Sono fermamente convinto che le specie non sono immutabili; che, anzi, quelle che appartengono a ciò che chiamiamo uno stesso genere sono le dirette discendenti di altre specie, oggi generalmente estinte.
Charles Darwin
Eccoci nuovamente con un titolo dall’ambientazione naturalistica a cui non potevo sottrarmi. Dopo Encyclopedia, questa volta ci trasferiamo in casa Ghenos Games per parlare di Charles Darwin e della faticosa ricerca per arrivare a comprendere i meccanismi del processo evolutivo.
Darwin’s Journey, di Simone Luciani e Nestore Mangone (con Paolo Voto alle illustrazioni), è un gioco competitivo di piazzamento lavoratori per 1-4 giocatori (da 14 anni in su), della durata approssimativa di 60-120 minuti (circa mezz’ora per giocatore), in cui attraverso le varie azioni cercheremo di accumulare più punti possibili mentre seguiamo i passi di Charles Darwin nel tentativo di completare la Teoria dell’evoluzione.
Già dall’apertura della piccola scatola di gioco ci si rende conto di come, davanti ai nostri occhi, non ci sia un titolo minuto ma solo qualcosa di estremamente ben congegnato. Seppur stipate, le sue componenti principali risultano infatti numerose e ottimamente realizzate: abbiamo un grande tabellone di gioco, 4 plance giocatore con i materiali associati (tra elementi in cartone e in legno), 16 carte carte Equipaggio e altrettante carte Azione di Alfred (l’automa per giocare in solitario), 30 gettoni Ricerca in plastica trasparente, una valanga di segnalini e tessere in cartone spesso, e ovviamente il regolamento (anche questo di ottima fattura).
Darwin’s Journey è un titolo che può spaventare poiché, di primo acchito, potrebbe sembrare ben più complesso di quanto risulti giocando. Per questo motivo procederò senza entrare mai troppo nel dettaglio, cercando di concentrare la mia attenzione su tutti quegli elementi in grado di darvi un’idea chiara delle dinamiche principali di questo peculiare piazzamento lavoratori.
La consueta preparazione di gioco ci richiederà di sistemare il tabellone, suddiviso in diverse aree utili a guidare le azioni e a seguire lo svolgimento della partita. Nel farlo dovremo quindi piazzare alcuni segnalini in funzione del numero dei giocatori (cosa che influirà sulla faccia del tabellone da utilizzare) estraendone/posizionandone casualmente una parte, così da assicurare una buona variabilità a ogni partita. Consegneremo poi l’intero kit di componenti ai giocatori e, dopo aver mischiato le carte Equipaggio, ne distribuiremo 4 a ognuno procedendo con esse a un vero e proprio draft: ogni giocatore ne sceglierà una e passerà le restanti in senso orario fintanto che tutti ne avranno selezionate 3 con cui giocare. Concluderemo quindi la preparazione assegnando i Sigilli di ceralacca del colore corretto a ognuno dei 3 Lavoratori sulla nostra plancia (colore definito dalle carte Equipaggio scelte), per poi passare alla selezione delle coppia di tessere Obiettivo di partenza (procedendo in modo inverso all’ordine di turno).
Il tabellone, come detto, avrà quindi differenti aree collegate a vari elementi del gameplay:
- Le Sezioni dei Diari su cui piazzeremo i Lavoratori per attivare azioni specifiche.
- Il percorso dell’Oceano su cui si muoverà la Beagle (la nave di Darwin) scandendo i round di gioco, ma anche le nostre navi, esplorando i mari, facendo sbarcare i nostri Esploratori sulle Isole e confrontandosi con la stessa Beagle per recuperare alcuni preziosi punti vittoria in funzione di condizioni estratte casualmente a inizio partita.
- Tre differenti percorsi Isola che rappresenteranno le Galapagos, su cui i nostri Esploratori si muoveranno.
- La Teca del museo che mostrerà gli esemplari consegnati allo stesso per contribuire a studiarli.
- La sezione delle tre Buste che rappresenteranno una zona legata a un gioco di maggioranze, che di round in round ci permetterà di avere dei benefici, ancora una volta determinati casualmente in fase preparatoria.
