Wolfwalkers – Il popolo dei lupi

wolfwalkers apple tv

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Immaginate di addormentarvi e ritrovarvi magicamente nel corpo di un lupo che può correre libero nella foresta. Questo è ciò che accade in Wolfwalkers, il nuovo film d’animazione originale Apple TV+.

Il servizio di streaming di casa Apple non è di certo noto per il suo vasto catalogo, ma con Wolfwalkers – Il popolo dei lupi centra perfettamente l’obiettivo e riporta la magia dell’animazione in tecnica tradizionale con un film che sa emozionare, e dai disegni capaci di trascinare lo spettatore in un mondo onirico, quasi fiabesco.

wolfwalkers Robyn e Mebh

Wolfwalkers nasce dalla collaborazione di due studi di animazione: l’irlandese Cartoon Saloon e Melusine Productions, che ha invece sede in Lussemburgo. Alla regia troviamo Tomm Moore, che si è già distinto in passato con i suoi film in tecnica tradizionale The secret of Kells e La Canzone del Mare (per i quali è stato nominato agli Oscar nel 2009 e nel 2014), affiancato dal suo storico collaboratore Ross Stewart.

Il fatto che entrambi i registi siano irlandesi ha un impatto rilevante sull’ambientazione e la trama del film. La storia è infatti ambientata nell’Irlanda del 1600 ed è basata sul folklore locale. Più precisamente ci troviamo nella città di Kilkenny, controllata con estremo rigore dal Lord Protector Oliver Cromwell (sì, lo stesso di cui abbiamo letto nei libri di storia), un villain che si avvicina molto a Frollo de Il Gobbo di Notre Dame, senza però raggiungere lo stesso livello di malvagità e follia. Il Lord Protector vuole infatti uccidere tutti i lupi presenti nella foresta per poterla radere al suolo e creare così nuovi pascoli, ottenendo in questo modo il favore degli irlandesi ed evitare la loro ribellione, il tutto seguendo quello che per lui è il volere divino. A contrastare i suoi piani ci penseranno le protagoniste Robyn e Mebh.

wolfwalkers lord protector oliver cromwell

Robyn è una giovane apprendista cacciatrice che vuole seguire le orme del padre, Bill Goodfellowe, assoldato dall’Inghilterra proprio dal Lord Protector per uccidere i lupi. A Kilkenny i bambini non possono lasciare le mura cittadine e Robyn è costretta a restare a casa col suo fedele falco Merlin, ma la giovane dallo spirito ribelle, spinta dal desiderio di avventura, disobbedisce e si reca nella foresta. Qui le cose non vanno come lei si aspetta e fa l’incontro con Mebh, una piccola Wolfwalker dall’aspetto selvaggio e dalla folta chioma ramata. Soltanto entrando in contatto col popolo dei lupi Robyn capisce che è sbagliato cacciarli e farà di tutto per salvare i suoi nuovi amici e aiutare la piccola Mebh a ritrovare la sua mamma scomparsa, in quanto solo trovandola potrà convincere la Wolfwalker a lasciare la foresta con il branco senza che venga ucciso qualcuno.

Non ci sono grandi colpi di scena, la trama risulta ben sviluppata e piuttosto lineare nella sua semplicità. Sebbene questa non sia la prima volta che vediamo personaggi appartenenti a mondi completamente diversi entrare in contatto, capirsi e allearsi per sconfiggere un nemico comune (in questo caso Oliver Cromwell) anziché combattersi, trovo che al giorno d’oggi siano ancora necessarie storie simili, nelle quali si insegna ai bambini (e si ricorda ai più grandi) che l’odio e la paura derivano dall’ignoranza, e solo conoscendo il diverso e comprendendolo possiamo smettere di temerlo, proprio come la piccola Robyn e suo padre.

wolfwalkers ambientazioni

Se la trama non riserva grandi sorprese, a meravigliare lo spettatore è invece la bellezza dei disegni, sia per quanto riguarda il character design che le ambientazioni. Sembra quasi di ritrovarsi magicamente dentro le illustrazioni di un libro di fiabe, con linee morbidecolori tenui che ricordano degli acquerelli per la foresta, e linee dure e spigolose per la città, dove invece dominano il grigio e il nero. È impossibile non notare questa dicotomia e si apprezza ogni minimo dettaglio che marca la differenza tra questi due mondi. In tutto ciò hanno un ruolo importante le forme geometriche: da un lato abbiamo Kilkenny, che vista dall’alto si presenta come un grande rettangolo con le sue mura, formato da tanti quadrati e rettangoli più piccoli che rappresentano gli edifici, i cui tetti sono molto spigolosi e appaiono come dei triangoli; dall’altro, fuori dalle mura, abbiamo la foresta dove invece predominano le linee curve, il tratto non è quasi mai marcato e prevale la presenza del cerchio come forma geometrica.

