One Piece: 20 sorprendenti easter egg della serie Netflix

L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULLA SERIE NETFLIX, IL MANGA E L’ANIME DI ONE PIECE

La serie live-action di One Piece è finalmente arrivata su Netflix, cogliendo di sorpresa molti fan e non che si aspettavano già il peggio, soprattutto a fronte di progetti simili precedenti. Nonostante la difficoltà oggettiva nell’adattare un’opera come quella di Eiichiro Oda, colma delle più disparate stranezze, ne è uscito fuori uno dei migliori live-action mai tratti da un manga, e a fare la differenza è un’evidente conoscenza del materiale originale.

Questa traspare dal modo intelligente in cui sono stati fatti certi cambiamenti, ma anche dai numerosi easter egg disseminati all’interno degli episodi, alcuni palesi, altri decisamente più difficili da notare. In questo articolo ho voluto raccogliere quelli che mi sono sembrati più interessanti, guardando e riguardando determinate scene per andare a caccia di frame e facendo delle verifiche per assicurarmi di non ricordare male alcuni aspetti del manga e dell’anime.

Per ogni easter egg ho voluto anche dare un po’ di contesto, così da rinfrescare eventualmente la memoria a chi conosce già One Piece (d’altronde va avanti dalla bellezza di 26 anni), e sebbene ci siano per forza di cose molti spoiler, ho cercato di rendere il tutto per quanto possibile “sicuro” anche per chi ha visto solo il live-action oppure è ancora fermo in certi punti con il manga o l’anime, non rivelando più del dovuto.

Se notate errori, imprecisioni, o volete segnalarmi qualche altro easter egg più nascosto, sarò felice di leggervi nei commenti! Infine vi invito anche a leggere la mia recensione (questa del tutto priva di spoiler) della serie Netflix.

Dragon all’esecuzione di Roger

Il primo episodio si apre a Loguetown durante l’esecuzione del Re dei Pirati Gol D. Roger (meglio conosciuto come Gold Roger), l’evento che darà inizio alla grande era della pirateria. Vista la grande folla radunata sotto il patibolo, l’occasione è perfetta per cominciare da subito a disseminare qualche easter egg.

Il primo riguarda una misteriosa figura incappucciata che compare di spalle mentre Roger si appresta ad andare incontro al suo destino. Dal colore del mantello e la forma del cappuccio, non potrebbe trattarsi di nessun altro se non di Dragon, che vent’anni più tardi, a capo dell’Armata Rivoluzionaria, sarà uno degli uomini più temuti dal Governo Mondiale.

I giovani Mihawk, Shanks e Smoker

Tra la folla che assiste all’esecuzione di Roger possiamo riconoscere distintamente tre personaggi, qui ancora giovani, che presto si faranno strada affermandosi tra i nomi più importanti della loro generazione. Nell’ordine vediamo Mihawk, Shanks e Smoker.

Mihawk, come viene detto anche nella serie Netflix, diventerà il miglior spadaccino del mondo nonché un membro della Flotta dei Sette. Shanks diventerà un capitano pirata tra i più temuti e rispettati, guadagnandosi un posto tra i più potenti del Nuovo Mondo (come viene chiamata la seconda metà della Grand Line). Smoker diventerà un capitano (poi viceammiraglio) della Marina noto come “Cacciatore Bianco” per la sua implacabilità e i poteri del Frutto del Diavolo di cui è dotato, che gli permettono di creare e manipolare il fumo, trasformando anche il suo corpo; non dimenticherà mai il fatto che, a differenza di molti pirati, Gol D. Roger ridesse sul patibolo.

La barca di Mihawk

Con le sue ultime parole prima di venire giustiziato, Gol D. Roger esorta la folla a prendere il mare e cercare il suo leggendario tesoro, il One Piece. Si scatena così il panico generale, con una folle rincorsa per salpare il prima possibile, e vediamo quindi le navi allontanarsi a vele spiegate.

Tra queste però si nota a malapena anche una strana piccola imbarcazione: si tratta della Hitsugibune, l’iconica barca a forma di bara di Mihawk. Nel manga appare per la prima volta nei pressi del Baratie, quando lo spadaccino raggiunge Don Krieg per fare a fette anche l’ultima sua nave rimasta a galla. Mai, mai disturbare il sonnellino di Mihawk.

Mr. 7 e la Baroque Works

Sempre nel primo episodio, Zoro viene introdotto in un modo inaspettato. Lo vediamo infatti sull’Isola Sixis alle prese con un uomo che si fa chiamare Mr. 7 e che tenta di reclutarlo in un’organizzazione segreta chiamata Baroque Works.