- Il tracciato della Teoria dell’evoluzione su cui segneremo il nostro personale contributo allo studio della stessa.
- Varie altre piccole sezioni associate a differenti aspetti del gioco, come per esempio il contatore dei punti vittoria, i Sigilli in ceralacca o gli Obiettivi disponibili.
Come già anticipato, il titolo ruota interamente attorno alla meccanica del piazzamento Lavoratori, che però qui viene arricchita dalla possibilità di migliorarli, così da rendere le loro azioni più efficienti. Una normale partita si organizza in 5 round da 4 fasi, la prima delle quali rappresenta il vero cuore del tutto. In questa lunga fase i giocatori, seguendo l’ordine di turno, dovranno utilizzare un singolo Lavoratore per svolgere un’azione e le sue eventuali concatenazioni, per poi lasciare il campo al giocatore successivo, procedendo così in rotazione fino ad aver utilizzato tutti i Lavoratori.
Per eseguire un’azione il giocatore attivo dovrà prendere uno dei propri Lavoratori disponibili e piazzarlo su una posizione Lente del tabellone di gioco. Queste lenti si troveranno all’interno di differenti sezioni del tabellone, e il primo Lavoratore a svolgere un’azione all’interno di una specifica sezione non dovrà pagar nulla, mentre i successivi dovranno sborsare alcune monete come penalità. Esistono 3 tipologie di posizioni Lente: quelle quadrate/rettangolari non hanno restrizioni al numero di Lavoratori che possono utilizzarle e non richiedono mai il pagamento delle penalità; quelle circolari in cui non si hanno restrizioni al numero di utilizzi ma che prevedono la suddetta penalità; quelle sbloccate che possono essere usate da un solo Lavoratore per fase (anche queste possono essere associate a delle penalità, e potranno anche generare piccoli introiti al giocatore che le avrà sbloccate).
Utilizzare alcune azioni tuttavia potrà richiedere una determinata specializzazione da parte del Lavoratore di turno. I Lavoratori sono infatti associati a dei Sigilli in ceralacca di colori specifici (4 colori base: rosso, giallo, verde, blu, più il viola che fa da jolly e può essere considerato di qualsiasi altro colore), e molto spesso le azioni richiederanno loro il possesso di uno o più sigilli di determinati colori.
Questa dinamica risulta interessante, sia perché anch’essa è associata agli elementi casuali sul tabellone che portano variabilità alle partite (mettendo, per esempio, a disposizione dei giocatori alcune azioni uniche), sia perché apre le porte alla già citata dinamica di specializzazione. I Lavoratori, seppur inizialmente dotati di un solo Sigillo associato alle carte Equipaggio scelte, cresceranno di esperienza nel corso della partita, arrivando ad averne fino a un massimo di 6. Così facendo potranno svolgere azioni diverse, magari inizialmente precluse, e potranno anche giovare di eventuali miglioramenti specifici alle stesse (rispettivamente al raggiungimento del quarto e del sesto Sigillo in ceralacca).
Prima di passare alle Azioni di gioco è importante specificare che, dove normalmente attivare un’azione richiede l’assegnazione di un Lavoratore, è possibile (e anzi con il tempo diventerà il fulcro del nostro gioco) attivare numerose azioni secondarie a cascata, così da realizzare delle combo incredibilmente lunghe e vantaggiose.
Con queste dinamiche in mente, passiamo alle varie azioni disponibili che potremo attivare sia tramite Lavoratori che tramite percorsi od Obiettivi specifici:
- Esplorazione: permetterà di muovere un proprio Esploratore su di un’Isola per un numero di passi legato all’azione scelta e alla specializzazione del Lavoratore che ha attivato la stessa.
- Navigazione: permetterà di spostare la propria Nave sul percorso Oceano per un numero di passi legato all’azione scelta e alla specializzazione del Lavoratore che ha attivato la stessa.
- Accademia: permetterà di acquisire uno o più Sigilli di ceralacca tra quelli disponibili, da assegnare a uno o più Lavoratori. Si noti che per questa azione potrà essere richiesto un pagamento in monete, sia per prendere alcuni Sigilli che per assegnarli ai livelli avanzati dei Lavoratori.
