The Surface, di Ales Kot e Landon Foss

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Voto:

Come scritto sul retro del volume,”The Surface è un fumetto cangiante“, frase che penso rappresenti nella sua totalità l’opera di Ales Kot edita da Eris Edizioni. La storia è ambientata nel 2034, in un mondo in cui l’Africa è stata smembrata e acquistata da Paesi più potenti, e la maggior parte della popolazione va verso una condizione di povertà sempre più grave.

Caratterizzata da colori e ambientazioni al limite dello psichedelico, The Surface è un’opera dalle molteplici interpretazioni che affronta vari livelli di narrazione, anche quello più meta-narrativo, il tutto grazie al concetto di base di un mondo hackerabile che però vuole tornare alla natura, un mondo fittizio dalle regole oscure in cui, se sei bravo, puoi agire anche rompendo le regole più basilari della fisica.

the surface scimmia

Proprio per la sua complessità, questa graphic novel potrebbe non essere facilmente capita o apprezzata a una prima lettura: l’azione a volte scorre in modo troppo veloce, alternandosi con quelle che sembrano essere fin troppo lunghe spiegazioni, eppure ogni tassello è necessario per raggiungere il forte messaggio che racchiude, ovvero che “la vita è un viaggio di ritorno verso sé stessi“.

All’inizio la veste quasi disincantata farebbe accostare The Surface ai moderni fratelli dalle tinte sci-fi, che racchiudono critiche e metafore politiche moderne trasmesse sotto vesti più fantascientifiche, però la base che lo caratterizza è decisamente più poliedrica e quindi ulteriormente impegnata: insieme a tanti messaggi che sono più o meno velati, il viaggio e la crescita filosofica e psicologica sono il timone che regola tutta la storia.

the surface fumetto monolite

I disegni di Langdon Foss, completati dai colori di Jordie Bellaire, sono la ciliegina sulla torta: un tratto che rispecchia lo stile realistico ma con un pizzico di modernità e unicità, reso vivo e cangiante da colori accesi ma mai fuori contesto, che trasmettono sempre la giusta atmosfera che vivono i personaggi e che dovrebbe di conseguenza arrivare al lettore. L’espressività dei personaggi e la mimica facciale che li caratterizza fa trasparire tutta la loro interiorità, facendo ben capire al lettore perché certe vignette introspettive non ci sono: non c’è bisogno di alcun aiuto per capire di più i personaggi e i loro pensieri, per quanto sono ben delineati.

Anche se le pedine in gioco sono varie, la base narrativa vede in azione tre giovani hacker che intraprendono un viaggio molto particolare e di cui non vi svelo lo scopo. Un peculiare aspetto che però voglio anticipare, perché rappresenta un tema molto importante, è che questo piccolo gruppo composto da due ragazzi e una ragazza è unito da una relazione poliamorosa in cui tutti i componenti si amano allo stesso modo.

Fumettisticamente parlando, introdurre un argomento del genere senza renderlo preponderante, bensì completamente naturale, è una cosa abbastanza nuova e sicuramente fa capire quanto ci sia bisogno di parlare di certe cose, di raccontare anche altre realtà sociali in quanto normali e assolutamente attuabili, senza demonizzarle ma senza neanche per forza renderle delle macchiette. La strada che sceglie Ales Kot è quella della semplicità: non c’è bisogno di spiegazioni accessorie, tanto che da lettrice accetto la situazione che mi viene posta senza pormi domande inutili.

the surface fumetto leader

La libertà narrativa è ciò che caratterizza The Surface rendendolo un fumetto speciale, un’opera che così spazia fra temi, tempi e ambienti senza porsi troppi problemi e senza mai sfociare in un fastidioso caos da brodo primordiale. Il filo conduttore del viaggio guida tutti gli eventi che vivono i vari personaggi, ma anche l’autore stesso, un viaggio che accompagna persino il lettore lasciandogli ottimi spunti di riflessione.

Ales Kot si dimostra un abile narratore che nasconde temi e messaggi in ogni dove studiando la costruzione di ogni tavola fin nei minimi dettagli. The Surface è una lettura che si può affrontare con diversi spiriti: uno più leggero e disincantato, godendosi la parte avventurosa della storia, e uno invece più impegnato, teso a cogliere tutte le briciole seminate dagli autori lungo il cammino narrativo. Data la poliedricità e la novità che porta in sé, mi sento sinceramente di consigliare questo fumetto: una lettura agevole, innovativa e piena di significato che non scade mai nel volgare o nello splatter, nonostante la direzione generale sia quella di non attuare alcuna forma di censura, pregna di un sostrato di ironia e autoironia non indifferente.

Un ringraziamento speciale a Eris Edizioni

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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