Tra le qualità che ho sempre apprezzato in un videogame c’è senz’altro la scalabilità. Rimango sempre ammaliato di fronte ad opere videoludiche, come ad esempio Super Mario Odyssey, che non pongono alcuna barriera di fronte ai gamer meno esperti ma che, al contempo, offrono ore e ore di complicatissime sfide per chi è più abile. Infatti giochi con questo tipo di calibrazione della difficoltà garantiscono ai gamer esperti, spesso in fase di post-game, obiettivi aggiuntivi sboccabili solo con tanta tenacia e skill non comuni.
OlliOlli World, velocissimo platform a scorrimento incentrato sullo skateboarding, sviluppato da Roll7 e pubblicato da Private Division, rientra a pieno diritto in questa categoria di esperienze, dimostrandosi dannatamente divertente per chiunque, grazie ad un gameplay perfettamente equilibrato e stratificato.
Come appena detto, il cuore pulsante di OlliOlli World è da rintracciarsi nell’oliatissimo sistema di gioco che Roll7 è stata in grado di imbastire. Quello che nelle prime battute può sembrare addirittura un gameplay semplicistico è, in realtà, espanso gradualmente fino a quasi il termine della campagna (che raggiunge vette di difficoltà malefiche nelle ultime fasi). Man mano che andremo avanti ci verranno forniti sempre più elementi di gameplay partendo da semplici salti e arrivando, per esempio, a poter atterrare sulle scalinate senza cadere. Se a tutto questo uniamo velocissimi grind, divertentissimi wall-ride e le altre spericolate manovre implementate dagli sviluppatori, è chiaro come ogni corsa in OlliOlli World diventi diversa dalla precedente, esaltando un trial-and-error incentivato con intelligenza, vista la rapidità con cui (premendo Y) è possibile tornare all’inizio del percorso o ad uno dei vari checkpoint.
La sensazione generale è che Roll7 sia riuscita a migliorare anche quanto visto nei precedenti e apprezzatissimi OlliOlli. Gran parte del merito va senz’altro al nuovo engine grafico, che permette a OlliOlli World di aggiungere la terza dimensione. Badate bene che tale caratteristica non si limita soltanto ad offrire profondità e ricchezza al comparto grafico, ma apre opportunità enormi anche in termini puramente ludici. Roll7 infatti ha infarcito i tracciati di percorsi alternativi, paralleli a quello principale, disseminati in più parti della corsa e accessibili premendo X. Alcuni di questi, chiamati adorabilmente “Percorso Tosto“, sono più impegnativi, altri invece permettono di completare determinati obiettivi secondari presenti solo in quella singolare sezione del tracciato, come dare il cinque ad un personaggio comprimario.
Varrebbe la pena soffermarsi un attimo proprio sugli obiettivi secondari, che a mio parere rappresentano il vero punto di forza di tutta la produzione, soprattutto per i completisti più avidi. Ogni tappa viene superata semplicemente arrivando al traguardo. Avete capito bene: se la vostra intenzione è quella di rushare il gioco, ovvero completare la campagna in modo spensierato e nel minor tempo possibile, senza avventurarvi in difficoltose sfide, vi basterà semplicemente non cadere durante il percorso e sbloccare quello successivo.
OlliOlli World offre 3 tipologie di obiettivi secondari, dal più “facile” che richiederà di finire il quadro senza utilizzare i checkpoint, a quelli a punti in cui saremo chiamati a battere, concatenando le nostre acrobazie, i punteggi di 3 avversari. Ma sono le sfide di Mike quelle che mi hanno fatto più sudare (e che onestamente non sono riuscito a completare in larga parte). Alcune di queste, soprattutto nelle fasi iniziali, risulteranno di facile completamento per la maggior parte dei giocatori ma, già da metà avventura, terminarle tutte diventerà un’impresa appannaggio solo dei più tenaci.
