dopo essere stato ucciso dal cavaliere. Anche il cavaliere però si è svegliato ed è in cerca della sua testa…
Il cavaliere è inoltre comparso in innumerevoli episodi di serie tv (Streghe, Wishbone il cane dei sogni, Hai paura del buio?) e cartoni animati (Scooby-Doo, My little pony, Duck Tales), ed è stato fonte d’ispirazione per personaggi di videogiochi e fumetti. In Italia troviamo un fantasma affine in “L’uomo senza testa” della collana Don Camillo a fumetti, tratto da un racconto di Guareschi e sceneggiato da Davide Barzi; invece che a Sleepy Hollow, la vicenda si svolge nella Bassa Padana e invece che a cavallo, lo spettro va in bici e cerca la propria testa, terrorizzando gli abitanti del borgo.
Spero che la panoramica sia stata il più esaustiva possibile e la scrivo nella consapevolezza che nel giro di pochi anni diverrà incompleta. Un personaggio così famoso e apprezzato avrà senz’altro altri sbocchi cinematografici ed editoriali in futuro, e da amante del b-movie confido in un nuovo capitolo, ambientato magari su un’astronave tipo “Headless Horseman… in space!” (“Ad Halloween nessuno può sentirti urlare”) o in un crossover ignorante come “The Headless Horseman vs. Santa Claus”. Teniamo le dita incrociate e le zucche accese!
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