Bedelia è pura bellezza: invidiata, odiata, ammirata e idolatrata come una dea dai mortali che possono solo sperare in un po’ del suo tempo. Leo Ortolani (celebre autore di Rat-Man) nel suo nuovo volume edito da Bao Publishing riprende un personaggio secondario di Venerdì 12 per raccontare la storia di una donna forte esteriormente, ma estremamente fragile all’interno.
Bedelia aveva tutto prima dell’arrivo di Elaiza, una nuova ragazza più giovane di lei che le ruba spazio e visibilità all’agenzia “Segreto“, per la quale lavorano entrambe. In poco tempo i cartelloni con le sue pubblicità come testimonial spariscono dalla città e per la prima volta si ritrova a dover pensare seriamente al futuro. Si accorge che fino a quel momento ha vissuto solo tra servizi fotografici, discoteche, rapporti occasionali, amiche pagate ad ora e cuori infranti.
Quello era il prezzo per essere sulla bocca di tutti: i suoi cartelloni posti così in alto sui grattacieli la elevavano a icona della bellezza, posizione che vuole difendere con le unghie e con i denti fin quando, con un segnale divino, non arriva il suo angelo custode a mostrarle la via per far pace con sé stessa e il suo passato.
Con immancabile ironia, Ortolani ci regala una storia di formazione moderna e tagliente sulla vita e i cambiamenti che essa porta, la difficoltà nell’accettarli e il trovare di volta in volta un posto nuovo nel mondo, con un finale sorprendente e inaspettato. Ma un avvertimento è d’obbligo: ad ogni pagina si ride a denti stretti. In questo volume l’autore, con la sua tipica genialità, non inserisce solo battute sul sesso e sul mondo delle modelle, ma anche quella che sembra, e forse vuole essere, della satira indirizzata ad un mondo contemporaneo ormai assuefatto alla superficialità a discapito dei rapporti umani.
La città di Bedelia è dominata dal genere femminile e dai canoni di bellezza da loro stesse imposti. Gli uomini pendono letteralmente dai loro seni, sono le donne il sesso forte e la protagonista questo lo sa bene: ad ogni frase rimarca in modo tagliente la sua posizione e il suo punto di vista nei confronti del proprio interlocutore. Nessuno può minimamente avvicinarsi al suo livello e il sesso, che di tanto in tanto si concede con i suoi ammiratori, non è altro che la distribuzione del pane che i nobili elargivano alla folla mendicante, per avere il loro consenso e ricordare chi detiene mezzi e potere.
Bedelia è un fumetto da non lasciarsi sfuggire, che arriva sugli scaffali in un periodo storico nel quale c’è un grande focus sui diritti delle persone grazie a vari movimenti in giro per il mondo, ma occorre fare attenzione a non etichettarlo sbrigativamente come un fumetto femminista. Bedelia racconta la storia di una persona che è nata e cresciuta nella superficialità tanto da diventarne l’emblema, da non conoscere quasi il mondo reale, quello che dal bordo del marciapiede alza lo sguardo e contempla il suo corpo su di un cartellone pubblicitario. Il fumetto di Ortolani è un monito a curare non solo sé stessi, ma anche i rapporti con le persone, senza le quali si resta da soli fino alla fine.
Un ringraziamento speciale a Bao Publishing
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