Black Widow

black widow film recensione

Voto:

Era da tempo che i fan dei Marvel Studios chiedevano un film dedicato a Vedova Nera, e finalmente sono stati accontentati. Dopo gli eventi di Endgame che ne hanno decretato la fine, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson torna quindi per un ultimo saluto, inaugurando inoltre la nuova fase dell’Universo Cinematografico Marvel sul grande schermo.

La trama di Black Widow si ricollega direttamente a Captain America: Civil War. Natasha è in fuga dalla legge per aver violato gli Accordi di Sokovia, ma nel mentre viene raggiunta dal suo passato: rincontra a distanza di tanti anni la sorella Yelena, anche lei una Vedova Nera; sfuggita dalle grinfie dell’organizzazione guidata da Dreykov, svela che la famigerata Stanza Rossa è ancora attiva e continua ad assoggettare giovani ragazze, ma con mezzi anche peggiori rispetto a prima. Riunitesi ai genitori Alexei Shostakov (aka Red Guardian) e Melina Vostokoff, le due cercheranno di distruggere l’impero di Dreykov, mentre l’inarrestabile Taskmaster, ai suoi comandi, le inseguirà senza dar loro tregua.

black widow yelena e natasha

Il ritorno di figure e luoghi provenienti dal passato di Natasha fornisce il pretesto ideale per dei lunghi flashback, rendendo il film anche una sorta di origin story postuma. Viene approfondita l’infanzia della supereroina Marvel, si scopre la verità sulla sua famiglia e si fa luce su molte delle sue ombre, compresi i tanto a lungo menzionati avvenimenti di Budapest. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, anche se effettivamente un miglior tempismo avrebbe aiutato ad entrare maggiormente in sintonia con il personaggio prima della sua dipartita, rendendo quest’ultima ancor più intensa e significativa.

Tuttavia l’uscita del film all’alba della Fase 4 è giustificata dal suo rivolgersi non solo al passato, ma anche al futuro. L’introduzione di Yelena, infatti, ricopre una certa importanza all’interno del Marvel Cinematic Universe, e rientra nel quadro del ricambio generazionale dei supereroi che un po’ alla volta si sta delineando, come dimostra la scena post-credits, che tra l’altro offre un aggancio alla serie tv Hawkeye.

black widow costume bianco

I toni scelti per Black Widow vanno nella direzione di Captain America: The Winter Soldier, quindi parliamo di uno spy-action movie, che d’altronde è l’ideale per un personaggio come Vedova Nera. A parer mio però questo film rimane alcune spanne sotto il secondo capitolo solista di Cap in quanto a qualità generale.

Per prima cosa, infatti, la trama l’ho trovata molto altalenante: interessanti gli scorci sul passato della protagonista, ma spesso in ciò che accade nel presente si trovano degli espedienti piuttosto raffazzonati, primo tra tutti il tizio piacione che a mo’ di genio della lampada procura a Natasha tutto ciò che le occorre (come mezzi da milioni di dollari). Anche guardando il quadro generale del MCU non tutto fila liscio: forse sarebbe stato meglio rimanere coi piedi ben piantati a terra, invece sul finale si è decisamente esagerato e accadono cose così eclatanti che è assurdo non se ne faccia mai la minima menzione altrove (neanche attraverso piccoli easter egg).

black widow distruzione

Inoltre il film sembra voler comunicare un qualche messaggio di female empowerment, con Dreykov che è un po’ il Weinstein della situazione, un uomo che sfrutta la propria posizione di potere per sottomettere delle donne che in realtà valgono molto più di lui. Il problema è che ci si limita ad evocare solo superficialmente la questione del #MeToo senza lasciare davvero un messaggio costruttivo, tanto più considerando che Natasha non è di certo una povera indifesa e sin da piccola la vediamo sfilare la pistola a un soldato con grande nonchalance.

In quanto all’azione, complessivamente le scene sono dirette discretamente e ben coreografate, specialmente quelle con Taskmaster, ma in ogni caso nulla di particolarmente originale, anzi, su questo fronte il film è infarcito di un bel po’ di cliché del genere action e sinceramente alla terza o quarta esplosione alle spalle delle protagoniste le cose iniziano a farsi davvero stucchevoli.

black widow yelena esplosione
E basta

Le vere colonne portanti di Black Widow sono i personaggi e il cast, a partire dalla stessa Vedova Nera interpretata come sempre con grande carisma da Scarlett Johansson: in fondo se non fosse stato per il successo da lei riscosso in questo ruolo, probabilmente questo film non si sarebbe mai fatto. Yelena è stata una bella sorpresa, e con il suo carattere tosto e sarcastico calza a pennello a Florence Pugh, che stando alla prova data qui sembra un’ottima scelta per raccogliere l’eredità lasciata dalla Johansson. Più prevedibile, ma non per questo meno lodevole, la dirompente simpatia di David Harbour nei panni (letteralmente un po’ stretti) di Red Guardian: una sorta di “Captain America” russo che non è mai stato in grado di diventare davvero tale e, ormai in disgrazia, continua a rievocare glorie passate (anche del tutto inventate).

Rimane un po’ più in disparte Rachel Weisz come Melina Vostokoff, nonostante la buona performance, ma la maggiore delusione la riserva Taskmaster; il problema non è tanto il colpo di scena che lo riguarda, che in realtà può anche starci, ma il fatto che ne siano state sprecate le grandi potenzialità. Una caratteristica importante di questo villain Marvel infatti è la capacità di imitare alla perfezione gli stili di combattimento degli altri, ma qui viene evidenziata pochissimo, lasciando spazio a un’inarrestabilità che lo rende più simile a un Terminator. Tutto sommato rende bene, ma è molto meno interessante di quanto avrebbe potuto essere.

black widow natasha yelena finale

Black Widow è un film che arriva tardi e nemmeno al meglio delle sue possibilità. A guardarlo, sembra che neanche ai piani alti dei Marvel Studios (se non della Disney) ne sentissero particolarmente la necessità e sia stato realizzato con una certa svogliatezza di fondo, giusto per accontentare i fan. Al contrario, gli attori appaiono molto convinti e non a caso reggono sulle proprie spalle il tutto. Ad ogni modo è giusto che anche Vedova Nera abbia avuto un capitolo tutto per sé, ed ora che l’abbiamo approfondita meglio possiamo dirle davvero addio e dare il benvenuto a Yelena.

RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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