Il re è morto e il regno è diviso. Tre fazioni – gli scozzesi, i gallesi e gli inglesi – si contendono il potere cercando, tra manovre politiche e giochi di potere, un nuovo regnante che possa riportare la Britannia ad una condizione di equilibrio e forza in modo da difenderla anche da potenziali attacchi stranieri.
The King is Dead è un gioco di Peer Sylvester per 2-4 giocatori, pubblicato in Italia in edizione rinnovata da Studio Supernova, e basato su intrighi politici ambientati nella Britannia medievale. Durante la partita si risolvono i conflitti di potere presenti nelle otto regioni dell’isola, cercando di far prevalere una delle tre fazioni in gioco o rischiando di subire l’invasione della Francia, con l’obiettivo di diventare il candidato privilegiato della fazione vincitrice ed essere il nuovo re.
La preparazione del gioco consiste nei seguenti passi:
- Si posiziona il tabellone al centro del tavolo.
- Si posizionano 2 sostenitori scozzesi (cubetti blu) su Moray, 2 sostenitori gallesi (cubetti rossi) su Gwynedd e 2 sostenitori inglesi (cubetti gialli) su Essex.
- Tutti gli altri sostenitori (cubetti) vanno messi in un sacchetto di stoffa (presente nella scatola), poi ogni giocatore pesca 2 sostenitori a caso e li posiziona davanti a sé, formando così la propria corte iniziale.
- Ogni giocatore riceve un disco bianco (negoziato).
- Ogni giocatore riceve un set di 8 carte azione (set uguale per tutti nella modalità di gioco base).
- Successivamente si pescano casualmente altri sostenitori dal sacchetto da posizionare nelle 8 regioni del tabellone in modo che ogni regione contenga 4 sostenitori iniziali.
- Tutti gli altri sostenitori e dischi colorati vanno messi nella scorta in alto a destra sul tabellone.
- I 3 dischi neri (instabilità) vanno collocati sulla Francia, in basso a destra sul tabellone.
- Si mescolano le carte regione e si distribuiscono a faccia in su attorno al tabellone, accanto a ciascuno spazio numerato.
- La carta vittoria va posizionata accanto al tabellone in modo che sia facilmente accessibile.
- Il primo giocatore è colui che ha visitato più di recente un castello.
Partendo dal primo giocatore, e procedendo in senso orario, tutti i giocatori eseguono un’azione oppure passano. Quando si esegue un’azione si sceglie una carta dalla propria mano e se ne applicano gli effetti. Dopo ogni azione bisogna sempre aggiungere un sostenitore alla propria corte, come vedremo in seguito. Quando si decide di passare si salta il proprio turno di gioco e, al turno successivo, è possibile scegliere nuovamente se compiere un’azione oppure passare. Se tutti i giocatori passano il turno in sequenza si procede alla risoluzione di una lotta di potere nella regione contesa.
La regione contesa è quella rappresentata dalla carta regione scoperta posizionata in prossimità dello spazio numerato col numero più basso. Per risolvere una lotta di potere in una regione contesa si verifica quale fazione ha il maggior numero di sostenitori (cubetti), quindi si posiziona un disco controllo per quella fazione e si rimuovono tutti i cubetti presenti.
In caso di parità tra le fazioni la regione diventa instabile e sarà invasa dalla Francia (in questo caso si posiziona un disco nero). Se sul tabellone ci sono tre dischi instabilità la partita finisce prematuramente. Alla fine della lotta di potere si gira la carta regione a faccia in giù.
Per compiere un’azione si gioca una carta dalla propria mano e se ne risolvono gli effetti: non è possibile piazzare o muovere sostenitori in una regione già risolta (con disco controllo o instabilità) mentre, per le altre regioni ancora contese, con le carte è possibile piazzare, spostare o rimuovere sostenitori dal tabellone. Dopo aver risolto gli effetti di un’azione la carta giocata va messa nella pila degli scarti e non potrà più essere usata.
Subito dopo aver compiuto un’azione si deve aggiungere un sostenitore alla propria corte, prendendolo da una qualsiasi regione del tabellone non ancora risolta (quindi anche da una regione non coinvolta dall’azione eseguita).
Ci sono sette tipi di azioni nella modalità di gioco base, per un totale di 8 carte, e cioè:
- Supporto inglese/gallese/scozzese: si aggiungono 2 sostenitori inglesi/gallesi/scozzesi dalla scorta ad una regione che confina con una già controllata dagli inglesi/gallesi/scozzesi.
- Manovra: si scambia un sostenitore presente in una qualsiasi regione con un altro presente in un’altra regione a scelta.
- Aggirare: si scambia un sostenitore presente in una qualsiasi regione con altri due sostenitori a scelta presenti in una regione confinante.
