Hens – Un astratto ruspante!

hens gioco da tavolo galline little rocket games

Voto:

Idolatriamo le aquile, benché le galline siano molto più utili. – Valeriu Butulescu

Come ripeto spesso ci sono giochi che fanno dell’aderenza a un tema l’elemento principale del proprio sviluppo, e ce ne sono altri per cui il contesto scelto non è che un semplice vestito da indossare per aumentare il carisma del tutto. Certo, per chi non conoscesse il mondo dell’allevamento di galline forse questo vestito non sembrerà nemmeno così interessante, ma a quanto pare Giampaolo Razzino (ideatore) e Marco Salogni (illustratore) non sono di questa opinione e, possedendo io stesso delle galline, mi trovo d’accordo con loro.

Le galline sono animali affascinanti, vederle scorrazzare nella propria aia alla ricerca di qualcosa da mangiare o intente a rotolarsi nella sabbia per combattere eventuali parassiti può risultare persino rilassante. Ecco che quindi, quando mi si è presentata l’opportunità di recensire un gioco che parlava proprio dell’allevamento di questi pennuti, non ho potuto far altro che coglierla.

Hens Materiali di gioco

Hens, edito da Little Rocket Games, è un gioco di carte astratto, competitivo, per 1-4 giocatori (consigliato dai 10 anni in su) e della durata approssimativa di 20 minuti. Il titolo ci richiederà di vestire i panni di allevatori intenti a collezionare e posizionare varie galline di differenti razze nella nostra aia, con l’intento renderla armoniosa e proficua. Elemento principale del gioco sarà ovviamente il mazzo di carte Gallina (72 carte totali organizzate in 8 razze differenti per numerosità e caratteristiche interne), a cui si aggiungeranno 4 segnalini Gallo, 10 carte Obiettivo, 4 carte Aiuto giocatore, il blocchetto segnapunti e il regolamento di gioco.

Le carte Gallina sono caratterizzate da un colore (associato sempre a una razza), un numero da 1 a 6, un quantitativo di uova prodotte (da 1 a 3) e la possibile presenza di una o due medaglie. Tutti questi elementi non sono distribuiti in modo omogeneo tra le razze, bensì vanno a definire due estremi principali: quelle più numerose, quindi più facili da pescare, e quelle più remunerative (tra uova e medaglie) ma più rare. A tal proposito la carta Aiuto giocatore si rivelerà fondamentale per “contare” le carte in gioco tenendone traccia.

Hens Distribuzione Carte Gallina

La parola d’ordine di questo titolo è “semplicità“. Partendo già dalla preparazione, non dovremo far altro che estrarre o scegliere una carta Obiettivo per la partita (queste carte ci daranno la possibilità di ottenere punti extra), generare il mazzo Galline utilizzando un numero di razze con congruo con i giocatori al tavolo (in partite per 1, 2 o 3 dovremo infatti eliminare alcune razze), e da questo distribuire 4 carte a ognuno, assieme a 1 carta Aiuto e 1 segnalino Gallo.

Ovviamente anche il flusso di gioco si manterrà sul semplice e sarà organizzato in 12 turni. In partite con più giocatori si partirà dal primo (l’ultimo entrato in un pollaio!) e si procederà in senso orario eseguendo sempre 3 azioni:

  1. Pescare due carte: ne pescheremo una per volta o dal mazzo Gallina al centro del tavolo o (ad esclusione del primo turno di gioco) dalla pila degli scarti di un altro allevatore (pile che saranno sempre scoperte e consultabili).
  2. Giocare una gallina nell’aia: le carte Gallina che giocheremo andranno a comporre la nostra aia. Avendo 12 turni essa sarà quindi composta da 12 carte posizionate, una per turno, in un riquadro di 3×4 o di 4×3. Queste dovranno essere posizionate sempre ortogonalmente alle altre e dovranno rispettare le regole di piazzamento. Se staremo posizionando una gallina accanto a carte della stessa razza non avremo restrizioni di sorta, se invece la gallina finirà in adiacenza ortogonale con razze diverse il suo numero dovrà essere inferiore o superiore di 1 alla/e carta gallina/e ortogonale/i. Nel malaugurato caso in cui non si possa (o voglia) posizionare una gallina, saremo costretti a posizionare in sua vece un pollaio, quindi prenderemo una carta dalla nostra mano e la piazzeremo coperta nell’aia (il retro delle carte mostrerà proprio il pollaio). Attenzione però, perché ogni pollaio darà una penalità di -1 al termine della partita.
  3. Scartare una carta Gallina: in questa fase bisognerà obbligatoriamente scartare una gallina dalla propria mano, così da averne nuovamente 4 al termine del turno.
hens gioco piazzamento consentito
Il giocatore piazza la Modern Game rispettando le condizioni

Per mettere un po’ di pepe alle partite dovremo posizionare anche il segnalino Gallo, ma in che modo? Una volta che tutti i giocatori avranno posizionato la loro sesta gallina, ogni allevatore dovrà piazzare questo segnalino su un gruppo delle proprie galline. Il posizionamento del gallo rappresenterà una sorta di scommessa interna al gioco e potremo metterlo nel gruppo che preferiremo, anche se è sconsigliato scegliere quello più grande.

Al fine del match infatti otterremo punti sia dal gruppo più numeroso di galline nella nostra aia (un gruppo è costituito da galline di una stessa razza tutte in contatto tra loro), che dal gruppo a cui avremo assegnato il segnalino Gallo, a patto che questo non sia anche il più grande (o in pareggio con un secondo gruppo). In quest’ultimo caso potremo avere punti solo dal gruppo con il Gallo.

hens piazzamento gallo

In fase di conteggio avremo quindi l’occasione di ricevere, come detto, punti da questi gruppi in funzione della produttività delle loro galline (1 uovo ci consegnerà 1 punto vittoria), in più riceveremo punti da tutte le medaglie di ogni carta presente nell’aia (ogni 3 medaglie avremo 2 PV) e dagli eventuali obiettivi raggiunti. Al tutto dovremo ovviamente sottrarre le penalità di eventuali pollai e, infine, dichiarare il vincitore.

Da notare che nella variante in solitario avremo una piccola, ma significativa, modifica al flusso di gioco: dovremo infatti procedere a pescare la prima carta dal mazzo e decidere immediatamente se tenerla o scartarla, poi pescheremo la seconda, sempre e solo dal mazzo principale, ed effettueremo la scelta inversa (se avremo scartato la prima dovremo tenere la seconda e viceversa).

Sebbene mi renda conto che la spiegazione testuale possa far apparire il titolo ben più complesso di quanto effettivamente sia in fase di gioco, vi posso assicurare che Hens potrà essere intavolato davvero con ogni tipologia di giocatore. Le regole sono infatti poche, semplici, chiare e senza ambiguità di sorta.

Ma dietro questa mia promessa di semplicità si nasconde forse un titolo banale? Assolutamente no. La semplicità di Hens non fa altro che consegnarci un gioco da poter intavolare con chiunque (che tra l’altro scala benissimo), in cui diventare sempre più bravi nel padroneggiare le regole di piazzamento e massimizzare i punti al tavolo. Infatti incastrare tra loro le differenti razze (e quindi colori) stando attenti ai numeri delle carte loro ortogonali richiederà la giusta dose di bravura ed esperienza (a cui dovremo aggiungere un pizzico di fortuna nelle pescate), impegnandoci in partite attente, in cui un singolo errore potrebbe diventare un problema enorme nella nostra strategia.