Nel manga si inizia a parlare di quest’ultima solo quando la ciurma arriva nella Grand Line, e l’episodio del tentato reclutamento di Zoro viene solo citato da lui stesso, senza mai essere mostrato. Il Mr. 7 che c’è qui non è lo stesso che si ritrova poi nella saga di Alabasta: questo infatti è il suo predecessore e, non essendosi mai visto prima, per il suo aspetto nella serie Netflix si sono ispirati all’unico bozzetto fatto da Oda su di lui.

La Baroque Works è una componente portante della saga di Alabasta, che vede l’ingresso in scena di Crocodile, un altro membro della Flotta dei Sette che darà non poco filo da torcere a Luffy. La confermata seconda stagione del live-action molto probabilmente adatterà proprio tutta la storia di Alabasta.

Il liquore di Binks (Yohohoho!)

Nel primo episodio abbiamo già modo di dare uno sguardo al passato di Luffy attraverso dei flashback. Lo vediamo quando, da piccolo, prega disperatamente Shanks di prenderlo nella sua ciurma per diventare un pirata, e disposto a tutto per dimostrare il suo coraggio arriva persino a pugnalarsi sotto un occhio, procurandosi la cicatrice che conosciamo bene.

Mentre Shanks lo aiuta a ricucire la ferita e cerca di farlo ragionare, in sottofondo si sente una musica inconfondibile per i fan. Si tratta de Il liquore di Binks (o Binks‘ Sake se preferite), una vecchia canzone nota a molti pirati nel mondo di One Piece. In originale viene introdotta per la prima volta solo molto più avanti, nella saga di Thriller Bark, cantata dallo scheletro musicista Brook.

Omaggio a una Nami mai realizzata

L’introduzione di Nami nel primo episodio avviene fedelmente all’originale, con la ragazza che raggira alcuni pirati di Buggy rubando la loro barca. C’è però un particolare che salta all’occhio: l’abbigliamento.

Nami infatti indossa degli abiti diversi da quelli con cui appare per la prima volta nel manga e nell’anime, che si fanno notare specialmente per l’asimmetria del pantaloncino e delle calze, a strisce bianche e arancioni. Tuttavia non si tratta di un look inventato apposta per la serie Netflix, bensì di un omaggio a uno dei primi concept di Eiichiro Oda per Nami, che inoltre la vedeva quasi più post-apocalittica che piratesca, tra cicatrici, protesi meccaniche e un’enorme ascia.

Le taglie a Shells Town

Quando nel primo episodio Luffy e Koby arrivano a Shells Town, la città dove c’è la base della marina comandata col pugno (o meglio l’ascia) di ferro da Morgan, si trovano davanti una parete con i manifesti dei ricercati. Sebbene siano logori, mezzi strappati e incollati uno sull’altro, è possibile distinguere alcuni pirati ben noti ai fan, ovvero Bellamy, Foxy, Jango e Cavendish.

Escluso Jango, nel manga gli altri fanno la loro comparsa molto più avanti rispetto alla saga dell’East Blue trattata dalla serie Netflix. Jango infatti sarebbe dovuto apparire nella parte con il capitano Kuro, essendo il suo primo ufficiale nonché sostituto durante il suo periodo come finto maggiordomo presso la villa di Kaya, ma evidentemente hanno preferito farne a meno per esigenze di sceneggiatura. Non ha poteri particolari, tecnicamente sarebbe un ipnotizzatore ma spesso finisce con l’ipnotizzare anche sé stesso. Il suo aspetto e le sue movenze inoltre sono ispirate a Michael Jackson (cammina letteralmente in moonwalk).

Bellamy, soprannominato “Iena” per il suo sorriso feroce, compare per la prima volta a Mock Town, un covo di pirati situato sulla costa occidentale dell’isola di Jaya, e scopriamo che può trasformare il suo corpo in una molla grazie ai poteri del Frutto del Diavolo. Foxy incastra la ciurma di Cappello di Paglia, di ritorno dall’isola nel cielo, in un crudele gioco chiamato Davy Back Fight, dove imbroglia spudoratamente sfruttando i poteri del suo Frutto del Diavolo, che gli permettono di emettere raggi rallentanti. Cavendish, il bellissimo pirata dalla doppia personalità, fa il suo ingresso nella saga di Dressrosa diventando ben presto un prezioso alleato di Luffy.

Dov’è il leone Richie?