Roll7 ha pensato bene di premiare chi si avventurerà nel tentativo di sbloccare il maggior numero di obiettivi secondari, ricompensando gli sforzi dei giocatori non solo con livelli bonus, ma anche con ispirati elementi cosmetici. Il potente editor del personaggio di OlliOlli World, oltre ad esaltare l’ottimo comparto artistico di cui parlerò tra poco, permette di creare skater davvero molto differenti tra loro. Si possono combinare vestiti e stili di ogni tipo, decidendo addirittura le pose che il proprio personaggio assumerà a riposo o il modo in cui raccoglierà da terra la tavola. Io ho persino creato un alter ego dalla pelle verde arricchendolo, man mano che portavo a casa sfide, di giacche, pantaloni e caschi sempre più esclusivi. A seconda di come preferiate procedere, che sia recuperando diverse sfide in fase di post-game o avanzando in modo graduale inanellando uno dietro l’altro gli obiettivi, OlliOlli World saprà sempre ricompensarvi con spassose personalizzazioni. Durante le schermate di caricamento, tra l’altro, c’è modo di apprezzare le creazioni di altri giocatori da tutto il pianeta, un tocco di classe che ho particolarmente gradito.
Il quadro di OlliOlli World comunque non sarebbe completo se a tanto godimento ludico non si aggiungesse anche un ricco e colorato comparto grafico. Il mondo di gioco, chiamato Radlandia e popolato esclusivamente da skater, è diviso in 5 macroaree (o se preferite biomi), tutte personali e con linguaggi estetici molto diversi tra loro, che vanno da fitte foreste ad ambientazioni industriali. Le diverse sezioni sono facilmente riconoscibili da caratterizzanti palette cromatiche, dai colori pastello, sapientemente utilizzate e mescolate.
Questo mix contribuisce, per quanto strano in una produzione così votata alla velocità e all’azione, a rendere il tutto rilassante e rasserenante, complice anche la variegata colonna sonora composta da un’ottima selezione di brani che spaziano dall’elettronica al lo-fi. Per quanto non dotato di un comparto tecnico possente, OlliOlli World è capace di accarezzare gli occhi e appagare l’ascolto in ogni frangente senza, tra l’altro, mai lasciare per strada un fotogramma, aspetto cruciale in un videogame di questo genere.
Ciò che mi ha convinto di meno di tutta la sezione artistica è invece la dimenticabile trama, assieme agli ancor più mediocri comprimari del nostro skater. Questi sono capaci anche di intrattenere nelle prime fasi di gioco, ma diventano noiosamente prolissi con l’avanzare dell’avventura, esibendosi in dialoghi eccessivamente lunghi, che spezzano il ritmo in maniera poco intelligente. Non mi stupirebbe sapere di giocatori che, presi dalla foga e ammaliati dalla strabiliante giocabilità di OlliOlli World, abbiano deciso di saltare le numerosissime battute presenti.
Al netto di questo trascurabile problema, tuttavia, credo sia chiaro a tutti quanto di buono abbia da offrire OlliOlli World, essendo un gioco adatto quasi ad ogni tipologia di gamer, capace di intrattenere in partite mordi e fuggi o in lunghe e perfezionistiche sessioni. Eseguire combo chilometriche, esplorare il “trickzionario” (la lista di trick divisa ordinatamente in gradi di difficoltà), mettersi in gioco per eseguire acrobazie sempre più folli, sfidare il proprio tempismo negli atterraggi… Tutto diventa dannatamente divertente e appagante, anche nelle fasi inevitabilmente più frustranti, facendo del nuovo OlliOlli uno degli indie migliori di questo inverno.
OlliOlli World mi ha sorpreso e ha superato le mie già elevate aspettative. Forte di un comparto artistico ispirato e un gameplay raffinato, veloce e stratificato come pochi altri videogame possono vantare, l’ultimo lavoro di Roll7 meriterebbe di essere nelle ludoteche di ogni videogiocatore. Mettete paraginocchia e paragomiti e inforcate la tavola!
Un ringraziamento speciale a Cidiverte
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