- Corrispondenza: permetterà di spostare alcuni Francobolli dalla propria Plancia personale a una delle tre Buste presenti sul tabellone, partecipando in tal modo al gioco di maggioranze collegato.
- Piazzare un accampamento: permetterà di spostare una Tenda dalla propria Plancia su una zona apposita del tabellone (ricevendo eventuali benefici).
- Fissare un nuovo ordine dei turni: permetterà di arraffare qualche moneta e di prenotare una posizione migliore nell’ordine di turno (chi prima arriverà diventerà il prossimo primo giocatore, chi arriverà per secondo il secondo, eccetera).
- Conseguire un Obiettivo: permetterà di scegliere una nuova tessera Obiettivo tra quelle disponibili sul tabellone e accaparrarsi qualche moneta (il completamento degli Obiettivi permetterà sia di prendere punti vittoria che di sbloccare vari vantaggi come, per esempio, arrivare ad avere un quinto Lavoratore disponibile!).
- Sbloccare una posizione Lente: questa è una tipologia d’azione molto particolare. Il giocatore che la eseguirà potrà piazzare una Lente circolare del proprio colore in uno spazio azione non ancora sbloccato, a patto di poterne pagare il costo in monete: così facendo otterrà un beneficio immediato e un altro nel tempo. Da una parte potrà svolgere l’azione appena sbloccata senza la necessità di piazzare su di essa un Lavoratore o rispettarne le richieste di specializzazione; dall’altra quell’azione diventerà disponibile per chi vorrà utilizzarla e, qualora venisse usata da un giocatore diverso, permetterà al padrone della Lente di ricevere una moneta dalla scorta generale.
- Ricerca sugli esemplari delle Galapagos: queste azioni possono essere eseguite solo quando un proprio Esploratore, o la propria Nave, si fermano su un segnalino di quell’esemplare all’interno dei vari percorsi (esemplari disposti in modo casuale a inizio partita). Quando ciò avviene, il giocatore prenderà un gettone Ricerca di plastica trasparente e lo posizionerà sull’esemplare corrispondente nella propria Plancia, segnalando così di averlo studiato sul campo.
- Consegnare un Esemplare: permetterà di consegnare uno o due Esemplari non ancora consegnati alla Teca del museo (il secondo animale richiederà un pagamento in monete). Così facendo si otterranno anche grossi quantitativi di monete e/o “passi” sul percorso della Teoria dell’evoluzione. Si noti che il completamento di righe specifiche della Teca farà lievitare il numero di punti finali che il tracciato della Teoria assegnerà a tutti giocatori.
- Avanzamento del percorso della Teoria dell’evoluzione: eventuali azioni associate faranno muovere il cubo di legno del giocatore sul percorso specifico. Il raggiungimento di determinati step su questo aumenterà il moltiplicatore di punti finali associati alla Teoria.
- Fare ricerca sugli Esemplari del museo: in questo modo il giocatore potrà studiare uno o due esemplari direttamente dal museo (il secondo richiederà un pagamento in monete) invece che sui percorsi delle Isole o dell’Oceano. L’azione è potenzialmente utile per raggiungere determinati Obiettivi o conseguire punti.
Queste però rappresentano solo le azioni principali che ci troveremo a svolgere nel corso delle nostre partite: molte altre azioni, o concatenazioni delle stesse, si potranno ottenere in differenti modi. Alcune saranno legate al completamento delle richieste delle carte Equipaggio o agli Obiettivi completati sulla propria Plancia, altre invece saranno azioni uniche speciali (o combinazioni di più azioni) pescate in fase di preparazione della partita (come ad esempio ottenere un prezioso Sigillo di ceralacca viola o un suo “omologo” usa e getta, il gettone Conoscenza temporanea). Come avrete capito, tutta questa mole di opzioni di gioco diventerà proprio il fulcro di una “partita ben giocata” permettendo di incasellare azioni, concatenazioni e vantaggi vari nei modi più disparati e interessanti.
Dopo che tutti i giocatori avranno quindi completato questa fase azione, prima di passare al round successivo si dovranno eseguire altre tre fasi:
- Modificare l’ordine di turno (che potrà anche non cambiare se nessuno avrà eseguito l’azione associata).