Tali scelte stilistiche non riguardano solo le ambientazioni, ma anche i loro abitanti. I cittadini hanno volti e corpi squadrati disegnati spesso con un tratto marcato e linee spesse e nere. Questa geometricità si nota chiaramente ed è accentuata nel cattivo Lord Protector, che sembra a tutti gli effetti un massiccio rettangolo dal volto severo in cui spicca un porro a sua volta squadrato. Al contrario Mebh e sua madre con la loro folta chioma rossa formano un ovale, e anche i loro visi sono tondeggianti. Persino i lupi si adattano alle curve della foresta: quando si muovono in branco sembra di vedere un’onda impetuosa che segue la corrente generata dagli elementi naturali. In Robyn, che invece si trova incastrata tra questi due mondi, ritroviamo entrambe queste caratteristiche: linee marcate e squadrate quando si trova in città, specie quando indossa la divisa da lavoro, a cui si contrappongono le curve e la leggerezza del tratto quando è libera nella foresta.

wolfwalkers Mebh e madre

Nell’animazione i tratti spigolosi hanno quasi sempre un’accezione negativa (basi pensare a Jafar di Aladdin), ma in questo caso più che la malvagità rappresentano l’oscurantismo e la superstizione che regnano nell’Irlanda del 1600 e che rendono tutto e tutti, Kilkenny stessa, più simili al Lord Protector che governa la città con la sua rigidità politica e morale.

A colpire visivamente non è solo la realizzazione di questo contrasto tra i due mondi, ma anche l’uso dei colori, soprattutto quando vediamo attraverso gli occhi del lupo, o meglio il suo naso: colori brillanti che emano luce propria nel buio della notte evidenziano l’odore delle altre creature presenti e sembra di trovarsi di fronte a una danza di luci, resa ancora più magica dalla colonna sonora e soprattutto dalla canzone Running With The Wolves di Aurora (la cantante di Into The Unknown in Frozen 2), che accompagna la corsa col branco.

wolfwalkers lupi

Per quanto riguarda il doppiaggio italiano ho trovato la scelta delle voci piuttosto azzeccata, in quanto non si allontanano troppo dalle tonalità e dall’interpretazione del cast originale, in cui troviamo anche Sean Bean (Ned Stark in Game of Thrones e Boromir ne Il Signore degli Anelli) che presta la voce al padre di Robyn. Nella versione italiana troviamo invece Massimo Bitossi, che riesce a renderlo un padre altrettanto premuroso e preoccupato per la sua unica figlia. L’interpretazione del Lord Protector è impeccabile in entrambe le lingue: Christian Iansante (che forse ormai siamo abituati a sentire in personaggi come Rick di Rick and Morty e Rocket dei Guardiani della Galassia) così come il voice actor inglese Simon Montagu McBurney riesce a rendere questo cattivo veramente spietato e ad incutere il giusto livello di paura nei bambini.

Tuttavia nella versione italiana (al momento in cui scrivo) ho riscontrato un problema per nulla trascurabile: per ben due volte salta l’audio e per recuperare quello che viene detto bisogna passare alla versione in lingua originale o attivare i sottotitoli. Si tratta di pochi secondi, che però possono creare disagi soprattutto nel pubblico a cui è rivolto il film, dal momento che non tutti i bambini sanno l’inglese o se troppo piccoli non è detto che sappiano leggere.

Spero risolvano questo problema ricaricando il doppiaggio completo, perché ci troviamo di fronte a una piccola perla di animazione di questo 2020 che merita di essere valorizzata al meglio. Se avete un account Apple TV+ non lasciatevi assolutamente scappare Wolfwalkers, un film che nella sua semplicità è capace di far emozionare e di trasportare con le sue ambientazioni in un regno di fantasia che rende omaggio alla storia e la cultura dell’Irlanda, con le sue leggende e il suo popolo che ha sempre lottato per la libertà.

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La mia passione per i videogiochi nasce sin da bambina con la prima Play e Pokemon Blu per GameBoy e non mi ha mai abbandonata. Amo in particolare i GDR e rilassarmi con Animal Crossing. Oltre ai videogiochi, mi interessano molto le serie tv e l'animazione nelle sue varie forme.

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