Altro elemento centrale della nostra tattica sarà poi legato al tenere traccia delle galline presenti al tavolo, confrontandone sempre il numero con le scelte dei nostri avversari. Da una parte avremo le razze più numerose e facili da utilizzare ma anche meno remunerative, dall’altra avremo razze rare con punteggi potenziali molto elevati ma con numerosità molto scarsa che, se utilizzate da più giocatori, si riveleranno un azzardo rischioso. Aggiungete a tutte queste riflessioni anche la presenza delle carte Obiettivo che potranno aumentare le possibilità strategiche, veicolando o suggerendo determinati tipi di approccio, impattando così positivamente sulla longevità generale.

hens carte

Insomma, Hens si colloca proprio tra quei titoli a bassa complessità generale che poggiano il tutto su poche regole in grado di funzionare bene e offrire, così, un titolo solido e piacevole, sempre pronto ad essere intavolato con chiunque o anche da soli. A tal proposito la modalità in solitario riesce a soddisfare adeguatamente, arrivando a miscelare strategia, fortuna e azzardo; mi ha proprio restituito quelle sensazioni tipiche dei vecchi solitari di carte che, insieme ai miei nonni, amavo provare da bambino.

L’azzardo poi risulta proprio un elemento di gioco importante: sia che si stia giocando in solo che con altre persone, il segnalino Gallo sarà lì a chiederci di tentare una predizione. Dovremo quindi vedere le carte al tavolo, consultare eventuali scarti e poi decidere quale sarà il nostro secondo cavallo vincente (perdonatemi il cambio di specie per il piacere della metafora). Questo elemento, se ben gestito, potrà darci grandi soddisfazioni ma potrà, altresì, rivelarsi una vera e propria palla al piede per il nostro gioco.

hens aia completa

Tra i limiti che alcuni giocatori potranno identificare in Hens abbiamo la sua natura quasi da solitario in contemporanea. Infatti nonostante sia presente un pizzico di interazione al tavolo, stiamo parlando più che altro di eventuali riflessioni sulla scelta di quali razze giocare, valutando le strategie altrui e poco altro: ognuno gestirà semplicemente la propria aia cercando, al contempo, di non scartare galline potenzialmente troppo utili agli altri. Questo però non lo rende (almeno per me) un gioco meno interessante, a patto ovviamente che si sappia cosa si sta comprando.

Parlando proprio dell’eventuale acquisto trovo che il rapporto qualità/quantità prezzo del gioco sia perfettamente bilanciato: non avremo tonnellate di materiali ma, vista la bassa fascia di prezzo in cui si inserisce e la buona qualità del tutto, non posso che premiarlo. Tornando rapidamente sulla tematica posso aggiungere che, malgrado si stia parlando a tutti gli effetti di un astratto puro, le galline riescono comunque a funzionare sia sotto il profilo estetico che di “sapore generale” dato alle partite.

Devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito da Hens e di poterne tranquillamente consigliare l’acquisto alla maggioranza di voi. Non sarà il titolo che porterete nel vostro cuore per gli anni futuri, non vi farà nemmeno urlare la miracolo, ma potrà tranquillamente essere uno di quei fillerini pronti per essere tirati fuori in quasi ogni occasione, magari per giocare con persone poco avvezze a titoli complessi o come apripista al mondo dei boardgame, magari solo per farvi qualche rapido solitario o per inframezzarlo a cinghialoni di varia natura. Una lunga lista di “magari” che dovrebbe bastare a darvi l’idea di quanto, il piccolo e semplice gioco di Giampaolo Razzino e Marco Salogni, possa comunque meritarsi un posto nella vostra collezione.

Un ringraziamento speciale a Little Rocket Games

Io sono JeruS e sono qui per le mie passioni. Quali? Ci sono i videogiochi dai tempi dell’Amiga, il Cinema e le Serie TV con le loro meravigliose storie, ed ovviamente i giochi da tavolo... i libri, i fumetti, la fotografia, il disegno, la scrittura… insomma avete capito! A coronare il tutto una laurea in Scienze Naturali così da poter divulgare il bello in ogni sua forma!

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.