- Assegnare le Ricompense legate alla Corrispondenza (che potranno anche essere azioni da eseguire istantaneamente) e, poi, alla Beagle (importanti punti vittoria legati alle condizioni estratte in sede di preparazione e alla distanza tra la nostra Nave e la Beagle stessa).
- Fare Pulizia facendo avanzare la Beagle, facendo tornare i Lavoratori alle rispettive plance, rimuovendo le tessere Obiettivo rimaste sul tabellone ed estraendone di nuove, e risistemando i Sigilli di ceralacca disponibili per l’azione Accademia secondo le regole di gioco.
Così facendo la partita scorrerà passando da un giocatore all’altro, permettendoci di migliorare il nostro gioco in modo graduale ma esponenziale fino al raggiungimento del quinto e ultimo round, per poi passare all’assegnazione dei punti vittoria finali. Questi potranno arrivare sia dalla propria plancia personale (per gli Obiettivi raggiunti, i livelli di specializzazione dei nostri Lavoratori e, nel caso si siano piazzati, tutti gli Accampamenti) che dal punteggio legato alla Teoria dell’evoluzione (determinato da una formula specifica che considererà sia le righe della Teca del museo completate, che il livello raggiunto dal nostro cubo di legno nel percorso della Teoria dell’evoluzione), passando per una manciata di punti dati da eventuali gruppi di monete e da segnalini Conoscenza temporanea non utilizzati.
Arrivati a questo punto mi sento di fare un plauso all’ottima cura riposta sul fronte dei materiali di gioco, per qualità, quantità, compattezza ed estetica. Qualche annotazione però penso sia doverosa. Innanzitutto, forse il gioco avrebbe giovato di un po’ di attenzione in più sul fronte della leggibilità/chiarezza di alcuni elementi del tabellone (nulla di trascendentale, si supera comunque dopo qualche giocata), e a tal proposito nelle prime partite non aiuta nemmeno il quantitativo di elementi iconografici con cui familiarizzare. Bisogna anche aggiungere che, seppur tutto risulti ben tematizzato, il gioco resta fondamentalmente un astratto, vestito tremendamente bene e con il giusto “flavour”, ma pur sempre un astratto. Lo sforzo di tematizzazione sia nel gameplay che nell’estetica appare comunque evidente, e rispetto a centinaia di astratti con su appiccicati temi casuali non merita di essere maltrattato troppo, ma semplicemente sotto questo fronte alcuni suoi elementi funzionano meglio di altri.
Ciò che funziona davvero bene è invece da ricercare sulle scelte di gameplay e sul flusso di gioco generale. Darwin’s Journey gira veramente bene, con un livello di sfida davvero stuzzicante, una crescita interna che raramente si trova in titoli del genere, un’ottima scalabilità e una variabilità interna indiscutibile. Tutti gli elementi di preparazione casuale della partita infatti manifestano la volontà degli autori di consegnarci un titolo dall’alta rigiocabilità e mai troppo uguale a sé stesso.
L’uso del fattore aleatorio in questi termini è poi il migliore che si possa desiderare, poiché non tende a sbilanciare il titolo ma è utilizzato per spingere in modo positivo sulle possibilità di differenziazione di partite e approcci. Una variabilità che ci permetterà di dare più direzioni al nostro gioco (che siano dettate dalle azioni speciali estratte, dalle carte Equipaggio scelte, dalle tessere Obiettivo personali e della Beagle), ma che non allontanerà mai la partita da alcuni elementi che si manterranno categorici.
Tra quest’ultimi i tre su cui mi concentrerei maggiormente sono: il peso sulla partita delle prime consegne alla Teca del museo, l’importanza di gestire in modo oculato le monete (componente più stretta del gioco, ma anche fondamentale per tantissime azioni) e l’alta interazione indiretta tra i giocatori. La questione delle prime consegne è un po’ dolce e un po’ amara, perché da una parte spinge i giocatori a voler osare, puntando magari a una doppia consegna (cosa che darà un grosso boost soprattutto sul fronte monetario) con il rischio di farsi battere sul tempo per aver “voluto troppo”, dall’altra offre un facile e immeritato vantaggio al primo giocatore in termini di tempistiche di gioco.