Durante l’ingresso in scena di Buggy nell’episodio 2, ci viene mostrato per la prima volta anche il domatore Mohji, uno dei suoi scagnozzi più fidati assieme all’acrobata Cabaji (già incontrato nel bar a Shells Town).

Buggy si lamenta di come sta andando il suo spettacolo e a un certo punto, fissando un imbarazzato Mohji, chiede con tono di rimprovero: “dov’era il leone danzante?”. Effettivamente Mohji nel live-action non è accompagnato come accade nel manga dal suo caro leone Richie, e sebbene quest’ultimo non si sia mai particolarmente distinto per la danza, chiaramente è un modo per dedicargli anche solo un minimo riferimento.

Shanks usa l’Haki

La scena di Shanks che salva il giovane Luffy dal mostro marino perdendo un braccio è una delle più iconiche di One Piece. Shanks poi fissa minacciosamente la bestia facendola allontanare, e Oda successivamente ha ricondotto questo particolare all’uso dell’Haki.

L’Haki (o Ambizione) è un potere a parte rispetto a quello dei frutti, e ce ne sono diversi tipi. Quello che qui viene esercitato dal Rosso è il raro Haki del re conquistatore, che permette per l’appunto di intimidire e imporre la propria forza di volontà sugli altri. Se nel manga e nell’anime non traspare l’uso vero e proprio di un potere per questa scena, nel live-action si è colta l’occasione di farlo, enfatizzando alcuni dettagli.

Quando nel secondo episodio viene presentato questo flashback, infatti, vediamo un primo piano sull’occhio di Shanks con la pupilla che si restringe e un effetto sonoro che richiama quello usato nell’anime per l’Haki, non lasciando spazio a dubbi.

Chouchou, sei tu?

Verso la fine dell’episodio 2, gli abitanti di Orange Town tenuti in catene nel circo di Buggy vengono liberati, e per un brevissimo momento (al minuto 44:45 circa) è possibile vedere tra di loro un piccolo cagnolino. Sulle prime è persino difficile farci caso, ma per il suo aspetto e il fatto che si avvicini subito al sindaco della città, si tratta con pochi dubbi di un riferimento a Chouchou.

La commovente storia del cagnolino non è stata inserita nell’adattamento Netflix, dove gli eventi a Orange Town si svolgono in maniera molto diversa rispetto al manga. In originale troviamo Chouchou a guardia del negozio di animali del suo ex-padrone, morto qualche tempo prima, con il sindaco che ogni tanto gli porta da mangiare. Determinato a proteggere quello che ormai è l’ultimo ricordo del suo padrone, il cagnetto arriva a scontrarsi persino con Richie, il leone di Mohji, suscitando empatia in Luffy che lo aiuterà.

Gli animali di Gaimon

Una delle parti più bizzarre nella saga dell’East Blue è quella con Gaimon su un’isola popolata da strani animali che praticamente sono incroci tra due o più specie diverse. Gaimon è un ex-pirata che molti anni prima è rimasto incastrato in un baule sull’isola e abbandonato lì dal resto della ciurma che si è dimenticata di lui. Ora si dedica alla protezione delle strambe creature che sono diventate sue amiche.

Sebbene Gaimon sia amato da molti fan, nel live-action la parte con lui è stata tagliata, ma hanno pensato comunque di omaggiarla. Nell’episodio 3, quando i protagonisti sono nel giardino della villa di Kaya, si vede un ornamento che si rifà chiaramente al maiale-leone dell’isola di Gaimon. Rispetto alla foto ufficiale che vedete qui sopra, purtroppo all’interno dell’episodio non viene mai messo benissimo a fuoco.

L’isola di Mirror Ball

Nell’episodio 3, Zoro nutre dei sospetti nei confronti del maggiordomo Krahador, che infatti è il capitano pirata Kuro sotto mentite spoglie, quindi lo incalza chiedendogli dove potessero essersi già incontrati citando l’isola Mirror Ball.

Nel manga, questa è un’isola dell’East Blue dove l’ipnotizzatore Jango, primo ufficiale di Kuro, fugge dopo la disfatta dei Pirati Kuroneko. Il nome dell’isola richiama la classica sfera a specchi da discoteca, e non a caso Jango si trova a partecipare a una gara di ballo, vincendo in finale contro il marine Fullbody col quale stringe amicizia.

