Guardati, di Elisabetta Romagnoli

Il sole che scotta sulla pelle, la musica dei Red Hot Chili Peppers a tutto volume nelle orecchie e una grande voglia di unirsi a quel gruppetto di ragazzi esuberanti sulla spiaggia. Guardati, la nuova graphic novel di Elisabetta Romagnoli pubblicata da Tunué, ci trasporta nel tumulto dell’adolescenza, in una parabola emozionante che ripercorre i tasselli imprescindibili del percorso di crescita di Iris.

Riavvolgere il nastro e soffermarsi su quegli antri più nascosti e impolverati del nostro passato è un’impresa che spesso tendiamo a rimandare: del resto, essere protesi al futuro e correre ciecamente verso le prossime mete sembra essere il punto fermo delle nostre vite frenetiche. In quest’opera estremamente intima, ma con la quale è così semplice entrare in sintonia, l’autrice ci prende per mano per guardare dritto negli occhi i momenti dolorosi e complessi della crescita della giovane protagonista, tappe in cui tanti di noi sapranno rivedersi. Si tratta di un vero e proprio atto di coraggio, un salto a piè pari in una matassa aggrovigliata e piena di spine che saprà, però, ricompensarci con uno sguardo completamente nuovo sul presente e sui noi stessi.

Spesso smarrita nei suoi pensieri e completamente rapita dalla musica, Iris è ritratta in tante vignette con lo sguardo sognante e, non a caso, immersa in un tripudio di colori. La sua mente è costellata di idee romantiche, i suoi capelli ondeggiano al vento, e il suo cuore è travolto da quella moltitudine di emozioni raccontate in modo impeccabile nelle canzoni dei suoi artisti preferiti, in primis i Red Hot Chili Peppers.

Sembrerebbe pronta a spiccare il volo, a buttarsi nella folla per fare amicizia e sperimentare sulla sua pelle le gioie e i dispiaceri della sua età, ma le sue ali sono costantemente tarpate da un profondo timore e da un senso di inadeguatezza schiacciante. Pagina dopo pagina, avvertiamo un divario sempre più ampio fra il suo mondo interiore, colorato e stracolmo di energia, e il grande e spaventoso interrogativo costituito dal mondo reale, in cui le parole dure del padre riecheggiano con prepotenza.

Qual è il peso delle parole? E quali sono le conseguenze di aspri giudizi o commenti apparentemente costruttivi sparpagliati lungo il nostro cammino? Nel relazionarsi con gli altri, Iris non può fare a meno di venire costantemente trascinata ai ricordi dell’infanzia, quando si approcciava per la prima volta a mondi di fantasia per iniziare a scoprire bellezze e pericoli dell’ambiente che la circondava. La paura regna sovrana, accompagnata da una visione distorta del suo corpo e del suo carattere.

Nell’osservare col suo sguardo curioso i coetanei più anticonvenzionali e spigliati, Iris si domanda quale sia il suo aspetto e come gli altri la vedano. È davvero immersa in colori sgargianti, come si percepisce, o forse appare grigia e piatta e insignificante? La musica, che serpeggia energicamente dalla prima all’ultima pagina del volume, sarà la chiave di tutto, la mano capace di aiutarla a rialzarsi e infonderle il coraggio di avvicinarsi agli altri e di seguire, pian piano, la sua vocazione, ma non senza imbattersi in sbagli e ostacoli.

Passo dopo passo, fra le note in costante evoluzione dei suoi gruppi preferiti, Iris esce pian piano dal guscio, vincendo timidezza e insicurezze. Le stagioni della vita si susseguono rapidamente, finché non giunge la vita adulta, con tutte le complicazioni del caso.

Come la musica e come la natura stessa, nulla è bianco e nero e i bivi di fronte alla giovane protagonista presentano miriadi di piccole diramazioni. In ogni decisione importante circa lo studio e il lavoro, Iris dovrà fare i conti con la presenza costante dei giudizi e del volere del padre. Il percorso che porterà a un sano equilibrio fra i suoi desideri, le sue aspirazioni e le aspettative della famiglia non diventerà mai facile, proprio come le canzoni che Iris porta nel cuore, anch’esse ricche di complessità e chiaroscuri.

Guardati è una graphic novel intima e personale, in cui i colori e le canzoni dell’adolescenza hanno lo stesso peso delle parole, ma l’esperienza vissuta è così universale da saperci condurre in un viaggio dai suoni familiari. Con ottimi disegni dal tratto peculiare e splendide citazioni che tanti riconosceranno all’istante, lo consiglio ad un pubblico più giovane ma anche agli adulti, perché a volte abbiamo bisogno di ricordarci di prendere un respiro e guardare indietro.

Un ringraziamento speciale a Tunué