L’alta interazione indiretta invece rappresenta per il sottoscritto il vero sale del titolo. Si è spesso sentito parlare di giochi “german” come di “multy-solitari”, poiché spesso ci si ritrova seduti con altri allo stesso tavolo badando solo ed esclusivamente al proprio gioco, ma questo in Darwin’s Journey non può proprio succedere. I limiti imposti da certe Lenti a uso singolo o dalla comparsa delle penalità economiche per chi non arriva primo (che faranno sempre il paio con la difficoltà di rimediare monete), sono infatti il vero fattore di interazione al tavolo, arrivando in alcuni casi a guidare il nostro gioco, stravolgendo persino una strategia che stavamo provando a perseguire da tempo (e facendo imbestialire i giocatori meno pazienti).
Sul fronte concettuale mi sento di dire che Darwin’s Journey sia un titolo chiaramente pensato per una tipologia di giocatore: quello che si infogna con un gioco ben concepito e lo intavola ciclicamente con un gruppo di giocatori semi-fisso. Faccio questa specifica poiché in questo gioco l’esperienza è tutto. Come ampiamente ribadito, le prime partite potranno spaventarvi: non nascondo che dopo aver sistemato tutto e aver letto il grande regolamento i primi momenti di gioco sono stati di vera confusione, con la sensazione di avere troppa carne al fuoco su cui riflettere. Questa impressione si è però dissolta dopo alcune partite e, accumulata esperienza, mi sento di dire che questo viaggio di Darwin sia meno complesso di quanto possa inizialmente apparire.
Si capirà rapidamente sia il vantaggio di eseguire azioni senza penalità che la possibilità di identificare più approcci al gioco ugualmente validi e vincenti, per poi passare a valutare pregi e benefici legati a quando svolgere determinate azioni. A seguito di questo ci si ritrova a valutare le proprie azioni più nell’ottica di “ottenere il massimo in termini di combo, elementi a cascata o preparazione degli stessi” che del semplice “tempismo”. È qui che l’esperienza verrà in nostro soccorso: sapersi muovere tra le varie opzioni e strategie, saper cambiare approccio quando il momento e le azioni degli altri lo richiederanno sono le vere abilità da migliorare e queste verranno proprio giocando ancora e ancora.
È ugualmente innegabile che proprio questa necessità però risulti uno dei difetti potenziali del gioco, un limite che dipende ovviamente da una chiara scelta di game design, ma pur sempre un limite: un novellino contro un esperto avrà davanti a sé solo una sconfitta e la possibilità di trarre esperienza dalla partita. Altro possibile lato negativo è da ricercarsi sul fronte originalità del tutto: Darwin’s Journey non è un titolo innovativo (se si esclude almeno in parte la volontà di puntare sulla specializzazione dei Lavoratori), non lo è sul fronte delle meccaniche né su quello del feeling di gioco, ma è un titolo che dimostra la saggezza del tempo e il perfezionamento degli equilibri a cui solo anni di esperienza ludica avrebbero potuto portare. Quanto questi limiti possano impattare sul vostro gruppo di gioco sarete voi a valutarlo.
Prima di concludere voglio spendere due parole anche sulla modalità in solitario che, diciamolo subito, funziona adeguatamente. È possibile cimentarsi contro l’automa, Alfred, in 4 livelli di difficoltà (una modalità Facile, una Media e due Avanzate), e tutte sapranno metterci alla prova. Da non amante di questa modalità posso solo darvi un consiglio: partite dal basso per conoscere il gioco di Alfred poiché, come spesso accade, lui giocherà in modo differente e vi toccherà quindi studiare e metabolizzare altre pagine del regolamento prima di cominciare a divertirvi giocando.
Insomma, non nascondo di essermi avvicinato a Darwin’s Journey principalmente per il suo tema e la sua estetica ma, dopo qualche partita, sono stato catturato dall’equilibrio delle sue parti, dall’attenzione alla variabilità e all’eleganza delle regole e, soprattutto, dall’alto livello di interazione indiretta. Come nella ricerca scientifica, è meraviglioso contribuire tutti allo stesso obiettivo, ma la corsa per essere il primo nome sulla pubblicazione è brutale e senza cuore… esattamente come i meravigliosi meccanismi che regolano la selezione naturale!
Un ringraziamento speciale a Ghenos Games
Commenta per primo
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.