Fullbody e Gally “Luna Crescente”

Nell’episodio 5, quando Sanji dopo l’ennesima discussione con Zeff viene cacciato dalle cucine del Baratie e mandato in sala a fare il cameriere, si imbatte in un litigio tra due personaggi particolari. I loro nomi non vengono mai detti qui, ma sono il capitano della marina Fullbody e il pirata Gally “Luna Crescente”.

Fullbody nel manga in realtà litiga con Sanji perché gli fa fare brutta figura davanti alla donna con cui è al tavolo, e finisce con l’essere preso a calci, come poi accade anche nel live-action; si distingue per i capelli rosa, gli abiti eleganti e il tirapugni.

Gally “Luna Crescente” è un po’ una figura jolly del mondo creato da Oda, un pirata stereotipico che fa la sua primissima comparsa nel manga one-shot Romance Dawn (la versione 1, essendocene anche una seconda), praticamente un prototipo del One Piece che conosciamo; si ritrova anche nell’anime One Piece: Romance Dawn Story, che è un riadattamento di quella storia. La maggior parte dei fan però lo ha conosciuto nell’episodio 48 dell’anime, quando i protagonisti arrivano a Loguetown e il capitano della marina Smoker lo cattura pensando inizialmente sia Luffy (non aveva guardato il manifesto con la taglia). Lo ritroviamo poi nel capitolo 902 del manga (l’ultimo della saga di Whole Cake) e di conseguenza l’episodio 877 dell’anime, intento proprio a mangiare al Baratie.

I quadri del Baratie

Nell’episodio 5 la ciurma di Cappello di Paglia fa il suo ingresso al Baratie, il ristorante galleggiante dove lavora Sanji. Da subito possiamo vedere che alle pareti sono appesi dei dipinti di paesaggi, e alcuni di questi costituiscono dei curiosi easter egg.

Mentre la ciurma è ferma all’ingresso cercando di accaparrarsi un tavolo, sulla destra è possibile notare un quadro che rappresenta l’arcipelago Sabaody. Questo si trova nella Grand Line, in prossimità della Red Line che la divide in due parti, ed è in realtà un’enorme foresta di mangrovie che producono bolle di resina utilizzate dagli abitanti del posto per diversi usi. È uno dei pochi luoghi al mondo in cui è possibile far rivestire le navi così da permetterne l’immersione negli abissi e giungere all’isola degli uomini-pesce, motivo per cui Luffy e la sua ciurma vi si recano nel manga.

Quando poi i protagonisti si siedono al tavolo, è possibile osservare bene due quadri. Quello a sinistra raffigura l’isola Cactus: nel manga la ciurma viene attratta qui con l’inganno dalla Baroque Works, poco dopo il suo arrivo nella Grand Line, ma Zoro li smaschera svelando di conoscere l’organizzazione e citando il tentato reclutamento. Il paesaggio rappresentato nel quadro a destra è più difficile da identificare, ma dalla forma a “ombrello” che si vede e altri dettagli come il fatto che abbia qualcosa in cima sembra trattarsi di Kyuka, l’isola vacanziera dove nel manga il membro della Baroque Works Mr. 3 e la sua partner Miss Goldenweek trascorrono il tempo quando non sono in missione.

In un post su Instagram il production designer della serie Richard Bridgland svela che questi quadri, realizzati dal concept artist Fred Mpuuga, intendono rappresentare i luoghi visitati da Zeff nei suoi anni da pirata. Nel post fa l’esempio di due illustrazioni, una delle quali raffigura chiaramente Gaimon e la sua isola di animali bizzarri, ma per quante volte abbia fatto avanti e indietro, messo in pausa, aguzzato la vista e ingrandito i frame non sono mai riuscito effettivamente a trovarle negli episodi della serie. Se notate altro nei quadri del Baratie segnalatemelo nei commenti!

L’anello di Sanji

Quando Sanji viene introdotto nell’episodio 5, come prima cosa vengono inquadrate le sue mani mentre è intento a cucinare, e vediamo che indossa un vistoso anello sulla mano destra, dettaglio inventato appositamente per questo adattamento.

Come si avrà modo di osservare meglio in altre inquadrature, sull’anello c’è il simbolo dei Cuochi pirati, la ciurma un tempo capitanata da Zeff, che consiste in un papero col cappello da cuoco e due posate incrociate. Nonostante i continui battibecchi, questo conferma quanto Sanji sia legato al suo mentore.

La storia di Montblanc Noland

Un easter egg che mi ha particolarmente emozionato è presente nell’episodio 6. Dopo lo scontro con Mihawk, Zoro giace rattoppato e privo di sensi sulla Merry, mentre gli altri vegliano su di lui e gli parlano nella speranza di tenerlo in vita. Nami gli fa compagnia leggendo a voce alta un libro, che racconta la storia di Montblanc Noland.