- Riunire (2 carte): si posizionano un sostenitore scozzese, uno gallese ed uno inglese dalla scorta in una qualsiasi regione (anche tre regioni differenti).
- Negoziato: si scambiano di posizione due carte regione non ancora risolte e se ne blocca una con l’apposito dischetto.
L’immagine seguente mostra le carte azione con le relative icone esplicative:
Esiste anche una modalità avanzata di gioco che prevede la rimozione delle tre carte supporto inglese/gallese/scozzese da ciascun set di carte del giocatore, e l’introduzione di tre carte astuzia pescate casualmente e diverse ogni volta per ciascun giocatore.
Di seguito una foto con tutte le carte astuzia disponibili nel gioco:
La partita termina in caso di invasione francese (immediatamente, se tutti e tre i dischi invasione sono sul tabellone) oppure in caso di incoronazione del nuovo re (se tutte e otto le regioni sono state risolte senza invasione).
In caso di invasione vince il giocatore con il maggior numero di set completi di sostenitori: un set completo si compone di un sostenitore per ogni fazione. In caso di pareggio vince il giocatore che ha giocato per ultimo una carta azione.
In caso di incoronazione, la fazione che controlla il maggior numero di regioni sarà la più potente (se si verifica una parità prevale la fazione che ha vinto per ultima una lotta di potere). In questo frangente vince il giocatore con il maggior numero di sostenitori appartenente alla fazione più potente; in caso di parità vince il giocatore con il maggior numero di sostenitori nella seconda fazione più potente. Nell’eventualità di un ulteriore pareggio vince il giocatore che ha terminato per primo tutte le sue carte azione.
In caso di 4 giocatori, il gioco diviene un 2 vs 2 e, nonostante sia possibile incoronare un solo re come da prassi, la vittoria appartiene alla squadra. Se c’è un’invasione la squadra unisce i propri sostenitori ai fini del conteggio dei set.
The King is Dead è un gioco di maggioranze ed equilibri politici dove ogni azione ha un peso enorme e può seriamente alterare le sorti della partita. Se da un lato si manovrano e aggiungono sostenitori delle varie fazioni, dall’altro lato c’è l’obbligo di prelevarne sempre uno al termine della propria azione per aggiungerlo alla propria corte, con un continuo cambiamento di scenari a cui bisogna adattarsi con astuzia e lungimiranza. L’attenzione deve essere sempre massima, non soltanto verso il tabellone ed il susseguirsi delle regioni da contendersi, ma anche verso la composizione della propria corte e di quella degli avversari.
In due giocatori il gioco assume una connotazione quasi scacchistica, basato sulla pura logica, mentre in tre aumentano la variabilità e l’imprevedibilità delle situazioni politiche. In quattro giocatori, invece, il gioco diventa un semi-cooperativo a squadre, dove i giocatori collaborano con i propri compagni di squadra senza però la possibilità di parlarsi tra loro per discutere strategie o scelte.
Stiamo parlando di un gioco dove, a prescindere dal numero di giocatori, la tensione è sempre altissima e l’esito non è mai scontato fino all’ultima azione.
Durante la partita ogni giocatore ha a disposizione soltanto 8 azioni (8 carte) da giocare e queste possono essere distribuite nel corso della partita a discrezione dei giocatori. Si può pensare di spendere più azioni nelle fasi iniziali della partita oppure di lasciar andare le cose passando, per poi giocarsi il tutto per tutto alla fine. Le opportunità tattiche e strategiche sono davvero tante e questo contribuisce a rendere la longevità uno dei punti di forza del gioco. La presenza della variante di gioco avanzato, inoltre, aggiunge un pizzico di asimmetria ed imprevedibilità migliorando soprattutto il gioco a due.
I materiali sono molto ben fatti e di ottima qualità, il regolamento è chiaro e le nuove illustrazioni di questa seconda edizione, a cura di Benoit Billion, sono molto piacevoli da guardare. L’ambientazione è percepita soltanto nel senso di tensione politica che si genera in ogni regione ma, per il resto, il gioco è tendenzialmente un astratto.
Se cercate un gioco dal regolamento semplice ma dalla profondità elevatissima, partite brevi ed intense, ed un contenuto tattico e strategico importante, allora The King is Dead è il gioco perfetto per voi.
Un ringraziamento speciale a Studio Supernova
Scusa:
1. da dove viene fuori la tredicesima carta Astuzia “Tradimento”?
2. Non vorrei sbagliarmi, ma le carte astuzia “Sopprimere” e “Repressione” sembrano invertite.
Ciao!
La carta “Tradimento” è presente nella seconda edizione di The King is Dead ed è visibile anche nella foto in articolo.
Le carte astuzia indicate sono corrette, verificate anche con regolamento alla mano.
Saluti