Il 2022 è l’annata dei grandi ritorni: dalla ripresa della serie animata di Bleach, al tanto agognato proseguimento del manga di Berserk, fino a spostarci al reboot di Trigun e alla ripresa di Hunter x Hunter. Insomma, un anno all’insegna del miracolo per gli appassionati di anime e manga, che finalmente potranno tornare a seguire delle vecchie glorie riassaporando la gioia della visione e della lettura. Persino Bastard!! di Kazushi Hagiwara torna in pompa magna con una serie animata su Netflix.
Un ritorno che personalmente ho voluto osservare da lontano principalmente per due motivi: la discontinuità e l’incompletezza che avvolgono questo fantasy cult e l’etichetta di “serie Netflix”. Già mi sorprende che il colosso americano dello streaming (in collaborazione con Warner Bros. Japan) abbia deciso di puntare su un’opera con le stesse problematiche delle altre sopracitate, in più la piattaforma non è esattamente rinomata per la qualità di adattamenti simili. Tuttavia, conoscendo le caratteristiche del manga originale, infine mi son convinto a guardare Bastard!! – L’oscuro dio distruttore e voglio parlarvene.
L’anime vede come protagonista il leggendario stregone Dark Schneider, un essere che in tempi antichi si avvicinò alla conquista del mondo seminando il caos nei quattro regni. La civiltà per come la conosciamo è sprofondata a seguito di un cruento scontro tra due divinità, e la sconfitta del dio della distruzione Anslasax ha salvato quel che restava del genere umano, sebbene non sia stato possibile evitare un graduale ritorno all’era medievale. Nel presente, ispirato proprio ai secoli bui che hanno segnato l’umanità, i quattro regni sono in continua lotta con l’armata ribelle delle tenebre guidata dai quattro re Celesti. Lo scopo di questi ultimi è recuperare i sigilli per risvegliare il terribile Anslasax, e l’inizio ci conduce alle porte di Meta-Likana, assediata da un plotone di questo spaventoso esercito.
In questo momento molto agitato conosciamo Tia Nort Yoko, figlia di un grande chierico, e il suo amico d’infanzia Rusie. Tuttavia, nel corpo del ragazzo si cela un grande segreto: al suo interno è sigillato lo stregone Dark Schneider, e solo il bacio di una vergine potrà liberarlo. In una situazione dal destino tragico, Yoko deciderà di liberare il potente stregone, il quale senza alcuna difficoltà respingerà le forze nemiche. Ed è così che fa la sua entrata in scena il protagonista di Bastard!!, un essere spietato che trabocca di malvagità e desiderio di conquista, ma le cui ambizioni vengono frenate dal suo debito nei confronti di Yoko, a cui deve senza ombra di dubbio la vita.
Ciò che ho notato sin da subito è il divario che separa la serie di Bastard!! e i vari anime fantasy degli ultimi anni. Oggi, quando penso agli attuali fantasy made in Japan, mi vengono subito in mente gli innumerevoli luoghi comuni o archetipi di personaggi di cui si avvalgono. Questo genere nell’ultimo decennio è andato incontro ad uno spiacevole appiattimento, soprattutto per quanto concerne la caratterizzazione dei protagonisti e la qualità delle storie. L’opera di Hagiwara, figlia dell’epoca a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, presenta invece un registro completamente differente, merito soprattutto dell’esplicità con cui viene raccontata la storia. Tra gore, momenti comici e riferimenti sessuali piuttosto evidenti (si rasenta quasi il contenuto per adulti), la narrazione di Bastard!! – L’oscuro dio distruttore risulta alquanto semplice da comprendere, per quanto possa risultare piuttosto problematica per il pubblico odierno.
Bastard!! è un’opera completamente ispirata all’heavy metal, di cui l’autore stesso è un appassionato sfegatato, e la serie Netflix non manca mai l’occasione per ricordarlo. Dalla colonna sonora (tra cui l’opening, realizzata dal gruppo Coldrain) ai nomi dei personaggi e degli incantesimi, il tributo alle leggende del metal è una caratteristica preponderante quanto fondamentale, ed è proprio questo che dona un animo decisamente forte a questo mondo fantasy, nonostante la semplicità del suo racconto e dei suoi personaggi. Non a caso, Dark Schneider viene rappresentato come un’immortale rockstar dalla straripante bellezza ed altrettanta cattiveria, con tutte le donne che cadono ai suoi piedi come foglie in autunno, dando vita a degli spezzoni sessuali sì espliciti, ma mai fino in fondo.
L’anime realizzato dallo studio Liden Films, che forse conoscerete per le trasposizioni televisive di Tokyo Revengers e Cells At Work! Black, è un buon prodotto che viaggia su binari alquanto sicuri. Le animazioni risultano tutto sommato soddisfacenti, specie se consideriamo che molti degli scontri che avvengono nei primi 13 episodi sono alquanto statici, e l’utilizzo degli incantesimi da parte dei vari personaggi si esibisce in effetti visivi gradevoli e avvalorati da colori molto intensi.
Bastard!! – L’oscuro dio distruttore sfrutta pienamente un’animazione 2D, lasciando alla computer grafica il compito di riprodurre alcuni dei fondali coinvolti negli scontri più impegnativi, ottenendo infine un risultato davvero niente male. Sia chiaro, durante la visione non ho trovato degli scontri visivamente incredibili, ma fortunatamente nessuno di essi è stato sgradevole, riuscendo dunque ad offrire dei combattimenti tutto sommato interessanti. La serie è ricca di azione e lascia alle chiacchiere lo spazio appena sufficiente per narrazione e sviluppo dei personaggi.
Non si hanno particolari guizzi di regia e quest’ultima mi è sembrata leggermente statica, sebbene non manchino delle inquadrature piuttosto ricercate in alcune scene di stampo erotico. È proprio a quest’ultime che la serie spesso dedica un’attenzione particolare, raccontandole in maniera talvolta esagerata o fin troppo accentuata. Come adattamento ci troviamo dinanzi ad un prodotto decisamente rispettoso nei confronti dell’opera di riferimento, riprendendo a piene mani quelli che oggi possiamo considerare i suoi pregi e difetti. Anche il character design ne esce decisamente bene, con un piccolo lavoro di ammodernamento che interviene sulle linee. Qui si nota il divario d’età che differenzia Bastard!! dagli attuali fantasy giapponesi, soprattutto l’influenza che esercitano gli anni ’80 sull’aspetto fisico e i costumi delle comprimarie. Ho guardato la serie con il doppiaggio italiano, e personalmente ho apprezzato il lavoro compiuto da Omar Vitelli nel ruolo di Dark Schneider: con la sua interpretazione è riuscito a trasmettere il terrificante carattere del personaggio, forse l’aspetto più interessante di tutto l’adattamento italiano.
Bastard!! – L’oscuro dio distruttore si presenta come un adattamento ben riuscito, che ripropone con fedeltà la prima parte dell’opera di Kazushi Hagiwara. La serie è un mix di volgarità, gore, momenti erotici, che si mescolano con il dark fantasy e l’heavy metal, portando sullo schermo una serie sopra le righe, ma non troppo pretenziosa. Una serie che dal punto di vista visivo e tecnico si è fatta valere nella sua prima parte, con anche qualche piccola chicca che non voglio anticiparvi. Non resta dunque che attendere il secondo cour, che andrà a completare la prima stagione.
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