Nel mondo di One Piece, si tratta di un libro per bambini noto soprattutto nel North Blue (dove è nato Sanji) con una morale sulle conseguenze delle bugie. Noland è una figura chiave della saga di Skypiea, l’isola nel cielo, e in realtà la sua è una storia tragica: vissuto secoli prima delle avventure di Luffy, era un esploratore che al ritorno in patria aveva sempre tante storie incredibili da raccontare, talmente incredibili che la gente aveva sempre il dubbio che fossero inventate. Durante una spedizione trovò la mitica El Dorado, una città tutta d’oro, e al ritorno raccontò l’impresa al Re del suo Paese che (mosso dall’avidità) lo convinse a farsi portare lì per vederla, ma una volta giunti sul posto la città era sparita nel nulla. Così, Noland venne giustiziato e ricordato per sempre come un bugiardo, dando per scontato che avesse sempre inventato tutto.

Zeff racconta un aneddoto su Jaya

Nell’episodio 7, mentre Zeff conversa con Garp al Baratie cercando di distrarlo dall’inseguimento di Luffy, gli racconta l’aneddoto di un grande e succulento cinghiale catturato in passato su Jaya, a quanto pare l’ultimo dell’isola.

Su Jaya si trova la cittadina di Mock Town, un covo di pirati che nel manga è teatro del primo incontro di Luffy con Barbanera (che diventerà la sua nemesi) e del suo scontro con Bellamy, ma soprattutto è l’isola dove Montblanc Noland affermava di aver trovato El Dorado. È un luogo di fondamentale importanza per la saga di Skypiea.

Arlong cita Jinbe

Nell’episodio 7, quando Arlong si ritira in privato con il marine corrotto Nezumi per parlare di soldi, a un certo punto si ritrovano a discutere dei pregiudizi a cui sono soggetti gli uomini-pesce, e nel tentativo di calmare le acque il marine tira in ballo un uomo-pesce entrato a far parte della Flotta dei Sette come esempio della maggior parità raggiunta con gli esseri umani, finendo solo per infastidire ulteriormente Arlong.

È qui che nell’adattamento Netflix viene citato per la prima volta Jinbe. Una volta Arlong e Jinbe erano amici, e hanno fatto entrambi parte dei Pirati del Sole, composti da soli uomini-pesce (anche su alcuni di quelli che si vedono nella serie è possibile notare il tatuaggio con il simbolo di quella ciurma). Con la morte del capitano Fisher Tiger, si sono poi divisi per la forte divergenza di idee: Arlong ha sviluppato un odio sempre maggiore per gli umani, mentre Jinbe si è messo al loro “servizio” come membro della Flotta dei Sette.

L’Armata Rivoluzionaria fa parlare di sé

Dopo aver sconfitto Arlong, Luffy fa ufficialmente il suo debutto tra i ricercati con una taglia di ben 30 milioni, la più alta dell’East Blue. Nell’episodio 8 quindi ci vengono mostrati alcuni dei personaggi incontrati in precedenza che, aprendo il giornale, vi trovano inserito il suo manifesto. Quando è Kaya ad aprile il giornale, però, si può notare un dettaglio interessante.

Nella pagina accanto al manifesto infatti vediamo il logo dell’Armata Rivoluzionaria, in una notizia ne riporta il colpo di stato nella piccola nazione di Vira. L’evento viene citato anche nel manga, nel capitolo 96, con Nami che lo legge proprio sul giornale poco prima di scoprire la taglia di Luffy.

Smoker è pronto a entrare in scena

Al termine dell’episodio 8 è stata aggiunta una piccola chicca che anticipa l’ingresso in scena di Smoker, il capitano della marina assegnato a Loguetown, la città dove è stato giustiziato Gol D. Roger. Nel manga, si tratta dell’ultima tappa di Luffy e la sua ciurma prima di avventurarsi nella Grand Line, e la seconda stagione partirà molto probabilmente da qui.

Il personaggio ci viene mostrato solo di spalle, ma sono già evidenti alcuni dettagli caratteristici: i capelli bianchi, i due sigari in una mano e altri di scorta legati al braccio, e ovviamente una coltre di fumo che lo avvolge completamente essendo su questo che si basano i poteri del suo Frutto del Diavolo. Inoltre lo vediamo intento a impilare dei sassi proprio come accade la prima volta che lo si incontra nell’anime.